Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico

Unione europea


UE, adesso è il traduttore che obbliga a vaccinarci
GREEN PASS

UE, adesso è il traduttore che obbliga a vaccinarci

Il paragrafo 36 del Regolamento (UE) 2021/953 sul “Certificato Covid” stabilisce la necessità di «evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate» e, tra i possibili motivi, contempla anche chi non vuole ricevere il vaccino per libera scelta. Ma quest’ultimo punto manca nella traduzione in italiano (mentre c’è nelle versioni in inglese, francese, spagnolo, ecc.). Casualità o manomissione? Il problema risulta segnalato già da settimane al servizio traduzioni, ma nel relativo sito dell’UE è ancora presente. Singolare che un errore così madornale riguardi proprio lo Stato che ha decretato l’obbligatorietà vaccinale per un’ampia categoria di lavoratori, contravvenendo a una Risoluzione del COE.


Il totalitarismo UE contro l’Ungheria e una legge giusta
PENSIERO UNICO

Il totalitarismo UE contro l’Ungheria e una legge giusta

Prosegue la falsa narrazione contro la legge approvata dal Parlamento ungherese che combatte la pedofilia e vieta pornografia e contenuti Lgbt per minori di 18 anni. Attacchi gravissimi dei leader dell’UE (da von der Leyen a Michel) e di 17 Paesi membri (Italia inclusa), in violazione dei Trattati. Oggi tocca al Paese di Orban, domani toccherà a chiunque si opponga all’agenda arcobaleno.


Il certificato Covid dell’Ue e i rischi per la libertà
IL NUOVO SISTEMA

Il certificato Covid dell’Ue e i rischi per la libertà

Dall’1 luglio entrerà in vigore il sistema comunitario sui certificati (per vaccini, test o guarigioni) con l’obiettivo dichiarato di facilitare la circolazione all’interno dell’Ue. Per spostarsi non sarà necessario né il vaccino né il possesso di uno dei tre certificati. Ma il sistema rischia di condurre, anche indirettamente, a un restringimento delle libertà personali. Parla alla Bussola l’avvocato Antonio Zama (Filodiritto).


Il “nuovo patto” Ue su migrazioni e asilo
Emigranti illegali

Il “nuovo patto” Ue su migrazioni e asilo

Per aiutare l’Italia a gestire l’afflusso di emigranti illegali l’Ue pensa a un meccanismo di solidarietà ad hoc, obbligatoria in aggiunta a quella volontaria rilevatasi inefficace


8.000 migranti a Ceuta, alta tensione Spagna-Marocco
IL CASO

8.000 migranti a Ceuta, alta tensione Spagna-Marocco

Gli 8.000 africani entrati illegalmente a Ceuta sono un record. Il governo spagnolo parla di “disgusto”. Si pensa a una rappresaglia del Marocco per l’accoglienza data dalla Spagna al leader del Fronte Polisario. E intanto l’Ue elogia Sanchez perché i confini spagnoli “sono i confini dell’Unione Europea”. Per l’Italia non vale lo stesso?


Recovery Fund, un socialismo di guerra che blocca la società
RISCHIO DISILLUSIONE

Recovery Fund, un socialismo di guerra che blocca la società

Con il Recovery Fund, l'Unione Europea cerca di rilanciare e modernizzare i paesi europei, e il Piano di Ripresa presentato dall'Italia dovrebbe essere un esempio. Ma il metodo è quello di un socialismo di guerra, calato dall’alto in modo dirigistico-accentratore. Buona parte degli obiettivi dichiarati - transizione ecologica, digitalizzazione, cultura gender - sono essenzialmente ideologici e non colgono minimamente le vere esigenze per far ripartire l'economia, a cominciare dalla famiglia. Quanto al finanziamento è ancora un grosso debito che si tramuterà in aumento di tasse. C'è poco da stare allegri.


Camerun, la deforestazione all’origine di un disastro ecologico incombente
Ambiente

Camerun, la deforestazione all’origine di un disastro ecologico incombente

Svipop 03_04_2021 Anna Bono

Nel paese che ha aderito alla Grande muraglia verde, imprese in gran parte cinesi e vietnamite approfittano della corruzione dilagante per abbattere ed esportare enormi quantità di legname


Se gli amici di Soros fanno le pulci ai fondi pro-vita
PARADOSSI UE

Se gli amici di Soros fanno le pulci ai fondi pro-vita

Due commissioni del Parlamento europeo tengono una riunione dal titolo: “Interferenze straniere nel finanziamento delle organizzazioni anti-scelta nell’UE”. Obiettivo? Screditare i gruppi pro-vita, sviando l’attenzione dai bambini. Ma è un boomerang, perché le organizzazioni abortiste (legate ai relatori) ricevono decine di milioni da Gates, Soros e altri potentati internazionali.


Un’altra Pasqua di restrizioni per le Messe in Europa
DALL’ITALIA ALL’IRLANDA

Un’altra Pasqua di restrizioni per le Messe in Europa

Sarà un’altra Settimana Santa con limiti al culto. In Vaticano Veglia Pasquale alle 19.30, in Germania le proteste dei vescovi spingono la Merkel al dietrofront, in Irlanda si minaccia l’arresto dei sacerdoti ‘disubbidienti’, in Belgio resta il limite di 15 persone per le celebrazioni diverse dai funerali. E la Comece denuncia l’uso del Covid come scusa per limitare la libertà religiosa.


Sì ai vermi da mangiare, l’Ue accelera sull’ideologia verde
EFSA

Sì ai vermi da mangiare, l’Ue accelera sull’ideologia verde

Secondo un parere dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), il verme giallo della farina è un nutrimento proteico e sicuro, basta avvisare i consumatori sui rischi allergenici. La commercializzazione ora è più vicina. Esultano i produttori del cibo a base di insetti. E va avanti la “rivoluzione verde” spinta da von der Leyen e compagni.


Vertice Ue, accordo con Polonia e Ungheria. Soros si infuria
Recovery Fund

Vertice Ue, accordo con Polonia e Ungheria. Soros si infuria

I capi di Stato e di Governo europei hanno trovato l’accordo su Recovery Fund, Next Generation EU e Obiettivi Climatici. Il bisogno di soldi da parte di tutti i Paesi ha avuto la meglio, con la mediazione della Merkel, su chi vuole imporre l’ideologia Lgbt e immigrazionista a Polonia e Ungheria. Ora manca la ratifica del Parlamento, che non è scontata. Perché Soros ha avanzato le sue minacce.


Dopo l’incendio del campo di Moria, incerto il futuro di 12.000 emigranti
Emergenza emigranti irregolari

Dopo l’incendio del campo di Moria, incerto il futuro di 12.000 emigranti

Molte persone saranno ospitate nel campo di tende di Kara Tepe. La Germania accoglierà solo persone che abbiano ottenuto lo status di rifugiato e una parte dei minori non accompagnati