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«Ci sono nuove prove: indagate Speranza»

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I legali dei danneggiati di Ascoltami presentano una nuova istanza per riaprire le indagini sull'ex ministro Speranza archiviate dal Tribunale dei ministri: «Ci sono nuove prove dopo le ammissioni di Aifa sui vaccini e le ultime sentenze». 

Attualità 28_11_2024

«Riaprite le indagini a carico di Speranza: ci sono nuove prove contro di lui». La richiesta arriva dagli avvocati Angelo di Lorenzo e Antonietta Veneziano, legali di fiducia del Comitato Ascoltami, del sindacato di Polizia Osa, del sindacato Finanzieri democratici e di Bianca Laura Granato che avevano promosso la causa contro l’ex ministro della Salute per le omissioni e gli errori della campagna vaccinale.  

Dopo l’archiviazione del precedente esposto da parte del Tribunale dei ministri che aveva stoppato le speranze dei danneggiati da vaccino Covid di vedersi riconosciuta giustizia nei confronti dell’allora ministro della Salute Roberto Speranza, molte cose sono cambiate.  

A cominciare dalle evidenze scientifiche sul fatto che il vaccino non era stato testato per la prevenzione del Sars Cov 2 e soprattutto alcune sentenze in tribunale che hanno dato ragione a sanitari, i quali si sono visti riconoscere in sentenza l’ingiusta sospensione dal lavoro per non essersi vaccinati.  

Questo e molto altro costituisce quella «nuova fonte di prova» che il codice di procedura penale (articolo 414) assegna a quei casi già archiviati che possono essere riaperti per nuove indagini ed eventualmente nuovi processi. È con questo spirito che nasce l’istanza presentata da due legali al Tribunale di Roma, collegio per i reati ministeriali e alla Procura di Piazzale Clodio.  

Un testo corposo, nel quale i legali mettono in evidenza fondamentalmente che le motivazioni con le quali la causa contro Speranza è stata archiviata (con ipotesi di reato gravi, tra i quali l’omicidio, le lesioni, la somministrazione di farmaci imperfetti e il dolo eventuale) si basano su «cognizioni e affermazioni prive di qualsivoglia fondatezza tecnico-scientifica, del tutto travisate ed erronee in punto di evidenza, letteratura e scientificità».  

Le conclusioni del Tribunale vengono così analizzate e smontate. Sotto accusa l’affermazione citata dai giudici per i quali «è quindi possibile ritenere che lo scopo legale ricollegato alla vaccinazione (prevenzione dalle infezioni da agente virale da SARS-CoV 2) sia sovrapponibile alla prevenzione dal contagio dalla malattia COVID-19» e che i «processi decisionali sono stati guidati dalla migliore evidenza scientifica ed esulino dalla funzione di indirizzo politico del Ministro» oltre a ribadire l’«attendibilità scientifica dell’Aifa». Motivazioni, queste, già precarie nel corso di tutta la campagna vaccinale, ma oggi fallaci e scioltesi come neve al sole a fronte delle nuove evidenze.  

La prima delle quali è la dichiarazione di Aifa in risposta al FOIA di Arbitrium - Pronto Soccorso Giuridico del 19 luglio 2024, dove si metteva nero su bianco che «allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”».  

Una comunicazione dirompente ed arrivata alla fine della vaccinazione di massa, ma che smonta del tutto la pretesa dell’obbligo vaccinale e dell’imposizione del Green pass e che ha già prodotto le prime sentenze.  

Come quella del Tribunale di Velletri che nella sentenza n.1493/2024 utilizza proprio la dichiarazione di Aifa per dare ragione ad una sanitaria sospesa.  

Per questo motivo l’avvocato Di Lorenzo ha detto alla Bussola che «l’eccentricità dei presupposti “scientifici” richiamati dal provvedimento di archiviazione del 3 aprile 2024, sono stati gravemente errati nell’accreditare letture, opinioni e associazioni terminologiche prive di attendibilità e rigore a causa del travisamento delle indicazioni provenienti da quelle stesse fonti ufficiali richiamate come EMA, AIFA e le schede tecniche». 

Dunque, Speranza non può dirsi del tutto al riparo da conseguenze giudiziarie sul suo operato. La precedente causa vede ancora aperta la posizione di Nicola Magrini, allora direttore di Aifa, che rimane ancora indagato dalla Procura di Roma mentre la posizione di Speranza è stata archiviata dopo che gli atti che lo riguardavano erano stati dirottati al tribunale dei ministri che poi ha deciso per un’archiviazione. 

