"Benedette" convivenze. E Avvenire archivia i comandamenti
«Siamo andati a convivere e ora preghiamo di più»: è la nuova apertura del quotidiano dei vescovi, all'insegna del "sì, no, dipende". Con buona pace della verità che rende liberi.
Omosessualità, "Avvenire" rifiuta esplicitamente il Catechismo
Nella risposta ai dubbi di una lettrice, il quotidiano dei vescovi falsifica i pronunciamenti definitivi della Chiesa sul tema dell'omosessualità e perfino Amoris laetitia. Obiettivo: legittimare omo e transessualità con il pretesto dell'accoglienza delle persone. Ecco le prove.
- DOSSIER: L'agenda Lgbt di "Avvenire"
- O con la Chiesa o con gli usurpatori, di Riccardo Cascioli
“Omosessualità è di natura”: Milano supera il Segno
Il mensile della Chiesa di Milano Il Segno dedica la copertina di ottobre al “tabù omosessualità". Un concentrato di tesi per normalizzare la condizione gay, accettarla come "di natura" e "espressione di amore cristiano". Le solite fonti: da Fumagalli a Padre Piva a suor Giuliana Galli all'insegna del "nessuna condanna". E il solito Moia che arriva pure a rimproverare alla Chiesa di aver sbarrato la strada ai gay con una dottrina chiusa. L'immagine è quella di una Chiesa aperta da tutti i lati. Sì, così aperta che fa acqua da tutte le parti.
- LA SPEZIA: IL VESCOVO SOSPENDE IL PRETE DEL DISSENSO