Il “conservatorio” della Santa Sede, fucina di musicisti
Il 22 novembre di cent’anni fa, con il motu proprio Ad musicae sacrae, Pio XI sistemava definitivamente l’odierno Pontificio Istituto di Musica Sacra, fondato sotto san Pio X. Un’istituzione benemerita, che forma i musicisti di Chiesa di tutto il mondo.
Padre Catena, il genio che insegnava a cantare come angeli
Ricorre oggi il 30° anniversario della morte di padre Giovanni M. Catena, maestro dei pueri cantores della Cappella Sistina. Insegnava ai suoi allievi a cantare con profondo senso religioso, ottenendo una vocalità mirabile, che elevava a Dio. Una lezione da riscoprire, per ridare alla musica sacra lo spazio che merita.
Schütz, un campione di musica sacra
Il 6 novembre di 350 anni fa moriva Heinrich Schütz, il più importante compositore tedesco prima di Bach. Tra le sue opere, pervase di gusto italiano, spiccano quelle di musica sacra, compreso un Requiem tra i più toccanti di tutti i tempi.
San Carlo e l’attenzione per l’arte sacra
San Carlo Borromeo sapeva bene che l’arte e la musica sacra non sono elementi neutri ma possono innalzare i cuori e le menti a Dio. Scrisse anche un testo che dà importanti direttive in tema di architettura e suppellettili sacre, dal pavimento delle chiese al Tabernacolo.
Cosa insegna la musica ai funerali di Elisabetta
Tanti hanno espresso ammirazione per la solennità del rito e della musica ai funerali della regina Elisabetta. Le funzioni cattoliche di oggi non reggono il confronto, perché in pochi anni si è rasa al suolo una tradizione secolare di musica sacra, lasciando il posto alle canzonette. E la mancanza di formazione è alla radice di certe liturgie fai-da-te.
Le chiese e i muri di suono, la musica al momento sbagliato
Entrando in certe chiese capita di sentire in sottofondo registrazioni di musica, spesso canto gregoriano o polifonia. Questi “muri di suono” (Murray Schafer) ci danno la musica sacra quando sarebbe preferibile il silenzio. Musica sacra che paradossalmente si evita a Messa, quando invece ne avremmo davvero bisogno.
San Domenico in-canta il web
Il postconcilio ha condannato all’oblio insieme al gregoriano anche il repertorio musicale dei vari ordini religiosi, compreso quello domenicano. La sua riscoperta non è un lavoro da “indietristi” e passa anche attraverso i social grazie a due giovanissimi frati.
Santiago e i canti in onore dell’«amico del Signore»
Da oltre un millennio la cattedrale di Santiago di Compostela, costruita intorno al sepolcro dell’apostolo protomartire, è meta di pellegrini e penitenti. Nel primo e nell’ultimo dei cinque libri che formano il Codex Calixtinus abbiamo la musica più antica che la cultura occidentale abbia dedicato a san Giacomo il Maggiore.
La musica sacra: la grande assente
Nella lettera apostolica Desiderio Desideravi l’attenzione alla musica sacra e al canto si riduce a una parentesi, limitandosi a dire che sono aspetti da curare. In realtà, servirebbero cure drastiche, ma è il Vaticano il primo a dover agire. Da decenni è proposta al popolo una musica non degna della liturgia, mentre il gregoriano è messo da parte.
Gregorio XIII, il Papa del calendario… che amava la musica
Fu eletto al soglio pontificio il 13 maggio di 450 anni fa. A lui dobbiamo, tra l’altro, il nostro calendario. Nutrì grande interesse per la musica sacra, instaurando una collaborazione con il Musicæ princeps, Giovanni Pierluigi da Palestrina, che ci ha lasciato scritti rivolti a Gregorio XIII che rivelano cosa significhi, per un musicista, servire Dio.
Palestrina e la statua al “principe della musica” caro ai Papi
Il 2 ottobre di cent’anni fa Palestrina inaugurava il monumento dedicato al maggior figlio di questa antica città, Giovanni Pierluigi. Una circostanza che fu salutata con una nobile lettera da Benedetto XV, il quale, prendendo spunto dal grande compositore, rinnovò la richiesta di un rilancio della musica sacra secondo gli auspici di san Pio X.
“Believe è per l’anima, c’è bisogno di virtù cristiane”
Oggi c’è “un’esigenza sempre più pressante”, e cioè “ritrovare la propria dimensione interiore, attraverso l’introspezione e, per chi ha il dono della fede, attraverso la preghiera”. In un mondo che agisce come se Dio non esistesse, “tutti siamo chiamati ad evangelizzare”, ma anche “a lasciarci evangelizzare”. La Bussola intervista Andrea Bocelli sui motivi del suo nuovo album di musica sacra, Believe, e su questo tempo di pandemia, un’occasione “per cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita”.