Questa nuova istanza arriva a rimescolare le carte e proprio in un momento, quello attuale, in cui sono in corso i lavori della Commissione Bicamerale di indagine, che sta affrontando le questioni inerenti la gestione della pandemia da parte del governo di Conte, mentre nei prossimi mesi arriverà ad affrontare anche tutte le vicende inerenti la campagna vaccinale. E per quella data, potrebbe essere possibile che l’ex ministro oggi deputato del Pd, che tra l’altro sta disertando i lavori, sia chiamato a rispondere dei fatti gravi che gli sono imputati dai danneggiati.   



ricorso al tribunale dei ministri

Tutti i motivi per non archiviare l'inchiesta su Speranza e Aifa

30_12_2023 Paolo Bellavite

L'indagine sulle omissioni di Aifa e Speranza è al Tribunale dei ministri. Gli avvocati dei querelanti (Ascoltami e Osa) hanno depositato una memoria con ampia documentazione che prova la responsabilità dell'ex ministro e dei vertici Aifa nel sovrastimare i benefici e sottostimare i rischi dei vaccini.
- In Procura il sit in dei danneggiati di Andrea Zambrano

il caso

Sui vaccini Speranza decideva da solo, andando oltre Ema e Oms

11_04_2024 Andrea Zambrano

Secondo i giudici l'ex ministro Speranza non è imputabile perché ha eseguito le direttive degli enti regolatori sovranazionali. Ma un'analisi puntuale su vaccini, chiusura scuole, mascherine e green pass mostra che ha deciso da solo, nonostante sapesse di un 20% di effetti avversi gravi. 

la sentenza

«Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati

06_04_2024 Andrea Zambrano

Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull'archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l'ex ministro non ha colpe perché c'era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l'impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.

archiviata la denuncia

Nuovo schiaffo ai danneggiati: Speranza non sarà indagato

05_04_2024 Andrea Zambrano

Mentre la Procura europea indaga sullo scandalo Pfizergate della von der Leyen, il Tribunale dei ministri archivia la denuncia presentata dal Comitato Ascoltami per indagare Speranza su gravissimi reati a seguito degli Aifa-leaks sui vaccini anti-Covid. Gli avvocati: «Così muore la giustizia». 

l'ex ministro

Speranza bluffa: a contestarlo sono i vaccinati

21_03_2024 Andrea Zambrano

Non sono i no vax a contestare l'ex ministro Speranza tanto da fargli rinunciare alla corsa per la Regione Basilicata. Ma i danneggiati da vaccino che in questi anni ha disprezzato e che gli presentano un conto fatto di dolore e tragedie.

le accuse/2

«Così Aifa e Speranza alteravano i dati sui decessi da vaccino»

22_02_2024 Andrea Zambrano

Insabbiate le segnalazioni delle regioni sugli effetti avversi, manomessi i grafici sui danneggiati da vaccino. E i decessi "correlabili" diventano "indeterminati" perché generano «ansia». La 2^ puntata dell'inchiesta della Bussola con le accuse di falso ideologico a carico di Speranza e Magrini. 
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
- L'ex ministro offende il danneggiato di Paolo Gulisano

clamoroso

L'ammissione di Aifa riscrive la storia: «Il vaccino non ferma il contagio»

14_08_2024 Andrea Zambrano

Nel rispondere all'associazione Arbitrium PSG, Aifa ammette ciò che era già emerso dalle case farmaceutiche e da Ema: «Nessun vaccino Covid-19 previene la trasmissione del Sars cov-2». Il decreto che obbligava al vaccino i sanitari si basava su assunti falsi e così anche l'imposizione del Green pass. E lo Stato lo sapeva. 
- Vaccini e menzogne: il libro di Bellavite con la Bussola

le accuse/3

«Corruzione e omicidio: Aifa trattava i prezzi a vantaggio di Big pharma»

23_02_2024 Andrea Zambrano

Il controllore Aifa trattava i prezzi dei vaccini a vantaggio delle case farmaceutiche: «Fatto di una gravità inaudita, c'è anche la richiesta al Pm del caso Paternò di non sequestrare il farmaco». L'ultima puntata dell'inchiesta con le accuse a Speranza e Magrini di corruzione e omicidio.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
2- «Così alteravano i dati sui decessi»
 

ESCLUSIVO/1

«Hanno taciuto su effetti avversi e efficacia»: tutte le accuse ad Aifa e Speranza

17_02_2024 Andrea Zambrano

L’ex ministro Speranza è indagato con Aifa per svariati reati. L’accusa è aver omesso i dati su fallimenti vaccinali e reazioni avverse. La Bussola ha letto in esclusiva i pesanti capi di imputazione all’ex ministro che nascono dall'inchiesta di Fuori dal Coro. E su cui il Tribunale dei ministri dovrà pronunciarsi. 
2- Così alteravano i dati sui decessi da vaccino