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La Polonia resiste ai dogmi Lgbt. L’Ue la ricatta sui fondi
CONVENZIONE DI ISTANBUL

La Polonia resiste ai dogmi Lgbt. L’Ue la ricatta sui fondi

Continua la morsa dell’Ue contro la Polonia: la Commissione von der Leyen annuncia che sei città (pro-famiglia) non riceveranno i fondi. Ciò avviene dopo che il governo polacco aveva ventilato la possibilità di recedere dalla Convenzione di Istanbul (pro-gender). E il premier Morawiecki incarica la Corte costituzionale del proprio Paese di dare un giudizio.


Consacrata al Sacro Cuore. E la Polonia fermò i comunisti
100° ANNIVERSARIO

Consacrata al Sacro Cuore. E la Polonia fermò i comunisti

Il 27 luglio 1920, di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa, i vescovi polacchi consacrarono la nazione al Sacro Cuore di Gesù. In risposta alle loro lettere, Benedetto XV promosse preghiere per la Polonia, derise dai comunisti. Che nei giorni dell’Assunta, però, dovettero fare i conti con quello che passò alla storia come “Miracolo della Vistola”.


La Polonia di Duda, speranza per l’Europa che resiste
VITTORIA ALLE PRESIDENZIALI

La Polonia di Duda, speranza per l’Europa che resiste

È stato un testa a testa al cardiopalma quello tra il presidente uscente Andrzej Duda (51% dei voti), cattolico e conservatore, e Rafał Trzaskowski, sostenuto da tutti i partiti di centrosinistra. Una sfida simile a quella di Davide contro Golia, che tra il 28 giugno e il 12 luglio ha visto scatenarsi l’establishment politico-mediatico internazionale per tentare di ribaltare l’esito del primo turno. Ma malgrado la propaganda contro Duda, ha vinto la Polonia cosciente della crescita economica di questi anni, del ruolo della famiglia e della propria identità. Ultimo baluardo europeo contro l'imperante relativismo.
- UNA SCELTA DI CIVILTÀ, di Wlodzimierz Redzioch


Polonia, la grande sfida delle elezioni presidenziali
SCELTA DI civiltà

Polonia, la grande sfida delle elezioni presidenziali

Domenica 12 luglio si tiene in Polonia il secondo turno delle elezioni presidenziali. Gli sfidanti sono il presidente uscente Duda e Rafał Trzaskowski. La posta in gioco è enorme: si decide se la Polonia rimarrà il Paese fedele ai valori tradizionali con al centro la famiglia, o diventerà un altro Paese dove vige la dittatura del politicamente corretto


Polonia, l’attacco alla Chiesa passa (anche) da Repubblica
IL CASO

Polonia, l’attacco alla Chiesa passa (anche) da Repubblica

Un piccolo gruppo di cattolici polacchi compra uno spazio pubblicitario su Repubblica per un “appello” a Papa Francesco. Vi si chiede di “riparare” la Chiesa polacca accusando la gerarchia di nascondere gli abusi su minori. Un attacco pretestuoso poiché il fenomeno, per quanto doloroso, è marginale in Polonia: su mille condannati per pedofilia, 997 sono laici e 3 sacerdoti. Eppure, i media trattano la questione come se riguardasse principalmente il clero e non dicono che la maggior parte degli abusi è commessa su giovani maschi da sacerdoti con tendenze omosessuali. L’appello su Repubblica è solo l’ultimo di una lunga serie di atti, tra film e fondazioni, per denigrare la Chiesa.


La Francia boccia Macron, la Polonia riconferma Duda
ELEZIONI AGLI ANTIPODI DELL'UE

La Francia boccia Macron, la Polonia riconferma Duda

Si è votato domenica in due importanti paesi europei, in Polonia per le elezioni Presidenziali in Francia per le elezioni amministrative. In Francia si registra il netto declino della popolarità di Macron, a vantaggio soprattutto della sinistra. Astensione molto alta. In Polonia, invece, il conservatore Duda vince il primo turno e si avvia alla riconferma


Da Soros all’Ue, la Polonia bersaglio dell’ideologia Lgbt
COME L’IRLANDA

Da Soros all’Ue, la Polonia bersaglio dell’ideologia Lgbt

Mentre si avvicinano le elezioni del presidente della Repubblica (28 giugno), si infittiscono le trame internazionali contro il Paese considerato l’ultimo baluardo cattolico in Europa. La Commissione europea fa pressioni pro Lgbt usando il ricatto dei fondi. Più le pressioni di grande stampa e fondazioni.


La Polonia fu cattolica solo dopo il conflitto mondiale
LE BUGIE DI MENTANA

La Polonia fu cattolica solo dopo il conflitto mondiale

Nel Paese era presente la più grande comunità ebraica del mondo. Ancora adesso la Polonia orientale è ortodossa e sono presenti i musulmani. La nazione divenne prevalentemente cattolica solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, per lo spostamento dei suoi confini, per lo sterminio degli ebrei e per l’atteggiamento eroico tenuto dalla Chiesa cattolica durante il periodo sovietico.


Le bugie di Mentana su Polonia, nazismo e cattolicesimo
DA DOVE L’ODIO?

Le bugie di Mentana su Polonia, nazismo e cattolicesimo

Il "revisionismo storico" di Enrico Mentana che ha calunniato la «cattolica Polonia», accusandola di aver ospitato un campo di concentramento ad Auschwitz, dimentica che allora il Paese era occupato dai tedeschi e che lì vivevano il maggior numero di ebrei d’Europa. Ma mentre l’ambasciatore polacco gli ha risposto, nessun prelato ha replicato all’accostamento nazismo/cattolicesimo.


Polonia, sfuma il divieto all’aborto eugenetico
OCCASIONE PERSA

Polonia, sfuma il divieto all’aborto eugenetico

Rinviata a data da destinarsi la seconda lettura della proposta di iniziativa popolare che mirava a vietare gli aborti per disabilità nei nascituri. Ai legislatori polacchi è mancato il coraggio. E ancora una volta le pressioni internazionali delle lobby pro aborto, da Amnesty a Ippf, hanno avuto la meglio.


Il giudice: "La Polonia non viola lo stato di diritto"
INTERVISTA: TOMASZ PRZESŁAWSKI

Il giudice: "La Polonia non viola lo stato di diritto"

La Polonia è nel mirino dell'Ue soprattutto per la riforma della magistratura, che prevede un potenziamento del controllo sui giudici. Per l'Ue ciò mina l'indipendenza dei magistrati. La parola a Tomasz Przesławski, giudice supremo, che invece difende la riforma


L'Ue sanziona Polonia e Ungheria, mossa da pregiudizi contro l'Est
CENTRALISMO

L'Ue sanziona Polonia e Ungheria, mossa da pregiudizi contro l'Est

Il Parlamento europeo chiede di sanzionare la Polonia, per la sua riforma sulla giustizia. Anche l'Ungheria è stata punita, per le sue presunte violazioni dei valori comuni dell'Ue. L'atteggiamento punitivo contro due Paesi che si schierano in difesa delle loro identità nazionali e cristiane è molto rivelatore dell'ideologia europeista.