Francia, dopo la sconfitta della destra, clima da caccia alle streghe
«Non “fermeremo” più la destra perché è antisemita - lo è la sinistra -, ma la “bloccheremo” solo perché è la destra. Il re è nudo». Chantal Delsol spiega il clima che si respira in Francia dopo il voto.
Voto musulmano ago della bilancia. Ora tre scenari per la Francia
Elezioni francesi: si profila o un governo tecnico o uno macronista o un altro, più difficile, di coabitazione. Il cinismo di Macron e quello di Mélenchon, che pesca i voti dell’islam e soffia sull’antisemitismo. Mentre «RN non è un partito estremista». La Bussola intervista il politologo Alexandre Del Valle.
Elezioni europee e partiti in movimento. La destra si prepara a vincere
Pur se esclusi dai dibattiti ufficiali ed emarginati in vari modi, i partiti conservatori e identitari europei si preparano a crescere nelle prossime Europee, nonostante gaffe terribili come quella del leader di AfD.
Destra per Israele, Orban e Le Pen ribaltano i luoghi comuni
Nella manifestazione in Francia contro l'antisemitismo, la destra di Marine Le Pen era presente. La sinistra di Mélenchon no: solidarizza con Hamas. Lo stesso accade in Ungheria, dove è Orban il leader più favorevole a Israele.
Caso Soumahoro, riflettore sull'immigrazione illegale
Il caso Soumahoro, deputato dei Verdi-SI la cui famiglia è sotto attenzione della Procura di Latina per la gestione di due cooperative di migranti, non è (ancora) giudiziario, ma solo politico. Tuttavia fa scalpore perché accende un riflettore, di nuovo, sull'immigrazione illegale. Soprattutto nel periodo di duro braccio di ferro con l'Ue e con la Francia sulla Ocean Viking.
Houellebecq e Manent delusi e disillusi sul voto francese
Il cattolico Pierre Manent e l'ateo Michel Houellebecq esprimono entrambi commenti molto duri sul voto delle presidenziali in Francia. Se Macron incarna l'élite ed è uomo "di una falsità assoluta" (Houellebecq), la Le Pen è "la protesta impotente" (Manent) che prende i voti dai poveri (Houellebecq). Il Paese è stanco, pronto alla ribellione.
Macron-Le Pen, un dibattito noioso. I cattolici si dividono
Il dibattito televisivo fra i due candidati delle elezioni francesi di domenica prossima finisce per annoiare, per i suoi tecnicismi e la scarsa grinta della sfidante Le Pen. Macron, arrogante e paternalista. Cattolici divisi. La Croix si schiera con Macron e fa suoi i temi della massoneria: principi della Repubblica sopra quelli non negoziabili.
Le Pen-Macron, le differenze sui principi non negoziabili
In vista del voto decisivo del 24 aprile, l’Associazione delle Famiglie cattoliche di Francia ha comparato i due candidati alla presidenza. Le idee della Le Pen si avvicinano solo in pochi casi ai principi non negoziabili, ma nel complesso (dal no a eutanasia e cannabis al sì alla libertà educativa) sono più rassicuranti di quelle di Macron.
Francia: Le Pen può vincere. Ecco perché
Come era stato ampiamente previsto, il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi sarà fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Hanno meno di cinque punti di distanza. Per il professor Marco Gervasoni, docente di Storia Contemporanea all'Università del Molise, la Le Pen può vincere.
Occhi puntati sulla Francia, inizia la sfida Macron-Le Pen
Emmanuel Macron, sarà di nuovo eletto presidente? Forse sì, sempre che riesca a passare il primo turno. Paga lo scotto di un quinquennio molto difficile e nell'ultima settimana anche lo scandalo delle società di consulenza strapagate e forse evasori. Sfidato da vicino dalla Le Pen e Mélenchon.
Saint Denis, la basilica invasa dagli immigrati
Un centinaio di uomini e donne, immigrati clandestini e attivisti di sinistra, ha occupato la storica basilica gotica di Saint Denis, a Parigi. Hanno interrotto la messa per protestare contro la nuova legge sull'immigrazione clandestina. Intanto hanno compiuto una profanazione e nessuno (tranne la Le Pen) protesta.