L'Ue vuol mettere le mani sulla Polonia. Varsavia resiste
La Polonia non accetta le accuse della Commissione europea sulla sua riforma della giustizia. Secondo la suprema corte di Varsavia, infatti, quella dell'Ue è un'ingerenza. Dall'esito di questo scontro dipenderà anche il futuro degli altri membri dell'Unione.
La sinistra torna a scatenare le toghe contro il governo
Non solo il caso Santanchè, anche l'imputazione coatta per Delmastro. Sembra riproporsi il braccio di ferro tra giudici e centrodestra dell'era berlusconiana, che appare volto a stoppare la riforma della giustizia.
Riforma Nordio: più garantismo fa bene anche all'economia
Approvato in Consiglio dei Ministri il ddl del Guardasigilli che cancella il reato di abuso d'ufficio e limita il potere d'appello del pm e le intercettazioni. Benefici anche sul piano economico, ponendo fine alla "paralisi" dei pubblici amministratori. Il dibattito è acceso.
Le manovre di Soros per monopolizzare i giudici
40 milioni spesi dal "filantropo" per eleggere 75 procuratori progressisti negli Usa: è l'accusa del Law Enforcement Legal Defense Fund. Una indebita influenza che va di pari passo con quella sulla Corte Europea. Predicano una società inclusiva e aperta: soltanto per sé e per i propri amici.
Senza diritto naturale non c’è giustizia, de Tejada conferma
In Filosofia del diritto pubblico, il giusnaturalista Francisco Elías de Tejada evidenzia la necessità di riconoscere il diritto naturale quale base della società, affinché questa sia realmente civile e ordinata alla giustizia. Se il diritto positivo è svincolato dal diritto naturale, invece, si genera una «tirannia animalesca».
Referendum: cinque quesiti per una riforma incompleta
Francesco Cavallo, avvocato del Centro Studi Livatino, ci spiega cosa si può ottenere (e non ottenere) con i cinque referendum sulla Giustizia. Lo stesso strumento del referendum abrogativo è inadeguato a costruire un nuovo sistema. E anche nella migliore delle ipotesi ne uscirebbe una riforma monca.
Malagiustizia, una riforma per evitare altre vittime
Vittime della malagiustizia: la morte della figlia di Enzo Tortora fa riaffiorare nella memoria il più clamoroso caso di ingiustizia. Raffaele Lombardo, assolto dopo 12 anni di calvario giudiziario. Rosalba Bisceglia, ingiustamente accusata di caporalato. Problema comune: un terzo delle accuse dei Pm viene sconfessato in dibattimento.
«Giustizia, la riforma non va: si rischia una maxi amnistia»
«Fissare una ghigliottina di due anni al processo d'appello significa creare le basi per un’amnistia generalizzata». La Bussola legge la Riforma Cartabia della Giustizia con il giudice Mantovano: «Positiva l'informatizzazione del processo, ma mancano assunzioni per nuovi giudici e il Ministero ci affiancherà a dei neolaureati: sarà inutile». Il nodo prescrizione: «Il compromesso raggiunto sulla prescrizione rischia di far saltare molti processi, questo è inaccettabile. Preoccupa la discrezionalità affidata alle procure sui criteri di priorità. In Parlamento bisognerà ascoltare giudici e avvocati».
Caso Formigoni, ristabilire verità e giustizia
A pochi giorni dalla concessione degli arresti domiciliari è bene tornare sul caso Formigoni perché un processo e una sentenza ingiusta hanno messo in ombra il significato di 18 anni di "Governatorato", periodo in cui la Lombardia è diventata una regione-modello.
Se la Chiesa si consegna alla giustizia terrena
Sull'onda degli abusi sessuali, la Chiesa sembra cercare una soluzione nella giustizia civile. Una strada pericolosa che porta all'interferenza dello Stato nella vita della Chiesa o, peggio, all'azzeramento della Chiesa. Ma questo è anche la conseguenza del fatto che nella Chiesa si è perso il senso della giustizia divina.
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