Zan attacca Polonia e Ungheria
L’on. Alessandro Zan intervistato da Gay.it dichiara: «in Europa, Polonia e Ungheria stanno smantellando tutti i diritti, approvando leggi fortemente omofobiche, misogine e liberticide». La realtà è un’altra.
L’on. Alessandro Zan intervistato da Gay.it dichiara: «in Europa, Polonia e Ungheria stanno smantellando tutti i diritti, approvando leggi fortemente omofobiche, misogine e liberticide. Questa legge non avrà solo effetti nei confronti di chi oggi subisce violenza, ma avrà anche un effetto politico. Se verrà approvata avvicinerà l’Italia ai Paesi più avanzati d’Europa, in caso contrario l’avvicinerà a Paesi come Ungheria e Polonia, spingendola sempre più in basso. Paesi che stanno cambiando la Costituzione per togliere diritti e creare una sorta di apartheid nei confronti delle persone LGBT. L’Italia deve decidere da che parte stare, l’approvazione di questa legge indicherà la strada all’Italia. Non possiamo far vincere Pillon, Meloni, Salvini, Gasparri, Malan, tutti quelli che vogliono portare l’Itala ad un passo da Ungheria e Polonia. Dobbiamo far vincere la parte liberale e progressista di questo Paese».
In realtà Ungheria e Polonia stanno solo tutelando la famiglia naturale e la sana educazione dei bambini, nonché la libertà religiosa. Ad esempio l’Ungheria un paio di giorni fa ha votato la seguente modifica costituzionale: «Ogni bambino ha diritto alla protezione e alle cure necessarie per il proprio sviluppo fisico, intellettuale e morale adeguato. L'Ungheria protegge il diritto dei bambini a un'identità corrispondente al proprio sesso alla nascita e garantisce loro un'educazione che rifletta i valori basati sull'identità costituzionale dell'Ungheria e sulla cultura cristiana .I legami familiari devono essere basati sul matrimonio e sul rapporto tra genitori e figli. La madre è una donna, il padre è un uomo». Cosa c’è di omofobo, misogino e liberticida in questo? A noi pare invece che le parole di Zan siano discriminatorie e libertifobiche. Applichiamo a lui la legge Mancino a cui si è ispirato per il suo Disegno di legge sull’omofobia?