Sant’Agnese da Montepulciano
Nel 1374 Nostro Signore rivelò a santa Caterina da Siena che in Paradiso avrebbe goduto di una gloria pari a quella di sant’Agnese da Montepulciano. Un fatto, questo, che aiuta ad avere una prima idea della grandezza di questa mistica...
Sant’Espedito
Se san Giuda Taddeo e santa Rita da Cascia sono particolarmente invocati per le cause impossibili, in modo simile sant’Espedito, il più popolare dei martiri di Melitene, è venerato come il santo delle cause urgenti per antonomasia.
San Galdino
Dalla grande carità di san Galdino verso i poveri deriva l'espressione "pane di san Galdino". E si pensa che a lui si ispirò Alessandro Manzoni per l’omonimo frate questuante dei Promessi Sposi.
San Roberto di Molesme
Principale fondatore dell’Ordine cistercense, san Roberto di Molesme (c. 1029-1111) promosse il ritorno a una vita monastica semplice e austera. Il 21 marzo 1098, festa del Transito di san Benedetto, con altri 21 monaci, fondò l’abbazia di Citeaux
Santa Bernadette
In un’epoca di ateismo avanzante, la fede limpida di Bernadette, la veggente delle apparizioni di Lourdes, è stata la conferma che Dio si serve dei più piccoli per realizzare i Suoi più grandi disegni. La santa cercò di imitare le virtù di Maria, unendo le sue sofferenze a quelle di Nostro Signore crocifisso e promettendo: «Non vivrò un solo istante senza amare»
Sante Basilissa e Anastasia
Tra le prime sante martiri romane, Basilissa e Anastasia furono discepole di Pietro e Paolo al tempo dell’imperatore Nerone. E in seguito al martirio dei due santi apostoli ebbero la pietà di occuparsi della sepoltura dei loro corpi
Santa Liduina
È patrona di pattinatori sul ghiaccio e malati cronici. Fu una mistica olandese che offrì tutte le sue sofferenze a Cristo per la salvezza delle anime ed ebbe visioni riguardanti l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso
San Martino I
La vicenda di san Martino I (c. 600-655), venerato come martire, ricorda che cosa significhi l’amore per la verità, dunque per Cristo, e come da esso discenda la lotta alle eresie
San Giuseppe Moscati
«Il mio posto è accanto all’ammalato», diceva quel luminare della medicina che risponde al nome di san Giuseppe Moscati (1880-1927), un modello per ogni medico e ogni uomo, che visse in modo esemplare il rapporto tra scienza e fede
Domenica della Divina Misericordia
Il 22 febbraio 1931 Gesù apparve a santa Faustina in una veste bianca con la mano destra benedicente e la sinistra poggiata sul petto, da cui fuoriuscivano due grandi raggi, uno rosso e l’altro pallido: «Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria»
Santa Maddalena di Canossa
Prima di fondare le Figlie della Carità, poi dette Canossiane, aveva cercato di comprendere la sua vocazione affidandosi a un direttore spirituale. Recitando un passo del Salmo 50, «insegnerò ai ribelli le Tue vie», si sentì chiamata a istruire il prossimo sulle verità di fede. Si inteneriva quando sentiva parlare di «Divina Gloria» e al crescere del suo amore per il Crocifisso iniziò a raccogliere le ragazzine dalla strada e a visitare gli ammalati
San Demetrio di Tessalonica
Veneratissimo in Oriente, dove le Chiese ortodosse gli attribuiscono il titolo di Megalomartire (grande martire) e gli tributano un culto quasi pari a quello di san Giorgio, san Demetrio di Tessalonica offrì con il sangue la sua testimonianza di fede in Cristo presumibilmente durante la Grande persecuzione di Diocleziano