È pronta in Bangladesh un’isola per 100.000 Rohingya
Il governo bengalese inizierà il trasferimento dei rifugiati musulmani Rohingya nell’isola di Bashar Char per alleggerire la tensione nei campi sovraffollati di Cox’s Bazar
Lo strano caso dell'Ocean Viking
Da dieci giorni la nave Ocean Viking gestita da SOS Méditerranée e Medici senza Frontiere girovaga nel tratto di mare fra Libia e Italia con a bordo 104 migranti, soccorsi il 18 ottobre. Alle richieste di un porto, finora solo silenzio dal governo giallorosso, mentre il clamore mediatico è ripreso solo dopo le elezioni in Umbria. Un caso?
L’Unhcr difende le organizzazioni non governative e ne esalta il ruolo
L’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi alle Consultazioni annuali dell’Unhcr con le ong difende l’operato delle ong e afferma il ruolo positivo dei rifugiati nei paesi che li ospitano
Servono 920 milioni di dollari nel 2019 per assistere i Rohingya rifugiati in Bangladesh
Le Nazioni Unite, insieme alle Ong partner, hanno presentato il piano 2019 di assistenza agli oltre 900.000 Rohingya rifugiati nei campi profughi bengalesi di Cox’s Bazar
Porti aperti, gli interessi comuni di Ong e trafficanti
La soluzione del caso Sea Watch/Sea Eye, le navi delle Ong tedesca e olandese che si sono riuscite a imporre a 8 Stati europei di accogliere una cinquantina di migranti illegali è solo apparentemente umanitaria. In realtà, come dimostrano i dati, la politica italiana dei porti chiusi aveva contribuito più di ogni altra cosa a ridurre il traffico di clandestini. Dunque aveva anche ridotto il numero dei morti in mare. Ora è stato lanciato un segnale di ambiguità. Se i porti sono anche "un po' aperti" ne approfitteranno soprattutto gli scafisti, pronti a dare illusioni a buon mercato e a mandare altri emigranti illegali allo sbaraglio.
I rifugiati Rohingya sono il “grande mercato” delle ong
Il portavoce del governo birmano accusa Unhcr e ong di opporsi al rimpatrio dei rifugiati Rohingya per non perdere i finanziamenti
Mistero sulla nave fantasma trovata vicino ai migranti
Il rapporto della Guardia Costiera sulle operazioni di recupero dei 190 migranti illegali rivela un particolare inedito e che potrebbe avere pesanti ripercussioni nei rapporti tra Italia e Malta. Nel luogo del salvataggio, al largo di Malta, c'era una nave col transponder spento, che dunque non voleva farsi identificare.
L'Italia fa cambiare rotta alle Ong. Lo dice il diritto del mare
La Spagna si offre di accogliere la nave Aquarius. L'Italia utilizza il diritto del mare per far rispettare la propria sovranità. "La posizione della nave Ong è contro le norme di diritto di navigazione, rischia il sequestro. Ma questa situazione è figlia del fatto che il nostro Paese è rimasto per troppo tempo col cerino in mano. Ad esempio dando alle Capitanerie il compito di coordinamento". Parola dell'ammiraglio Caffio che alla Nuova BQ illustra lo scenario futuro: "Dopo due o tre tentativi le Ong capiranno che il gioco non vale la candela".
-CONTRO "IL GOVERNO XENOFOBO", IL PIANO DEI CRONISTI EMBEDDED
L'Italia vuole a tutti i costi gli sbarchi degli immigrati
Open Arms, una Ong spagnola che opera nel Mediterraneo, arriva prima della Guardia Costiera libica a soccorrere due gommoni alla deriva carichi di emigranti. Dopo esser stati respinti da Malta (che ha soccorso solo i casi più gravi) e dalla Spagna, i volontari spagnoli sono approdati in Italia. Continuiamo ad esser complici del traffico.
Africa, dove le ragazze perdono la scuola per il ciclo
“Bisogna restare a casa con il ciclo?” chiedevano una volta le ragazze. In molti paesi dell'Africa nera, questa domanda è quotidiana e nel periodo del ciclo milioni di ragazze devono restare a casa da scuola. Sono difficili le condizioni per governi e Ong che vogliono distribuire assorbenti alle giovani.
Oxfam. “Mica abbiamo ucciso dei neonati in culla!”
Mentre si allarga lo scandalo degli abusi sessuali commessi da dipendenti di Ong, l’amministratore delegato di Oxfam Mark Goldring protesta che l’intensità e le dimensioni degli attacchi sono eccessive
In discussione in Ungheria una legge per controllare le Ong
L’Onu critica duramente la legge in discussione al parlamento ungherese che rafforza i controlli sulle organizzazioni non governative in nome dell’interesse nazionale