«Stop alla cannabis light, era un cavallo di Troia per le droghe»
Dietro lo stop del Parlamento alla cannabis light c'è il lavoro di diversi neuroscienziati che hanno messo in guardia il governo: «Abbiamo dimostrato che dal principio attivo delle infiorescenze si estraggono dosi droganti. La lobby era pronta per un business milionario e i negozi erano la rete vendita». Intervista a Serpelloni.
Cannabis, Biden mira alla legalizzazione. Ignorando i danni
Il Dipartimento di Giustizia dà il via libera a riclassificare la marijuana come droga poco o per nulla dannosa. La proposta di modifica ora alla fase dei commenti pubblici. I Democratici ignorano le ricerche sui danni della cannabis, specie negli adolescenti.
«Cannabis, sono numeri da pandemia»
Non ha senso parlare di droga leggera: «La media di principio attivo, che si riscontra nei derivati della cannabis sequestrati dalle forze di Polizia, oggi si aggira attorno al 17-18%», contro l’1% di trent’anni fa. Ci sono «ricoveri per intossicazioni derivanti esclusivamente dall’uso di cannabis». È un luogo comune dire che lo spinello libero sconfigga la mafia: «La realtà va nella direzione esattamente opposta». La Bussola intervista il giudice Alfredo Mantovano, vicepresidente del Centro Livatino, che spiega le ragioni del no alla legalizzazione della cannabis.
«Liberalizzare la droga è un favore alla malavita»
«La battaglia della liberalizzazione della droga fa il gioco della malavita, induce a una maggiore attesa per una tolleranza pubblica e darà maggiori profitti alle Mafie». Il giurista Mauro Ronco illustra alla Bussola il convegno del Livatino sulle ragioni del No: «Alla Camera è in agguato un nuovo testo sostenuto da una Sinistra nichilista, come il Pd che è la mosca cocchiera di queste politiche distruttive». Ricadute sul cervello, prevenzione, contrasto al traffico e legislazione: «Chi sostiene la liberalizzazione non sa nulla, fa solo narrazione da romanzo».
Droga, "no" della Consulta. Ma il pericolo rimane
Comunicata dal presidente della Corte costituzionale l’inammissibilità del referendum sulla droga. Vari i motivi. Fuorviante parlare di “referendum cannabis": il quesito riguardava tutte le droghe, coca compresa. Era in violazione degli obblighi internazionali assunti dall’Italia e incompleto. «Singolare che il Governo abbia rivendicato la scelta di far avanzare il quesito referendario», commenta il giudice Mantovano alla Bussola. E chiama a una battaglia politico-culturale, «perché il pericolo non è scampato».
Cannabis e guida, un nuovo studio conferma i pericoli
Una ricerca dell’Università della British Columbia, pubblicata sul New England Journal of Medicine, solleva un forte allarme - dati alla mano - sugli effetti della legalizzazione della marijuana in Canada, in particolare sulla guida. Un motivo in più per fermare le spinte pro droga in Italia.
“Io non sono una droga”. L’inganno-cannabis continua
Striscioni con la scritta “Io non sono una droga” per pubblicizzare il prossimo International Cannabis Expo di Milano, in cui si parlerà dei vari usi della canapa, nonché della cannabis light, un espediente per legalizzare la sostanza da fumo. Alfredo Mantovano spiega alla Nuova BQ che serve una campagna informativa da parte del governo per mettere in guardia sui danni della marijuana.
Lombardia: sì alla cannabis terapeutica ma l'Ue contesta
Il 4 dicembre il consiglio regionale lombardo ha votato all’unanimità una mozione per creare un polo di produzione di cannabis «terapeutica», sebbene non si guarisca mai grazie ad essa. Inoltre, proprio questa settimana, anche l'uso palliativo è stato smentito dall'Osservatorio europeo delle droghe e dagli esperti. Si capisce che ai Radicali non interessano i malati ma una propaganda utile a dare un'immagine positiva alla droga per arrivare a legalizzarla.
Droga: finanzia le mafie chi la consuma, non chi la proibisce
Liberalizzare la cannabis per sconfiggere le mafie è una grande menzogna. I dati dimostrano che la liberalizzazione è solo un modo per aumentare i consumi di droga. In realtà ad alimentare le mafie, a finanziare violenze e terrorismo, sono coloro che comprano e consumano cannabis, i quali peraltro danneggiano gravemente la loro salute.
Canada: festa alla cannabis mentre una mamma muore
I canadesi festeggiano la liberalizzazione della marijuana come la caduta di un regime mentre, nello stesso giorno, una giovane mamma muore per dipendenza da oppioidi.
-GIORNATA DELLA BUSSOLA: "DROGA, LA LIBERTA' IMPRIGIONATA"
Il Cdc Usa lancia il pericolo della cannabis "elettronica"
C’è una nuova moda che circola fra gli adolescenti, si tratta dell’abuso di marijuana attraverso la sigaretta elettronica. A dirlo è il Cdc, ente del governo americano, che ha pubblicato un nuovo rapporto: 2.6 milioni di adolescenti la fumano così. Gli esperti avvertono del pericolo ma intanto il mercato detta legge: basti pensare alle trattative fra Coca Cola e Aurora Cannabis.
Cannabis legale in Canada: che accadrà ai giovani?
Da ottobre nel Canada di Justin Trudeau la marijuana sarà "finalmente" legale, ma nello stesso tempo si dirà che la droga fa male. Un messaggio schizofrenico che ha messo in allarme molti esperti e medici, ricordano i danni che questa apertura può fare sulla mentalità e quindi sulla salute dei giovani.