L'europeismo di facciata dei burocrati Ue
I fatti di queste ore dimostrano però che la coscienza solidarista, base fondamentale e imprescindibile del vincolo di appartenenza a un’Unione di Stati, si scioglie come neve al sole tutte le volte in cui ad avere bisogno non sono la Germania e la Francia ma altri Stati come l’Italia.
Omofobia, una legge che discrimina gli omosessuali
«Una legge anti-omofobia ostacola l’integrazione dei giovani omo-transessuali nella società. È importante che si tratti la persona come prima della scoperta dell’attrazione verso lo stesso sesso, cioè come persona “normale” e intera. Bisogna fare in modo che il giovane non si senta “minoranza sessuale” con il mondo contro, come gli direbbe implicitamente una legge anti-omofobia». Contro il Pdl Zan sull'omofobia tocca all'associazione AGAPO.
Legge sull'omofobia inutile, dannosa e pericolosa
L'obbiettivo non dichiarato del pdl Zan sull'omofobia è quello di bloccare la libertà di espressione, di educazione familiare e scolastica e la libertà delle istituzioni religiose. È la “dittatura” del pensiero unico e la morte della democrazia. Ecco perché è una legge inutile, dannosa e pericolosa.
Terremoto finanziario, l'Italia finisce ai margini
Tra i tanti effetti devastanti dell’attuale emergenza Coronavirus ci sono certamente quelli finanziari. Le incertezze di questa fase storica così tanto delicata non sono da ricondurre soltanto al Covid-19 e alla crisi petrolifera, ma anche alla scarsa credibilità di cui gode il nostro Paese all’estero. Tiepida è stata sin qui la solidarietà dell’Unione europea nei nostri confronti.
Non fanno sapere bene: dilettanti allo sbaraglio di governo
Dilettanti allo sbaraglio, non c’è altra definizione possibile per i troppi (ir)responsabili di governo alle prese con l’emergenza Coronavirus.
Conte, bersaglio del fuoco amico
Mentre da una parte si diffondono appelli alla coesione nazionale, dall'altra nella maggioranza di governo si è alla resa dei conti. Il premier Conte deve fronteggiare una crescente insofferenza all'interno della maggioranza mentre il PD dà l'idea di lavorare a un nuovo governo a sua guida, magari con Franceschini.
Chiuso, aperto o x? A nudo l'irrazionalità del governo
Moltissimi provvedimenti assunti dal governo sono apparsi fuori luogo e inspiegabili su un piano puramente razionale. Il carattere astruso e contraddittorio di alcune misure adottate in questi ultimi giorni mostra come l'emergenza Coronavirus ha già messo a nudo un quadro pittoresco e incoerente, che legittima atteggiamenti di insofferenza nell’opinione pubblica.
Recessione dietro l'angolo e prove tecniche di governissimo
L’allarme Coronavirus turba il sonno degli italiani per gli effetti che sta avendo e potrà avere sulla loro salute. E sull'economia del Paese. L’onda recessiva potrebbe travolgere l’apparato produttivo nazionale, che dipende in larga parte dal nord, area maggiormente colpita, almeno per ora, dai contagi. E si fa largo l'ipotesi di un governissimo.
Quarantena? Ci vorrebbe per Conte
La polemica durissima che ha opposto il presidente del Consiglio ai governatori delle Regioni ha avuto ovvie ripercussioni sulla fiducia dei cittadini per le istituzioni. Oltretutto sono risultate a vanvera le accuse del premier Conte ai medici di Codogno, che paghiamo anche con ripercussioni internazionali.
«Io "responsabile"? Folle. Però alcune telefonate...»
Quagliarello nella pattuglia di senatori "responsabili" per un Conte ter? Lui nega: «Una bufala, il giornalista si è scusato, ero a cena con amici». E alla Nuova BQ dice: «Giornata assurda passata al telefono a smentire. Ma alcune telefonate di "poteri forti" interessati sono arrivate».
-ARIA DI POLTRONIFICIO di R. Razzante
Onorevoli strafalcioni dall'ignoranza bipartisan
Lo strafalcione del sindaco di Parma Federico Pizzarotti su Federico di "Svezia" riaccende la polemica sull'ignoranza dei politici. Caratteristica in cui si vede una perfetta trasversalità. Anche se i Cinque Stelle svettano...
C'è aria di "responsabili". E di poltronismo
Il Paese può permettersi uno stallo così prolungato? Il Quirinale, anziché preoccuparsi di preservare gli attuali precari equilibri politici, forse farebbe meglio a stimolare la presa d’atto dell’impossibilità di allungare la sterile agonia di una legislatura nata senza né capo né coda e salvaguardare in primo luogo il principio di rappresentatività.