Henry Kissinger, l'uomo del Novecento
Henry Kissinger, morto il 29 novembre all'età di 100 anni, ha incarnato meglio di altri lo spirito del Novecento, guidando la politica estera della prima potenza del mondo. Un approccio anti-ideologico e pragmatico che anche oggi serve di esempio.
Così si è frantumato il sogno dell'Occidente
«La globalizzazione è finita, anzi forse non è cominciata». È la diagnosi del professor Eugenio Capozzi che, nel libro Storia del mondo post-occidentale, ripercorre il repentino dissolversi dell'illusione di un mondo unipolare e globalizzato all'indomani della Guerra fredda. A trent'anni di distanza l'Occidente, che sembrava destinato a restare l'unico attore sulla scena mondiale, si è piuttosto ridimensionato, complice anche il venir meno della propria identità.
Gorbaciov, il liquidatore gentile dell'impero rosso
La morte di Mikhail Gorbaciov avviene proprio in un momento di rinnovata guerra fredda. Fu lui, assieme al rivale e interlocutore Reagan, a porre fine al confronto fra Mosca e Washington nel 1989. Non comprendendo l'irriformabilità del sistema comunista, perse tutto. Gli eventi nefasti successivi tuttavia non sono colpa sua.
- SIMBOLO DEL COMUNISMO VERDE di Alessandra Nucci
Il Pakistan invischiato nella nuova guerra fredda
Il parlamento del Pakistan potrebbe defenestrare ben presto il primo ministro Imran Khan. L’ex campione di cricket, eletto a pieni voti nelle elezioni del 2018, nel pieno dell’ondata “populista”, ora è privo dell’appoggio dell’esercito che lo aveva aiutato a vincere. Accusa gli Usa di cospirazione e viene sostenuto ancora da Mosca e Pechino.