Sant’Atanasio
Cinque volte costretto all’esilio. Perseguitato da eretici e imperatori per la sua indomita difesa della fede cattolica e, in particolare, della divinità di Gesù Cristo, quando tutta la cristianità rischiava di farsi ariana. Non per nulla, venne chiamato «la colonna della Chiesa»
San Giuseppe lavoratore
L’1 maggio 1955, Pio XII istituì la festa di «San Giuseppe artigiano» per aiutare i lavoratori a non perdere di vista il senso cristiano del lavoro, così pienamente incarnato nell’umile falegname di Nazareth e glorioso padre putativo di Gesù
San Pio V
Fu uno dei maggiori personaggi della Riforma cattolica, difese la retta fede dalle eresie e legò il suo nome alla battaglia di Lepanto. Promosse una riforma morale del clero e del popolo. Fu sempre paterno con i poveri e gli ammalati, e si preoccupò di favorire i servizi sanitari.
Santa Caterina da Siena
Compatrona d’Italia e d’Europa, corrispose così straordinariamente all’amore di Dio da ricevere innumerevoli grazie, tra cui le nozze mistiche con Gesù. Ebbe il dono della scienza infusa e scrisse una gran quantità di lettere alle maggiori personalità del ‘300, avvertendo che «niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»
San Luigi Maria Grignion di Montfort
Fu autore di grandi testi di spiritualità come il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine. E, due secoli dopo, san Pio X non solo raccomandò di leggere l'opera ma accordò per iscritto la Benedizione Apostolica “a tutti quelli che leggeranno questo Trattato”
Santa Zita
Patrona di Lucca, santa Zita (1218-1278) godeva di un ampio culto molto prima di essere canonizzata, tanto che già il contemporaneo Dante Alighieri la citava nella Divina Commedia. Per orientarsi nelle sue scelte quotidiane, si chiedeva: «Questo piace a Gesù? E questo gli dispiace?»
San Pascasio Radberto
È considerato il maggiore teologo del IX secolo per il suo trattato sulla presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, nonché per alcune opere su Maria. Della Vergine intuì l’Immacolata Concezione scrivendo che “è stata esente da ogni peccato originale”
San Marco
Come riferisce lo storico Eusebio di Cesarea, san Marco scrisse il secondo Vangelo su diretta esortazione dei primi cristiani di Roma, attratti dagli insegnamenti di san Pietro, di cui l'evangelista era collaboratore. Il suo simbolo è il leone alato perché il suo è il Vangelo in cui Cristo profetizza più volte la propria Risurrezione
San Fedele da Sigmaringen
«Ai nostri giorni che cos’è che induce i cristiani a tralasciare le imprese facili, a rinunciare alle comodità, a sopportare le prove, a vivere una vita di afflizioni? È la fede che opera mediante la carità», così scriveva san Fedele nel suo testamento, prima di subire il martirio ad opera dei calvinisti, in mezzo ai quali operò molte conversioni
San Giorgio
Molto prima che si diffondesse l’immagine leggendaria della lotta con il drago, simboleggiante la fede intrepida che trionfa sul male, san Giorgio (c. 275 - c. 303) era già oggetto di un culto esteso e antichissimo, attestato fin dal IV secolo, epoca a cui risale il suo martirio
San Leonida di Alessandria
Durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Settimio Severo si consumò il martirio di san Leonida di Alessandria († 202), padre del filosofo e teologo Origene
Sant’Anselmo d’Aosta
Fides quaerens intellectum, «la fede che cerca l’intelletto», era il principio guida di sant’Anselmo d’Aosta o di Canterbury (1033-1109). Chiamato Doctor Magnificus, ideò un celeberrimo argomento sull’esistenza di Dio, su cui si sono cimentate generazioni di filosofi e teologi