Così la pandemia frena i viaggi verso l'eutanasia
Nonostante i risvolti negativi, la pandemia ha determinato anche degli effetti di segno opposto. Per esempio, bloccando i vari "viaggi della morte". A dire che vale la pena vivere in ogni caso è la storia di Cohen che, non potendo più partire per la clinica svizzera, si sta rifugiando nella bellezza della musica e dell'arte. Occorre spiegare con Oriana Fallaci che la sofferenza ha senso, altrimenti i voli riprenderanno.
Eutanasia su dementi, una sentenza da piano inclinato
Insieme ai problemi morali, alimenta la confusione la sentenza della Corte Suprema olandese di consentire l’eutanasia su pazienti affetti da demenza e incapaci di esprimere il loro parere. La Corte lascia ai medici l’interpretazione delle dichiarazioni scritte, accrescendo i loro dubbi. Comunque, c’è il forte timore che in generale questa decisione non porterà a un declino dei casi di eutanasia e suicidio assistito.
Olanda: sì all'eutanasia dei dementi
Si può procedere con l'omicidio di persone affette da demenza. È lo sconvolgente verdetto della Corte Suprema olandese che è partita da un caso in cui una donna è stata uccisa senza il suo parere mentre la figlia e il marito la tenevano ferma: i giudici hanno confermato che «l'eutanasia si può attuare anche quando il paziente è incapace di esprimere la sua volontà».
Olanda, il virus frena l'eutanasia di Stato
Un'organizzazione di 140 medici e infermieri che praticano l'eutanasia ha sospeso temporaneamente i suoi servizi riconoscendo che in questo momento la priorità è la lotta al Covid-19. Ma attenzione: cosa potrebbero fare quei 140 sanitari così ben motivati, tra i malati di coronavirus?
L'eutanasia dei due coniugi: i sentimenti c’entrano poco
La coppia di anziani triestini che ha chiesto l’eutanasia in Svizzera sosteneva l’Associazione radicale Luca Coscioni. Nella loro scelta la riduzione della persona alla dimensione fisica-psichica e alle sue funzioni. Ma la preziosità dell'uomo riposa soprattutto nell’anima non soggetta a corruzioni, perciò le condizioni di vita non mutano la sua dignità. Egli vale per ciò che è, non per come è o per cosa fa.
Grazie al virus le lobby spingono per espandere eutanasia e aborto
Mentre gli ospedali si riempiono, si cerca di non far diminuire l'aborto e l'eutanasia domandando leggi più permissive. E, approfittando dei Parlamenti chiusi, le lobby provano ad ottenere la morte fai-da-te. Sorge il sospetto che a prevalere durante il coronavirus non sia l'altruismo ma la logica dell'autoconservazione, per cui da una parte si può consegnare la propria libertà e dall'altra chiedere che non abbia limiti.
- TELEMORTE, IL BOIA SI ADEGUA, di Luca Volontè
- RU486 A DISTANZA, FOLLIA NEGLI USA, di Giuliano Guzzo
- ORE 12: IL MONDO PREGA COL PAPA di Nico Spuntoni
- LE TREMENDE RESPONSABILITA' DI GOVERNO di Romano l'Osservatore
- IL TESTO DELLA CONSACRAZIONE DEL PORTOGALLO AI SACRI CUORI
La tesi di due professori: «L'eutanasia è un guadagno»
Legalizzare l’eutanasia? Un vero affare per i conti pubblici e non solo, perché così si assecondano le istanze di chi vuole andarsene, si risparmiano quattrini e si favorisce una maggiore disponibilità di organi per i trapianti. Questa l'opinione che ormai si diffonde nelle accademie.
L'idea diabolica: «I bambini assistano all'eutanasia!»
Che sia il caso di iniziare i bambini all’eutanasia, facendoli familiarizzare già in tenera età con la «dolce morte»? A chiederselo è una nota dottoressa canadese: «Il mio istinto mi dice che coinvolgere i bambini nel processo MAID della persona amata sarebbe probabilmente una delle esperienze più importanti e terapeutiche». Ecco dimostrata la «china scivolosa» della legalizzazione della morte di Stato.
L'onda della morte che attraversa i Paesi occidentali
Dopo quella italiana anche la Corte Costituzionale tedesca ha tolto i paletti legislativi che vietavano l'eutanasia. In Canada, invece, il governo socialista ha rimosso ogni limite alla "dolce morte", non solo: una volta scelta nessun ripensamento sarà ammesso. Mentre nei paesi dove queste norme vigono da anni (come in Belgio) siamo al passo successivo: vietare la libertà di espressione di chi è pro vita.
L'eutanasia di Anastasi
Le parole del figlio Gianluca fanno chiaramente intendere che la sedazione che ha portato alla morte l'ex campione di calcio Pietro Anastasi, malato di Sla, aveva chiare intenzioni eutanasiche. È la dimostrazione che già oggi l'eutanasia è possibile in Italia e che la recente sentenza della Consulta sul suicidio assistito è ideologica.
Giuda e l'Inferno, Paglia scomunica anche Gesù
Hanno fatto rumore le ultime esternazioni di monsignor Paglia, che ha definito “eretico” chi crede che Giuda sia all’Inferno. Ma i Vangeli, nonché molti santi e papi lo smentiscono. E anche sull’assistenza religiosa a chi si ostina al suicidio assistito le parole del vescovo contraddicono il Magistero.
- E PER VATICAN NEWS LA VERGINE DI GUADALUPE È UNA LEGGENDA, di Giuliano Guzzo
Dall'eutanasia all'omicidio il passo è breve, il Belgio insegna
La magistratura di Liegi, Belgio, sta indagando su un medico sospettato di ben 9 omicidi di suoi pazienti. Il medico è stato licenziato e il processo accerterà se è veramente un "dottor morte" come si sospetta. Il Belgio è un Paese che ha ormai familiarizzato con l'eutanasia. E i confini dell'omicidio di non consenzienti sono sempre più labili.