Sette sfide per restare umani
Restare umani – Sette sfide per non rimanere schiacciati dalla tecnica è un libro scritto a quattro mani dallo psicologo Marco Scicchitano e dal sociologo Giuliano Guzzo: uno strumento utile per approfondire il tempo presente.
Giulia, la giovane Sposa che ha vinto la morte con Gesù
«Dobbiamo dire grazie al Signore, solo GRAZIE!». A pronunciare queste parole è una ragazzina di 14 anni sul letto d'agonia, dopo il calvario di un tumore che l'ha consumata nel giro di due anni. Eppure è stato chiaro a tutti: Giulia Gabrieli ha vinto. E' salità al Cielo di corsa, a piedi nudi e con un sorriso luminoso. Perchè quel «Dio Amore» che l'aveva scelta come Sposa già in terra, le ha regalato il Paradiso per l'eternità.
Radici latine di Machiavelli e del fine che giustifica i mezzi
Notevole l'influsso che la commedia di Plauto (255 a. C. circa-184 a. C.) ha esercitato sulla Mandragola di Machiavelli, l'opera teatrale più importante del Cinquecento. E' lì che si afferma il principio del "fine che giustifica i mezzi", anche nella sfera privata e sentimentale. Alla radice della moderna schizofrenia morale.
Adamo ed Eva, l'inizio della storia della redenzione
Adamo ed Eva sono i protagonisti dei rilievi del portale della Chiesa di San Petronio a Bologna, che hanno come tema generale la redenzione. Un capolavoro di Jacopo della Quercia che in Adamo ed Eva racconta la lotta tra il bene e il male che risale alle origini.
La memoria della tradizione latina accende la poesia
L’idea contemporanea di arte risente fortemente della convinzione che l’originalità sia la cifra caratteristica dell’opera artistica e che coincida nell’inventare ex novo tutta la scrittura. Quanto lontano è questo pensiero dal metodo di lavoro proprio della maggior parte degli artisti, almeno fino alla fine del Settecento! Fino ad allora, infatti, l’arte ha sempre vissuto nel rapporto dialettico della contemporaneità con le opere del passato, in una relazione, cioè, di innovazione costante all’interno, però, della tradizione.
Rembrandt e quella luce di Gesù che illumina Simeone
Il Cantico di Simeone è considerato l'ultimo lavoro di Rembrandt. La Presentazione di Gesù nel Tempio è un suo lavoro ancora giovanile. Entrambi ritraggono l’istante in cui Simeone, che sa di essere vicino alla morte ma che continua a sperare di conoscere Cristo, sa di avere fra le braccia il tanto atteso Messia. Che lo illumina di luce divina.
La letteratura latina vive ancora nella Commedia
Sulla presenza di tanti autori latini all’interno della Commedia nessuno ha mai dubitato. Nessuno, però, avrebbe potuto sospettare neanche minimamente quale fosse il numero dei richiami alle grande opere latine. Solo nell’epoca contemporanea attraverso le tecnologie informatiche è stato possibile attuare lavori altrimenti irrealizzabili dalle menti umane. La creazione di sofisticati programmi ha oggi permesso di confrontare i differenti commentari al testo dantesco.
Comunismo, quegli "errori della Russia" che fanno proseliti
Il maggio del 2018 si conclude con una serie di celebrazioni del comunismo: il bicentenario di Marx e il 50mo anniversario del '68. La memoria è ancora molto condizionata dall'ideologia. Perché è una "fede", come ci spiega Gilberto Zappitello, autore di La fede nel comunismo.
Si scrive Divina Commedia, “si legge” Eneide
Lungi dall’essere soltanto un racconto immaginario, la Commedia di Dante riserva tante sorprese inaspettate: non offre solo l’opportunità di un viaggio esistenziale, religioso, catechetico, ma suggerisce richiami interessantissimi provenienti dai grandi auctores latini, costanti riferimenti delle tre cantiche. Ad esempio l'Eneide di Virgilio.
Beato Angelico, la potenza dello Spirito
Nella pittura, come nella poesia, l’accento della Pentecoste è posto sull’Universalità del messaggio cristiano, che sfonda l’ambiente chiuso in cui si ritrovavano i primi apostoli per diffondersi in tutto il mondo grazie alla potenza del fuoco dello Spirito. Come dimostra la Pentecoste del Beato Angelico di Firenze.
Pipes, lo storico che svelò la natura del comunismo
Richard Pipes, storico della Russia, è morto all'età di 94 lasciando una ricchissima eredità. I suoi studi sulla rivoluzione russa e il regime bolscevico hanno aperto gli occhi dei presidenti Ford e Reagan sulla vera natura dell'Unione Sovietica. Con Proprietà e Libertà individuò nella proprietà privata la base della società libera occidentale.
Luxuria confonde l'ipocrita con il peccatore
Vladimir Luxuria ha stigmatizzato quei politici che, da una parte difendevano la famiglia, dall’altra le facevano la corte. Li ha chiamati ipocriti. Il nome giusto per quei politici, come per tutti noi, è: peccatori. C’è una bella differenza.