Netanyahu verrà in Italia, se in Israele lo lasciano partire
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu verrà in Italia, ospite di Giorgia Meloni, in visita di Stato. Molti i punti in agenda, soprattutto la cooperazione energetica nel Mediterraneo. In patria, Netanyahu sta affrontando proteste contro la sua riforma della Corte Suprema. E i piloti della El Al, che lo dovranno portare in Italia, scioperano.
Blinken rinnova la relazione speciale fra Usa e Israele
Il viaggio mediorientale del Segretario di Stato americano Antony Blinken si è concluso dopo i colloqui con Netanyahu e con Abu Mazen. Critica alla politica di insediamenti e annessioni israeliana e anche alla violenza palestinese. Ma come dimostrano le esercitazioni comuni, la visita ribadisce la relazione speciale fra Usa e Israele.
Non illudiamoci, in Israele non inizia una nuova era
La fine di un’epoca? Non c’è dubbio che l’estromissione di Benjamin Netanyahu pone fine ai suoi dodici anni consecutivi di governo. Ma il collante che tiene assieme i partiti della nuova maggioranza, dagli arabi di Ra'am alla destra nazionalista di Yamina, sono quantomeno fragili. Il governo dovrà affrontare un momento molto difficile per Israele
Fragile tregua a Gaza. Chi ha vinto e chi ha perso
Da venerdì 21 maggio è iniziata la nuova tregua fra Israele e Hamas. Da Gaza non partono più razzi, sin dalle 2 del mattino di ieri. Israele ha cessato tutti i suoi raid aerei e bombardamenti di artiglieria sulla Striscia di Gaza. Nonostante i nuovi scontri a Gerusalemme. Chi ha vinto? Militarmente Israele, ma politicamente vince Hamas in Palestina.
Guerra in Israele. Mai prendersi gioco della verità
Il vulcano del conflitto si è risvegliato in terra d'Israele, con una violenza inattesa. A scatenarne l'eruzione è stato soprattutto il diniego della verità. Da parte della politica israeliana che non riconosce la vittoria di Netanyahu. Da parte dell'Autorità Palestinese che non vuole confrontarsi con gli elettori. Da parte di Biden che finge di non vedere il pericolo dell'Iran né la pace fra Israele e i sunniti.
Israele esce lacerato dalle urne, non è una buona notizia
A rendere inquietanti le elezioni israeliane non è tanto il risultato di pareggio tra i due principali partiti e la difficoltà a formare una maggioranza, anche se è probabile un nuovo mandato per il premier uscente Netanyahu, quanto il clima deteriorato in cui si sono svolte. Che proietta pesanti ombre sul futuro del paese e della regione, malgrado Israele stia conoscendo un benessere senza precedenti. È atteso però da sfide importanti in un Medio Oriente attraversataoda mille tensioni e che necessita di una leadership forte.
- E GLI USA DICHIARANO "GUERRA" ALL'IRAN, di Stefano Magni
Tuoni e fulmini a Monaco: inizia lo scontro Israele-Iran
Conferenza di Monaco per la sicurezza. Con un pesante scontro verbale fra il premier israeliano Netanyahu e il ministro degli Esteri iraniano Zarif, inizia lo scontro fra Israele e Iran. A monte della crisi c'è l'accordo sul nucleare iraniano del 2015, voluto da Obama e dall'Ue. Alle spalle dell'Iran c'è la Russia di Putin con un ruolo sempre più aggressivo nel Medio Oriente.
PERCHE' LA JIHAD VUOLE LA CONQUISTA DI GERUSALEMME di Lorenza Formicola
Ambasciata Usa a Gerusalemme: il sasso nello stagno
“È il momento di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”. Con questa frase il presidente Usa Donald Trump ha annunciato lo spostamento della sede dell’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Il provvedimento è rimandato di sei mesi. Ma le reazioni non si sono fatte attendere.