Al Nord c'è un'Irlanda più religiosa e meno mainstream
Nelle sei contee settentrionali che fanno parte del Regno Unito, dopo essersi combattuti a lungo, cattolici e protestanti sono più simili tra loro e più in controtendenza su aborto, nozze gay e secolarizzazione.
Il favore alle “nozze gay” nel mondo, dati per riflettere
Un’indagine condotta dal Pew Research Center mostra che il favore alle “nozze gay” è più alto in genere nei Paesi dove c’è una legge che le approva e dove la religione ha un ruolo meno importante. Impressiona il dato dei cattolici negli USA.
Bibbia & love is love: e la suora "benedice" l'unione gay
La vera notizia non è (solo) l'incoraggiamento della religiosa al cugino che si unisce con un uomo. Ma anche la rilettura di qualche passo biblico, tralasciandone altri, a suon di sentimentalismo. L'ondata arcobaleno che investe gli uomini di Chiesa è giunta alla fase "affettiva".
Ucraina, con la guerra avanza l’agenda Lgbt e anticristiana
Gli armamenti ricevuti dai Paesi dell'Ue e dagli Stati Uniti si accompagnano all’accelerazione dei diktat occidentali affinché l’Ucraina approvi le “nozze gay” e tutta la serie di rivendicazioni Lgbt. La libertà di religione è in pericolo. E parallelamente alla guerra si svolge un più ampio conflitto religioso, come mostra la disputa sul Monastero delle Grotte.
Tempi bui per gli USA: le “nozze gay” sono legge
La Camera degli Stati Uniti ha approvato definitivamente, l’8 dicembre, il testo che codifica le “nozze gay” nella normativa federale: 258 sì (39 Repubblicani) e 169 no. Esultano Pelosi e Biden. Inascoltati gli appelli di vescovi e gruppi pro famiglia. Con la nuova legge la libertà di coscienza e di religione sarà ancora più in pericolo.
USA, sì alle “nozze gay”: 12 Repubblicani votano con i Dem
Con il voto decisivo di 12 Repubblicani, il Respect for Marriage Act, che codifica le “nozze gay” a livello di legge federale, supera la soglia anti-ostruzionismo. La strada per l’approvazione è ora spianata. Modificato il testo, ma rimane l'attacco al matrimonio e il pericolo per la libertà di coscienza e religione.
La poligamia sdoganata, conseguenza delle "nozze gay"
Un tribunale di New York si esprime per il riconoscimento della poligamia come parte dell’istituzione matrimoniale. A sette anni dal caso Obergefell v. Hodges (“nozze gay”), trovano conferma i timori dei giudici conservatori. È la logica conseguenza di basarsi sul desiderio e non sul diritto naturale. Così crollano gli argini anche contro la pedofilia.
Battaglia sul matrimonio negli USA: libertà religiosa a rischio
Fa discutere negli USA il Respect for Marriage Act, un disegno di legge di matrice Dem che codifica le “nozze gay” e apre le porte alla poligamia. Già approvato alla Camera, è atteso all’esame del Senato. Pressing di vescovi e gruppi pro famiglia sui Repubblicani, ma nel Gop c'è chi spinge per l’approvazione.
Ed ecco lo studio per normalizzare i “poliamori”
Una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology rileva che l’11% degli intervistati ha già vissuto un “poliamore”. Lo studio, con limiti metodologici, cerca di normalizzare una pratica evidentemente rifiutata dalla stragrande maggioranza. La solita propaganda contro la famiglia naturale e che è pure macchiata dal conflitto di interessi di chi ha promosso la pubblicazione.
Nozze gay, il trucco della libera circolazione
La Romania protagonista di un nuovo caso in cui l'Unione Europea - per bocca dell'avvocato generale della Corte di Giustizia - vuole imporre il riconoscimento di una coppia gay. Un caso giuridicamente infondato ma se avesse successo presto tutti i Paesi della UE dovrebbero accettare le unioni gay.
Madre surrogata o padre gay? Un giudizio salomonico
Regno Unito: una donna, con cinque figli, si offre di fare da madre surrogata a una coppia gay. Ma dopo la nascita ci ripensa e se lo tiene. La legge britannica le dà ragione, ma solo inizialmente. Perché poi riconosce il ruolo del padre biologico, che è uno dei due gay. Da un punto di vista morale, hanno torto tutti, tranne il bambino.
"Viva gli sposi gay": tutti d'accordo, anche la Chiesa
Il referendum australiano sulle nozze gay dimostra che certi "successi" nascono dall'indottrinamento forzato di un popolo: iniquità e autoreferenzialità delle democrazie per confermare un consenso fabbricato artificiosamente. Col placet ecclesiastico.