• LA QUESTIONE

    Vita, al Governo manca una strategia

    Quest’anno la Giornata per la Vita arriva a stretto giro dall’infelice ordine del giorno con cui la maggioranza di centrodestra si è impegnata a non toccare la 194. Le contraddizioni a livello politico minano la stessa azione culturale, il cui fine è migliorare le cose proprio attraverso la politica. La prudenza è altro dall'indecisione sui principi e dalla mancanza di una prospettiva.

    • 45^ EDIZIONE

    Giornata per la Vita, un messaggio che indica Cristo

    Ricco di spunti il messaggio della CEI per la 45^ Giornata per la Vita (5 febbraio), dal titolo «La morte non è mai una soluzione». Si smonta l’idea che aborto, eutanasia e suicidio assistito rispettino la vera libertà. Si centra il problema alla base della cultura della morte. E si indicano come risposte la retta ragione e Cristo crocifisso e risorto.

    • L’INIZIATIVA

    Riecco i 40 giorni per la Vita, con preghiere e testimonianze

    Dopo l’esperienza dello scorso anno, ritornano i 40 Giorni per la Vita, un’iniziativa della Diocesi di Ventimiglia - San Remo. In programma, a partire dal 28 dicembre (Santi Innocenti), preghiere e veglie per chiedere a Dio di porre fine all’aborto, all’eutanasia e agli altri delitti contro la vita. Previste anche testimonianze per sensibilizzare sul tema.

    • IL LIBRO

    La gioia di vivere di Ale che smaschera l'eutanasia

    Un giovane calciatore in “stato vegetativo” per 14 anni, curato amorevolmente a casa dai suoi cari, e che proprio in quegli anni ha raggiunto vette di vita e di umanità che il mondo - vittima dei dogmatismi eutanasici - ignora. Esce in un libro, "E adesso parlo io", la storia di Alessandro Pivetta, tornato al Padre a 34 anni, raccontata dal giornalista Fabio Cavallari.

    • REGNO UNITO

    Un’altra eutanasia di Stato. Pippa è tornata al Padre

    La disabile inglese di sei anni, al centro di una battaglia legale tra ospedale e famiglia, è morta qualche giorno fa dopo il distacco della ventilazione. L’ennesima vittima del “miglior interesse” improntato al relativismo. Pippa lascia un fratello di poco più grande e la madre, Paula Parfitt, che ha lottato fino all’ultimo per assicurarle le cure.

    • TEST PRENATALI

    Il Piemonte, il Nipt e la china scivolosa sui bimbi Down

    Il caso del Piemonte di centrodestra che chiede, con la sinistra, l’inserimento nei Lea dei test prenatali di ultima generazione per individuare le principali anomalie cromosomiche. Protestano le associazioni pro life. Per la leghista Zambaia, il fine è «tutelare la vita», ma tenere un figlio disabile o abortirlo è una «scelta» della donna. Il rischio di una deriva pericolosa.

    • NUOVO VENERABILE

    Le virtù eroiche di Lejeune, il genetista che difese la Vita

    Promulgato ieri dalla Congregazione delle Cause dei Santi il decreto che riconosce le virtù eroiche di Jérôme Lejeune (†1994), proclamato Venerabile. Grande genetista francese, scoprì la causa della Sindrome di Down. Seppe coniugare scienza e fede, non temendo di prendere posizione - a costo della gloria terrena - contro l'aborto e l’eugenetica che andava pervadendo la medicina. Nella convinzione che «dobbiamo amare il bambino e curare la malattia».

    • DOCUMENTO DA RILEGGERE

    Vaccini non etici, nel 2005 la PAV chiamava alla battaglia

    Dall’opposizione esplicita alla produzione di vaccini legati a cellule di feti abortiti la Chiesa è pressoché arrivata, con le note dal 2017 in poi, al “liberi tutti”. Ma il documento del 2005 della Pontificia Accademia per la Vita ha ben altra vis combattiva. Esso sottolinea che la cooperazione al male va valutata sia in relazione all’aborto che agli atti successivi. L’uso è ammesso solo per condizioni gravi e circoscritte. Ma i fedeli sono chiamati all’obiezione di coscienza e a chiedere l’uso di vaccini etici, senza dimenticare le cure alternative.
    - RICORDARE IL 2020, di Augusto Pessina

    • STATI UNITI

    Nuova follia progressista: l’aborto è come svuotare un’anguria

    Philadelphia, conferenza progressista con oltre 3.600 attivisti. Una di loro, Jen Moore Conrow, mostra, tra le risate dei presenti, come si esegue un aborto servendosi di un aspiratore e di… un cocomero. «La faccenda è tutta qui», dice lei. Peccato che non si ricordino tutte le conseguenze psicofisiche descritte dalla letteratura scientifica e, soprattutto, si oscura l’omicidio del nascituro. Il che è un classico della cultura abortista, ma il parallelo con l'anguria è un nuovo vertice di disumanità.

    - E ANCHE HOLLYWOOD CONTRIBUISCE A NORMALIZZARLO, di Ermes Dovico

    • BAMBINI DA PROTEGGERE

    Cultura della morte vs vita, divampa la battaglia negli Usa

    Dopo la legge dello Stato di New York che consente l’aborto fino alla nascita, il Partito democratico continua a promuovere disegni normativi simili in altri Stati. Uno dei più radicali è quello del Massachusetts, che intende cancellare dal testo sull’aborto i termini «madre» e «bambino non nato». Intanto, in Georgia, Kentucky, Mississippi, Ohio e Tennessee i repubblicani cercano di far passare delle leggi che vietino l’aborto dal momento in cui è rilevabile il battito del cuore; e a livello federale tentano di vietare l’infanticidio, che ormai fa parte dell’agenda del Partito democratico.

    • NUOVI ERODE

    Usa, i possibili presidenti dem? Tutti pro infanticidio

    Lunedì 44 senatori del Partito Democratico hanno votato contro la proposta di legge che intende rafforzare le protezioni per i neonati sopravvissuti a un tentato aborto. Favorevoli all’infanticidio sono tutti e sei i senatori dem, da Bernie Sanders a Kamala Harris, che hanno annunciato la loro candidatura per le presidenziali del 2020.

    • EUGENETICA

    Contraccezione obbligatoria, la folle idea dal Belgio

    Il fiammingo John Crombez, leader del Partito Socialista Differente, ha detto che si dovrebbe «impedire ad alcune persone, almeno per un periodo, di avere figli», facendo l’esempio dei tossicodipendenti. Il suo pensiero, che oggi purtroppo va riscuotendo consenso crescente, si inserisce nella cultura eugenetica che rifiuta Dio, pretendendo di stabilire chi deve nascere e vivere e chi no.