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Luciano moia

Avvenire incensa la Cassazione e benedice l'omogenitorialità
verità fluida

Avvenire incensa la Cassazione e benedice l'omogenitorialità

La sentenza che cancella "padre" e "madre" guadagna il plauso del quotidiano dei vescovi, con la firma di Luciano Moia, sempre in prima fila nel predicare il verbo LGBT tra i cattolici. Il metodo è sempre quello: esprimersi in modo ambiguo su tematiche in cui il Magistero è chiaro.
- Lettera a Zuppi: senza "padre" e "madre" anche la fede perde di significatodi Simone Pillon


Lutero precursore di Amoris Laetitia, parola di Avvenire
cripto-protestantesimo

Lutero precursore di Amoris Laetitia, parola di Avvenire

Il quotidiano dei vescovi esalta gli «incroci sorprendenti» tra il riformatore di Wittenberg e l'esortazione sulla famiglia scritta da Francesco nel 2016. Un elogio che conferma dubbi e dubia sulla mentalità eterodossa alla base di certe "aperture".


"Benedette" convivenze. E Avvenire archivia i comandamenti
un bel tacer...

"Benedette" convivenze. E Avvenire archivia i comandamenti

«Siamo andati a convivere e ora preghiamo di più»: è la nuova apertura del quotidiano dei vescovi, all'insegna del "sì, no, dipende". Con buona pace della verità che rende liberi.


Omosessualità, "Avvenire" rifiuta esplicitamente il Catechismo
IL CASO

Omosessualità, "Avvenire" rifiuta esplicitamente il Catechismo

Nella risposta ai dubbi di una lettrice, il quotidiano dei vescovi falsifica i pronunciamenti definitivi della Chiesa sul tema dell'omosessualità e perfino Amoris laetitia. Obiettivo: legittimare omo e transessualità con il pretesto dell'accoglienza delle persone. Ecco le prove.
- DOSSIER: L'agenda Lgbt di "Avvenire"
- O con la Chiesa o con gli usurpatori, di Riccardo Cascioli


“Omosessualità è di natura”: Milano supera il Segno
OMOERESIA IN DIOCESI

“Omosessualità è di natura”: Milano supera il Segno

Il mensile della Chiesa di Milano Il Segno dedica la copertina di ottobre al “tabù omosessualità". Un concentrato di tesi per normalizzare la condizione gay, accettarla come "di natura" e "espressione di amore cristiano". Le solite fonti: da Fumagalli a Padre Piva a suor Giuliana Galli all'insegna del "nessuna condanna". E il solito Moia che arriva pure a rimproverare alla Chiesa di aver sbarrato la strada ai gay con una dottrina chiusa. L'immagine è quella di una Chiesa aperta da tutti i lati. Sì, così aperta che fa acqua da tutte le parti. 
- LA SPEZIA: IL VESCOVO SOSPENDE IL PRETE DEL DISSENSO