Valeria, la fidanzata di Fabo che sentiva di essere sola al mondo
Cosa succede quando la società nega irrazionalmente la bontà del Mistero che ci fa essere? Si brancola nella paura e si finisce per credere ai guru e alla religione come tecnica di benessere. Ma il dramma della vita rimane e quindi si pretende la "dolce morte" come ultima illusione di dominio. Come il dramma che ora vive Valeria, la fidanzata di Fabo, che affidava a Facebook i suoi sfoghi di donna che non credeva nell'amore di nessuno, dubitando di un Dio che sentiva distante. Eppure bastava ammettere che all'uomo serve qualcuno che lo salvi dall'esterno.
-VIVE CHI SI SENTE AMATO di Antonio Socci
-CAPPATO, UNO STRANO CONCETTO DI LIBERTA' di Peppino Zola
Socci: «Vuole vivere chi si sente amato»
La lettera del giornalista alla figlia Caterina: «Io e tua madre siamo sempre commossi quando - a chi ti chiede se sei felice - tu rispondi decisa (col tuo linguaggio): "sì!". E sappiamo perché rispondi così. Perché sei amatissima. Perché Gesù è qui. Con noi. E non ci abbandona mai. E' la nostra forza e il nostro conforto».
Europei uniti nell'esportare l'aborto nel terzo mondo
Promossa da quattro Paesi dell'Ue, Belgio, Danimarca, Olanda e Svezia, la conferenza She Decides intende raccogliere fondi per promuovere l'aborto nei paesi in via di sviluppo. Soprattutto in Africa, dove il grosso della popolazione lo ritiene una pratica inaccettabile. L'Ue non ha competenza in materia, ma ci prova comunque.
Ecco come i Radicali usano il dolore per l'eutanasia
La marcia verso l'eutanasia di Stato non si fermerà con la morte di Dj Fabo. La strategia Radicale e dell'associazione Luca Coscioni dal 2012 ha messo a sistema una macchina lobbistica inarrestabile. Fatta di casting macabri alla ricerca di malati terminali, appelli, testimonial vip, incontri istituzionali e oltre 200mila euro raccolti per la causa. E soprattutto di numerose autodenunce alla magistratura che Cappato spera di sfruttare, perché un arresto "esemplare" serve alla causa e costringe la politica a scendere a patti.
-E I MEDIA TIFANO PER LA MORTE DI STATO di Benedetta Frigerio
-AVVENIRE E IL DOVERE DI DIRE QUALCOSA di Renzo Puccetti
Avvenire e il dovere di avere qualche cosa da dire
L'editorialista di Avvenire dice di non avere "nulla da dire sulla tragica scelta di questa persona". Al contrario c'è molto da dire. Ogni atto moralmente rilevante chiama in causa la ragione e la libertà della persona ed è soggetta al giudizio morale anche di chi direttamente o indirettamente ne risulta toccato. Questo non significa giudicare la persona, ma ciò che la persona compie è giudicabile, tanto più se costituisce un atto politico.
Come i media tifano per la morte di Stato
Vietato dare un giudizio sull'atto compiuto da Fabiano, quindi anche farsi domande sul significato dell'esistenza e della sofferenza. Perché l'obiettivo è lo stesso: approvare una norma che accontenti tutti. Tranne quelle poche macchiette integraliste.
Fabo, un omicidio politico
Fabiano è stato ucciso da una coscienza occidentale che vuole sostituirsi al Creatore e grazie ai Radicali che spingono per l'approvazione delle Dat. Sacrificato sull'altare di un'utopistica vita perfetta, senza il male, una vita che pretende di misurarsi e non di essere misurata dall'amore di cui è portatrice. E che chiude gli occhi di fronte a chi, malato come "Fabo", lo ha scongiurato di rifiutare questo tranello diabolico perché il mondo "ha bisogno di noi, perché noi siamo il cambiamento che serve al mondo".
-UN COPIONE RADICALE PER UN FILM GIA' VISTO di Tommaso Scandroglio
"Noi che abbiamo abbiamo scelto la vita"
Dai commenti dei nostri lettori una sofferta testimonianza di fede e di amore per la vita. Il caso di Dj Fabo ha scosso tutti, ma da queste riflessioni di medici, parenti e figli di persone in stato terminale, emerge come quella della vita sia l'unica opzione percorribile.
Un copione Radicale per un film già visto
La vicenda del Dj Fabo sembra un copione di un film scritto dalle consuete mani dei Radicali. Alla regia Marco Cappato. Tempismo, scelta dei personaggi, battute cult come "Fabo è libero, la politica ha perso", servizi televisi, appelli: comprensione massima per lui, le cui responsabilità morali possono essere giudicate solo da Dio, ma mai nessuna giustificazione per l’eutanasia e il suicidio assistito. Il resto è solo un film già visto.
Spot eutanasia: un ex dj nemico di ogni limite
E'andato in onda mercoledì sera il servizio delle Iene per chiedere la morte di Stato attraverso Fabiano, un tertaplegico che prima di rimanere paralizzato viveva alla ricerca dell'evasione. L'ex dj ha scelto la prigione ristretta delle sue visioni, eliminando l'imprevisto e la possibilità di fare spazio al mistero.
Assunti solo i medici abortisti: la democrazia che discrimina i nemici della dittatura relativista
Dopo aver provato ad obbligare gli obiettori di coscienza a firmare certificati per l'omicidio dei bambini in grembo, il governatore del Lazio Zingaretti, forte del richiamo del Consiglio d'Europa, ha aperto un bando solo per chi è disposto a praticare l'infanticidio, licenziando in caso contrario. Già Ratzinger parlò di "intolleranza dei tolleranti", profetizzando la deriva totalitaria.
Le Dat, il fine vita e il documento vaticano: "Nascondono l'eutanasia"
Intervista al dottor Guizzetti che esprime lo smarrimento dei medici, sopratutto cattolici: "Il ddl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento toglierà cibo e acqua agli indifesi, ma anche la Chiesa ora dice che sono cure. Il panorama nelle strutture sanitarie è angosciante e noi siamo lasciati nella confusione. Eppure don Giussani ci aveva messo in guardia dal tradimento di Cristo e della Tradizione".