• IL PREZZO DEGLI “AIUTI”

    Ucraina, con la guerra avanza l’agenda Lgbt e anticristiana

    Gli armamenti ricevuti dai Paesi dell'Ue e dagli Stati Uniti si accompagnano all’accelerazione dei diktat occidentali affinché l’Ucraina approvi le “nozze gay” e tutta la serie di rivendicazioni Lgbt. La libertà di religione è in pericolo. E parallelamente alla guerra si svolge un più ampio conflitto religioso, come mostra la disputa sul Monastero delle Grotte.

    • VOTO BIPARTISAN

    Tempi bui per gli USA: le “nozze gay” sono legge

    La Camera degli Stati Uniti ha approvato definitivamente, l’8 dicembre, il testo che codifica le “nozze gay” nella normativa federale: 258 sì (39 Repubblicani) e 169 no. Esultano Pelosi e Biden. Inascoltati gli appelli di vescovi e gruppi pro famiglia. Con la nuova legge la libertà di coscienza e di religione sarà ancora più in pericolo.

    • AL SENATO

    USA, sì alle “nozze gay”: 12 Repubblicani votano con i Dem

    Con il voto decisivo di 12 Repubblicani, il Respect for Marriage Act, che codifica le “nozze gay” a livello di legge federale, supera la soglia anti-ostruzionismo. La strada per l’approvazione è ora spianata. Modificato il testo, ma rimane l'attacco al matrimonio e il pericolo per la libertà di coscienza e religione.

    • LA SENTENZA

    La poligamia sdoganata, conseguenza delle "nozze gay"

    Un tribunale di New York si esprime per il riconoscimento della poligamia come parte dell’istituzione matrimoniale. A sette anni dal caso Obergefell v. Hodges (“nozze gay”), trovano conferma i timori dei giudici conservatori. È la logica conseguenza di basarsi sul desiderio e non sul diritto naturale. Così crollano gli argini anche contro la pedofilia.

    • NUOVI DIRITTI

    Battaglia sul matrimonio negli USA: libertà religiosa a rischio

    Fa discutere negli USA il Respect for Marriage Act, un disegno di legge di matrice Dem che codifica le “nozze gay” e apre le porte alla poligamia. Già approvato alla Camera, è atteso all’esame del Senato. Pressing di vescovi e gruppi pro famiglia sui Repubblicani, ma nel Gop c'è chi spinge per l’approvazione.

    • PROPAGANDA

    Ed ecco lo studio per normalizzare i “poliamori”

    Una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology rileva che l’11% degli intervistati ha già vissuto un “poliamore”. Lo studio, con limiti metodologici, cerca di normalizzare una pratica evidentemente rifiutata dalla stragrande maggioranza. La solita propaganda contro la famiglia naturale e che è pure macchiata dal conflitto di interessi di chi ha promosso la pubblicazione.

    • UNIONE EUROPEA

    Nozze gay, il trucco della libera circolazione

    La Romania protagonista di un nuovo caso in cui l'Unione Europea - per bocca dell'avvocato generale della Corte di Giustizia - vuole imporre il riconoscimento di una coppia gay. Un caso giuridicamente infondato ma se avesse successo presto tutti i Paesi della UE dovrebbero accettare le unioni gay.

    • CAOS POST-FAMILIARE

    Madre surrogata o padre gay? Un giudizio salomonico

    Regno Unito: una donna, con cinque figli, si offre di fare da madre surrogata a una coppia gay. Ma dopo la nascita ci ripensa e se lo tiene. La legge britannica le dà ragione, ma solo inizialmente. Perché poi riconosce il ruolo del padre biologico, che è uno dei due gay. Da un punto di vista morale, hanno torto tutti, tranne il bambino.

    • AUSTRALIA

    "Viva gli sposi gay": tutti d'accordo, anche la Chiesa

    Il referendum australiano sulle nozze gay dimostra che certi "successi" nascono dall'indottrinamento forzato di un popolo: iniquità e autoreferenzialità delle democrazie per confermare un consenso fabbricato artificiosamente. Col placet ecclesiastico. 

    • NOZZE GAY E ESERCITO

    Oggi sposi (maschi). Il generale e il precipizio

    Le amare riflessioni di un generale di Corpo d'Armata alle notizie di soldati in uniforme che "sposano" i loro compagni. Un piano inclinato che coinvolge anche l'esercito. 

    • LIBERTà

    Jack il pasticcere, in ballo c'è la cooperazione al male

    Una vittoria di Jack, il pasticcere che si è rifiutato di creare una torta per un matrimonio gay, è improbabile, ma non impossibile. Però offrirebbe un precedente per tutti coloro finiti alla sbarra perché si sono rifiutati di contribuire alla diffusione dell’omosessualità. 

    • CALIFORNIA

    Carcere a chi chiama un trans con il pronome giusto

    Nella democratica California dopo il divieto a curare i propri figli, arriva l'obbligo a chiamare i pazienti delle cliniche di ricovero che si sentono del sesso opposto al quale appartengono come fossero tali. Pena la multa e il carcere. Così dal "chiedere diritti" gli attivisti Lgbt sono arrivati alla "punizione" di chi non sposa la loro visione.