Il Padre, occasione sprecata per la memoria degli armeni
Il Padre, di Fatih Akin, avrebbe potuto essere un caso più unico che raro di memoria del genocidio degli armeni. Ma il regista turco-tedesco la spreca, limitando il dramma storico alla sola prima parte del film e riservando il resto ad un road movie di ricerca di cui si perde anche il senso.
Tangentopoli, una fiction davvero molto fantasiosa
É partita martedì e andrà avanti per dieci puntate la fiction in onda su Sky e intitolata 1992. Trattasi di un affresco dell’Italia scossa dall’inchiesta del pool di Mani Pulite e sulla corruzione di Tangentopoli. Ma troppi sono i falsi e gli errori grossolani che finiscono per togliere ogni credibilità alla narrazione dei fatti.
Sfumature di Verità su un Papa incompreso
La regista Liana Marabini ha scritto e diretto il film-inchiesta Sfumature di Verità per fare luce su Pio XII, per dimostrare come l'azione diplomatica di Papa Pacelli fu determinante per salvare la vita a quasi un milione di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. La pellicola non approfondisce l'argomentazione della tesi, ma non manca di spunti interessanti. E solleva nuove polemiche.
La laicità della Rai: solo di sinistra e contro i cattolici
Nel confronto con l'islam, la cosiddetta laicità non è parte della soluzione, ma anzi parte del problema. Se n'è visto un esempio l'altro giorno in Restate scomodi, trasmissione pomeridiana di Rairadio1, vero e proprio monumento al politically correct. Una laicità contro i cattolica e tutta di sinistra.
Ida, alla storia della novizia l'Oscar della grande noia
Agli Oscar ha vinto come miglior film straniero il polacco Ida, opera in bianco e nero ambientata nella Polonia comunista. Il film racconta il cammino di una giovane novizia: protagonista meriterebbe un premio speciale per la capacità di mantenere la stessa espressione inespressiva per due ore e in tutte le circostanze.
Oscar 2015: Ida nel paese del politically correct
Una serie di scelte politicamente corrette ha portato la giuria degli Academy Awards a lasciare Clint Eastwood a mani quasi del tutto vuote. Il regista Iñárritu fa la predica pro-immigrazione e l'attrice Patricia Arquette la fa sul femminismo. Una sola eccezione, dalla Polonia: si chiama Ida.
Così la Zanzara rischia di infettare l'informazione
ll giornalismo, come recitano tutte le carte deontologiche, si basa sul rispetto del principio di trasparenza. Artifici o raggiri nella raccolta delle notizie sono leciti solo a determinate condizioni. Di questo si discute tutte le volte in cui nell’occhio del ciclone finisce la trasmissione La Zanzara, in onda su Radio 24.
No, Sanremo non lo voglio vedere
Il declino inarrestabile del festival della canzone italiana è dimostrato dal fatto che ogni anno cercano un nuovo scandalo per far parlare di sé e attrarre spettatori con tutto meno che con le canzoni. Dopo aver cercato lo shock con l'islam (Cat Stevens), adesso ci provano invitando Conchita Wurst e poi una famiglia numerosa.
Unbroken, sopravvivere alla notte del male
Angelina Jolie subisce critiche spietate per il suo film. Qual è il torto dell'attrice divenuta regista? Aver narrato una storia che è, allo stesso tempo, un esempio di resistenza umana e un percorso di conversione: Louis Zamperini, sopravvissuto al naufragio e a due anni di prigionia nei lager giapponesi.
Dove andiamo al cinema? Guide per sapere e scegliere
Esce Scegliere un film 2014: curato da esperti del settore insieme ad Armando Fumagalli e Raffaele Chiarulli, il libro è uno strumento indispensabile che invita a una scelta consapevole e ragionata. Così come un altro libro, Raccontare le soglie della vita. Due guide preziose per i genitori per conoscere e giudicare.
Un giovane favoloso, ma questo non è Leopardi
Com’è possibile raccontare Leopardi, la sua vita e la sua opera in un film che dura poco più di due ore? Il regista Mario Martone, con il suo Il giovane favoloso, ci ha provato, ma con risultati deludenti. Il suo film che ha il pregio di presentarci Leopardi senza annoiare, dimentica l’altro Leopardi, quello mai raccontato.
Exodus, che ci fa Mosè con la faccia di Batman?
Ormai gli effetti speciali nei film li usano tutti, e hanno pure stancato. Perché se non c’è una storia da raccontare, è inutile ogni fantasmagoria. Vale anche per il cinema. Un chiaro esempio di tutto ciò è il film Exodus. Dei e Re di Ridley Scott. Già distintosi per non aver nemmeno nominato i cristiani ne Il gladiatore.