Triptorelina, Bassetti lancia messaggi ad Avvenire
Sul settimanale della diocesi di Perugia un articolo di Assuntina Morresi entra in conflitto con la nuova linea di Avvenire sul caso del farmaco blocca-pubertà. Ma Perugia è la diocesi del cardinale Bassetti, che è anche presidente della Cei proprietaria di Avvenire. Che sta succedendo?
Abbiamo già riferito di come il Vaticano, attraverso l’intervista di Vatican News a un importante membro della Pontificia Accademia per la Vita, abbia aperto all’uso del farmaco blocca-pubertà. E di come il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, fino a quel momento molto critico nei confronti dell’uso della Triptorelina sui dodicenni, si sia immediatamente allineato al nuovo corso, peraltro ribadito ieri (vedi altro articolo).
Ma nei giorni scorsi si è verificato un fatto nuovo, interessante, foriero di nuovi sviluppi: sul settimanale della diocesi di Perugia, La Voce, è stato pubblicato un articolo di Assuntina Morresi che spiega le ragioni del “no” alla Triptorelina, ribadendo la posizione già presa – unica tra i cattolici presenti – al Comitato Nazionale di Bioetica, quando nello scorso luglio era stato votato il via libera alla Triptorelina come farmaco da inserire tra quelli erogati dal Servizio Sanitario Nazionale.
La curiosità sta nel fatto che Perugia è la diocesi del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, a sua volta proprietaria di Avvenire. La Morresi è anche editorialista di Avvenire, ma dopo la svolta non ha potuto più esprimere la sua posizione in merito; il suo intervento è stato invece richiesto dalla diocesi guidata da Bassetti.
A questo punto si può pensare che i poteri di indirizzo del cardinale Bassetti su Avvenire siano limitati; più forte deve essere la spinta del trio Spadaro-Tornielli-Paglia. Ma la Morresi, emarginata dai “baroni” della bioetica cattolica, ospitata da La Voce, potrebbe essere un messaggio: Bassetti non è molto convinto della nuova linea di Avvenire e non ha alzato ancora bandiera bianca. (R.Cas.)