Immigrazione: per Scholz l'Italia è il Rwanda d'Europa
Berlino finanzia le ONG ma blinda i suoi confini. La Germania può filtrare chi accogliere o meno, tutti gli altri vanno lasciati a noi. Dietro c'è il solito gioco di ostacolare i governi conservatori.
Il Papa parte per Marsiglia con la mente a Lampedusa
Francesco parlerà di accoglienza proprio mentre la Francia scarica la crisi migranti sul nostro Paese. Ulteriore imbarazzo per Macron a causa del disegno di legge sul fine vita che slitta "diplomaticamente" di pochi giorni.
L'importante è fermare i flussi di emigranti. L'Ue non l'ha capito
La presidente della Commissione Ue, in visita a Lampedusa, ammette che sia una sfida, cosa che l'Ue avrebbe dovuto realizzare fin dal 2015. Annuncia un programma in 10 punti. Ma sarà sufficiente? Il punto è fermare i flussi alla partenza, non redistribuire quelli in arrivo.
La sinistra europea usa i migranti contro il governo Meloni
Sbarchi incontrollati a Lampedusa mentre Francia e Germania chiudono le frontiere, lasciando all'Italia la patata bollente. Una situazione che fa comodo a chi vuole indebolire un esecutivo, come quello italiano, considerato "sovranista". Non si può parlare di complotto, ma di ipocrisia di Bruxelles certamente sì.
La tragedia greca e quei soccorsi rifiutati
Strage di emigranti nel Mediterraneo, al largo delle coste ioniche della Grecia. La barca era salpata da Tobruk, Libia. La guardia costiera greca si era offerta di aiutare, ma l'aiuto è stato respinto: il trafficante doveva andare in Italia perché temeva le leggi greche. Tutto nasce dall'equivoco fra emigrante illegale e rifugiato e dall'abuso del diritto di accoglienza.
Non solo Mediterraneo. I naufragi ignorati degli emigranti in Africa
Trentaquattro persone, tra le quali tre bambini, hanno perso la vita l’11 marzo nel naufragio di una imbarcazione che trasportava sessanta emigranti illegali. Ma non è successo nel Mediterraneo, bensì nell’oceano Indiano, nel tratto di mare che separa il Madagascar da Mayotte, isole Comore. È una delle rotte più battute (e letali) dall'emigrazione clandestina: Mayotte è isola francese ed è la porta d'Europa. L'altra, sempre in Africa, è quella fra il Marocco e le Canarie, dove arrivano i due terzi degli emigranti africani che entrano in Spagna via mare. Incerto il numero dei morti di molti tragici naufragi, di cui si parla decisamente meno rispetto a quelli nel Mediterraneo.
Criminalità e ideologia, così si alimenta l'illegalità
Perché cresce l'immigrazione illegale e con essa anche le tragedie in mare? Non è da sottovalutare quella tendenza culturale, che si è fatta sempre più strada nelle società occidentali, che mira a cancellare le radici cristiane e l’identità culturale dell’Occidente e che è portata a salutare con deferenza l’immigrazione incontrollata
Tragedia di Crotone, le omissioni e le responsabilità taciute
Tragedia di Crotone: per evitare che questi naufragi si ripetano, l'emozione non deve impedire di far luce su quel che è successo davvero. Da dove è partito quel barcone? Perché nessuno l'ha fermato o segnalato prima? E che motivi hanno spinto centinaia di persone a salirvi a bordo rischiando la vita in un viaggio estremo?
Fare cessare la tratta di esseri umani
Come solito, anche la tragedia sulle coste calabresi è stata seguita da operazioni di sciacallaggio politico. Ma bisogna essere chiari sul fatto che i viaggi in mare devono cessare, perché si tratta di traffico di esseri umani. Mentre ci sono strumenti regolari di accoglienza.
- VIDEO: NAUFRAGIO IN CALABRIA, POLEMICHE VERGOGNOSE, di Riccardo Cascioli
Francesco nel Sud Sudan "serbatoio" di migranti
Inizia una visita papale rinviata dallo scorso luglio, in una delle aree più instabili del continente africano con ripercussioni anche sull'Europa che ne riceve i flussi migratori, impossibili da risolvere senza una gestione efficiente della crisi umanitaria.
In Ruanda i richiedenti asilo: sì della Corte Suprema britannica
Contro il veto della Corte Europea dei Diritti Umani, la Corte Suprema britannica dà via libera all’accordo con il governo ruandese per trasferirvi i rifugiati che bussano alle porte di Londra: è un Paese stabile, per cui il progetto non viola la Convenzione di Ginevra. Una misura di contrasto all’immigrazione illegale che dispiace solo a chi usa la richiesta di asilo come espediente.
«Io ho visto: trafficanti e Ong sono i "bus" del mare»
Le donne stuprate in Libia, il trasbordo come merce umana da un autobus del mare (i trafficanti scafisti) all'altro (le Ong); il Governo sempre informato sugli spostamenti, il razzismo nordafricano per i nigeriani e le partenze sotto minaccia di morte. Il racconto alla Bussola di Cristian Ricci, che ha lavorato come addetto alla sicurezza su una nave di Save the Children: «Il primo dovere morale è non farli partire, altrimenti continueranno a morire».