Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Chiusa la Comunità Loyola, il processo a Rupnik può attendere
abusi

Chiusa la Comunità Loyola, il processo a Rupnik può attendere

Le 40 suore si trovano ora libere da un sistema malato e oppressivo, ma pur sempre in attesa che un giudizio chiaro della Chiesa mostri il volto dell’aggressore.


Processo a Rupnik: il minimo sindacale è fare nomi e cognomi
scandalo

Processo a Rupnik: il minimo sindacale è fare nomi e cognomi

L'inatteso ritiro della prescrizione è un segnale importante per la credibilità della Chiesa sul fronte abusi, purché faccia luce non solo sulle accuse imputate all'ex gesuita, ma anche su chi e perché ha gestito il caso in modo tale da ferire vittime e fedeli. 


Rupnik il vagabondo trova casa in una diocesi slovena
esito scontato

Rupnik il vagabondo trova casa in una diocesi slovena

Per l'ex-gesuita si prospetta l'incardinazione a Capodistria, con la benedizione del Nunzio. Del resto non pende su di lui alcuna condanna, malgrado i ripetuti abusi. Tutto "risolto", con gran sollievo del protagonista e dei Gesuiti, liberati dalla patata bollente.
- DOSSIER: Il caso Rupnik, un "mosaico" di abusi e ambiguità


«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»
INTERVISTA / FABRIZIA RAGUSO

«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»

«Rupnik e sr. Ivanka Hosta sono pericolosi, vanno fermati definitivamente». «Molte sorelle ancora pagano le conseguenze degli abusi subiti, non abbiamo mai avuto nessun aiuto, né materiale né psicologico». «I vescovi devono capire che occultare il male distrugge la Chiesa». Intervista esclusiva della Bussola a Fabrizia Raguso, una delle vittime del gesuita sloveno e tra le prime a dar vita alla Comunità Loyola.
- DOSSIER: Il caso Rupnik, un "mosaico" di abusi e ambiguità
- VIDEO: Abusi sessuali, passi indietro rispetto a Benedetto XVI, di Riccardo Cascioli


Dal Vicariato di Roma uno schiaffo alle vittime di Rupnik
UNA DIFESA SCANDALOSA

Dal Vicariato di Roma uno schiaffo alle vittime di Rupnik

A due giorni dall'incontro tra il Papa e la direttrice del Centro Aletti la diocesi capitolina parla di «vita comunitaria sana e priva di particolari criticità». Grandi assenti le donne abusate, che continuano a restare senza voce.


Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti
rompicapo

Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti

Il cardinal vicario dispone una visita ricognitiva all'associazione fondata da Rupnik, ma a Villa Aletti ci sono ben quattro realtà tra loro intersecate, compresi gesuiti e consacrate. Al groviglio di via Paolina potrebbe essere legata anche la vicenda di padre Zollner, che punta il dito contro la Commissione per la tutela dei minori (da cui si è appena dimesso).


Non solo Rupnik: il regime oppressivo della Comunità Loyola
scandali

Non solo Rupnik: il regime oppressivo della Comunità Loyola

Versione "femminile" del carisma ignaziano, la comunità è stata un focolaio di tensioni e abusi psicologici, intrecciati all'ambiguo rapporto tra la fondatrice suor Ivanka e l'artista gesuita finito in un braccio di ferro che ha stritolato le religiose. Dal 2019 è in corso un commissariamento non esente da timori che tutto ciò venga insabbiato.


Scandalo Rupnik, le sconcertanti amnesie del Papa
abusi

Scandalo Rupnik, le sconcertanti amnesie del Papa

Mentre emerge un’altra, terribile, testimonianza di una suora vittima di padre Rupnik, papa Francesco in una intervista all’agenzia Ap se ne lava completamente le mani. Non avrebbe saputo nulla, non sarebbe mai intervenuto, e difende la prescrizione dei crimini perché non si tratta di minorenni o “adulti vulnerabili”. Una linea di difesa insostenibile, tante sono le circostanze che lo smentiscono.


Rupnik, lo scandalo degli abusi bussa a Santa Marta
IL CASO

Rupnik, lo scandalo degli abusi bussa a Santa Marta

I gravi abusi sessuali commessi da padre Rupnik ai danni delle suore che erano sotto la sua cura spirituale e il grave crimine di assoluzione del complice che gli ha procurato la scomunica sono fatti ormai appurati. Ma la potente rete di complicità e protezione, che tuttora lo vede impunito, arriva ora a toccare anche il Santo Padre: solo lui infatti aveva il potere di rimettere la scomunica. Cosa dunque è accaduto? Si attendono ancora risposte adeguate dal Vaticano.