Il dramma di Traversetolo riapre la domanda sull'aborto
Per la Procura il fine della studentessa indagata era «la soppressione del proprio figlio, prima, in occasione, o dopo il parto». Corale indignazione ma se quel «prima» fosse avvenuto per via medica non si parlerebbe di delitto bensì di diritto.
Una "normalità" che fa paura dietro l'orrore di Traversetolo
Due neonati ritrovati sepolti, per almeno uno dei quali è indagata la madre. Avrebbe fatto tutto da sola, nascondendo un segreto nel grembo e poi nella buca di un giardino, portando avanti un'apparente e sconvolgente tranquillità. Come se la coscienza si fosse eclissata.
L'ennesima carneficina che fa a pezzi il mito del progresso
Un delitto terribile avvenuto in Germania sembra riportarci a un "passato" remoto e sanguinoso, che però è il presente. "Siamo nel Duemila e ancora succedono certe cose?", è la prima reazione a caldo, indice però di una irrazionale fede nel futuro (non ammessa ma capillarmente diffusa), che nonostante le tragedie della storia e della cronaca è sempre pronta a riaffiorare e a essere smentita.
L'omicidio di Alika e dove sta il vero razzismo
Il brutale assassinio dell'ambulante nigeriano a Civitanova Marche non ha giustificazioni, ma dovrebbe indurre a qualche riflessione su noi e la società in cui viviamo. Invece si predilige buttarla sull'ideologia e la politica. Ma il vero razzismo è giudicare i fatti in base al colore della pelle, come dimostra un altro caso analogo...
L'infanticidio ci fa orrore (ma anche l'aborto uccide)
Un caso immaginario (ma frequente) e un caso di cronaca, entrambi dolorosi, ci spingono a chiederci perché ci si indigna (giustamente) per una madre che uccide sua figlia e si approva invece l'uccisione di un figlio nel grembo materno. Perché non si percepisce il nascituro come persona. Ma di questo passo chi potrà limitare il diritto di vita e di morte?