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«Voglio contare»

Polonia, gli LGBT e un censimento poco cattolico

In Polonia gruppi femministi e LGBT si sono coalizzati per dissuadere i cittadini polacchi dal vistare l’appartenenza alla Chiesa cattolica nel prossimo censimento. Il fine: meno cattolici più leggi liberali.

Gender Watch 28_04_2021

In Polonia gruppi femministi e LGBT si sono coalizzati per lanciare la campagna «Voglio contare». Si tratta di questo. È in corso il censimento della popolazione polacca. Questa campagna suggerisce ai cittadini polacchi di non vistare la casella della appartenenza cattolica bensì di dichiararsi cristiani, atei o deisti.

In tal modo si vuole restituire l’immagine statistica di una nazione non più cattolica e quindi più propensa ad accattare leggi maggiormente permissive sui temi sensibili come aborto, fecondazione artificiale, eutanasia e «nozze» gay. Di recente infatti la normativa sull’aborto si è fatta più restrittiva e il governo, tra l’altro, ha tolto il finanziamento pubblico alle pratiche di fecondazione extracorporea.

Un decennio fa il 96% dei polacchi si era dichiarato cattolico. Oggi quasi sicuramente la percentuale è calata, ma ciò non toglie che il popolo polacco è rimasto sostanzialmente cattolico. In tal senso ci auguriamo che la truffa suggerita dalla campagna «Voglio contare» non andrà in porto.