Le chiese e i muri di suono, la musica al momento sbagliato
Entrando in certe chiese capita di sentire in sottofondo registrazioni di musica, spesso canto gregoriano o polifonia. Questi “muri di suono” (Murray Schafer) ci danno la musica sacra quando sarebbe preferibile il silenzio. Musica sacra che paradossalmente si evita a Messa, quando invece ne avremmo davvero bisogno.
Una data di scadenza per la Messa in rito antico
A Chicago è confermata la sospensione delle celebrazioni pubbliche dell’ICRSS, cambia l'aria ad Arlington e laddove la "Messa in latino" prosegue è condizionata a un termine. Si tenta di accelerare le tappe verso l'estinzione di un rito che si voleva già sepolto 50 anni fa, ma è più vivo e ostinato dei suoi detrattori.
Messa in mare, sacrilegio evidente a tutti tranne che ai vescovi
Il parroco di San Luigi di Milano, don Bernasconi, è indagato dalla Procura di Crotone per "offese a una confessione religiosa" dopo la Messa celebrata in mare. Ma ciò che è evidente a tutti, il sacrilegio, è ignorato dai vescovi coinvolti, che tacciono su un grave vulnus inferto ai credenti e rinunciano a esigere riparazioni pubbliche e provvedimenti canonici nei confronti del prete che si limita a chiedere scusa per la sua ingenuità, ma continuando a giustificarsi. Il procuratore è intervenuto non per ingerenza, ma a difesa della religione perché l'articolo 404 tutela proprio gli oggetti di culto dalle offese alla fede. Solo che stavolta a compierle non è stato un miscredente, ma un sacerdote.
La liturgia annega nel mare di Crotone
La Messa celebrata in acqua, con il celebrante in costume e usando un materassino come altare, è il culmine di decenni di sperimentazioni in cui ciascuno si sente padre-padrone del culto, da manipolare a piacere, nell'indifferenza di una gerarchia che sanziona soltanto la Tradizione.
La musica sacra: la grande assente
Nella lettera apostolica Desiderio Desideravi l’attenzione alla musica sacra e al canto si riduce a una parentesi, limitandosi a dire che sono aspetti da curare. In realtà, servirebbero cure drastiche, ma è il Vaticano il primo a dover agire. Da decenni è proposta al popolo una musica non degna della liturgia, mentre il gregoriano è messo da parte.
Veni Sancte Spiritus, una sequenza da cantare
Negli ultimi anni il canto delle sequenze è purtroppo caduto in disuso. Tra le vittime la bellissima Veni Sancte Spiritus, sempre meno cantata a Pentecoste. Eppure, la melodia è certamente adatta all’assemblea.
«Messa in latino, contributo all'unità dei cristiani»
«La diffusione della Messa in forma straordinaria non può fermarsi: è il segno della rinascita del sacro nei cuori. Ed è un contributo all'unità dei cristiani, soprattutto gli Ortodossi». La Bussola intervista don Nicola Bux, mentre proseguono i rumors su una cancellazione del motu proprio Summorum pontificum: «Visto il target di chi frequenta la cosiddetta Messa in latino, giovani e convertiti, le parole del Papa sulla rigidità di chi è attaccato alle forme del passato sono una contraddizione».
- MESSA ANTICA, GRAZIE A MEDJUGORJE, di Guido Villa
L'occhiolino della pace
Da domenica 14 febbraio in Italia potremo di nuovo scambiare il saluto della pace a Messa, seppure solo con sguardo e inchino. Lo ha deciso la CEI che però ignora i problemi veri della liturgia al tempo del Covid, e soprattutto l'adorazione e riverenza che si deve all'Eucarestia.
Ultima follia a Milano: Cresima con cotton fioc biodegradabile
Una nota dell'Avvocatura dell'arcidiocesi di Milano detta le nuove regole per la celebrazione delle Cresime: oltre alle solite assurde misure per garantire il distanziamento sociale, per l'unzione si suggerisce - invece del solito batuffolo di cotone - l'uso del «bastoncino cotonato biodegradabile», mirabile esempio di Chiesa sanitariamente corretta e convertita ecologicamente. Intanto in provincia di Forlì un sindaco - pare con il consenso del parroco - impone i tamponi ai bambini come condizione per ricevere la Prima Comunione. Solo gli ultimi esempi di una Chiesa allo sbando e ormai completamente asservita allo Stato.
Il cardinal Schuster capì il rapporto fra liturgia e fede
Il beato Ildefonso cardinal Schuster dedicò allo studio le sue energie migliori: la sua opera "Liber Sacramentorum" fa capire quanto un'adeguata liturgia sia necessaria ad alimentare la fede del popolo. Essa è una scuola di preghiera in cui impariamo a rivolgerci a Dio in un modo che ci permette di incontrarlo.
Leone XIII, un restauratore della musica liturgica
Leone XIII non fu solo il grande autore della Rerum Novarum, la nota enciclica che sta alla base dell’insegnamento cristiano in campo sociale. E non fu soltanto quell’ottimo pastore che forse pochi conoscono. Leone XIII fu un Papa «assai dilettante di musica» che difese la musica liturgica dagli abusi pubblicando un Regolamento per la musica sacra, in latino e in italiano.
«Manipolare il Sinodo sull’Amazzonia sarebbe un insulto a Dio»
«Sono scioccato e indignato per il fatto che il disagio spirituale dei poveri in Amazzonia venga usato come pretesto per sostenere progetti tipici del cristianesimo borghese e mondano», come l’abolizione del celibato e l’ordinazione delle donne. «Il declino della fede nella Presenza reale di Gesù Eucaristia è al centro dell’attuale crisi della Chiesa». «Alla radice di tutte le crisi, antropologiche, politiche, sociali, culturali, geopolitiche, c'è l’oblio del primato di Dio». Oggi siamo tutti vittime di un «ateismo liquido» che «consiste nell’ammettere, accanto alla fede, modi di pensare o di vivere radicalmente pagani e mondani». Proibire la Messa in rito antico «può essere ispirato solo dal demonio», il quale trema davanti a un uomo che prega. Da un’intervista al National Catholic Register del cardinale Robert Sarah.
- «LA FEDELTÀ AL PAPA CI IMPONE CHIAREZZA SULLA FEDE», di R. Burke e A. Schneider