Svezia, estremisti palestinesi candidati a sinistra
Per le elezioni che si tengono oggi, il Left Party svedese ha scelto di candidare Said Hadrous. Cresciuto in un campo profughi palestinese in Libano, ha elogiato pubblicamente terroristi. Ali Hadrous, candidato sempre per il Left Party, esprime sostegno per i terroristi palestinesi. E il problema, però, è sempre la destra?
Ostruzionismo democratico contro il giudice pro-vita
Le audizioni per la conferma del giudice Brett M. Kavanaugh hanno scatenato il putiferio. Protestano i senatori democratici, perché ritengono di aver ottenuto i voluminosi documenti sul suo passato troppo a ridosso del dibattito. Protestano in aula le femministe, perché Kavanaugh è un cattolico pro-vita. Sarà ancora una battaglia dura.
Uccidete Bolsonaro: è l'uomo nero, "omofobo e razzista"
Brasile, in vista delle prossime elezioni presidenziali, i due maggiori candidati sono stati messi fuori gioco con metodi “non politici”: il socialista Lula non può candidarsi perché condannato (per corruzione), il suo diretto rivale conservatore, Jair Bolsonaro, ieri è stato pugnalato ed è ferito grave. L’attentato a Bolsonaro, compiuto da un fanatico sostenitore di Lula, è anche un esempio di quali effetti possa provocare l’incitazione all’odio contro la destra e contro i valori tradizionali.
Svedesi al voto sulle macerie del multiculturalismo
In Svezia, il vincitore delle prossime elezioni politiche potrebbe benissimo essere Jimmie Åkesson, leader dei Democratici Svedesi, con un programma di euroscetticismo e linea dura sull'immigrazione. Il suo partito è in testa in tutti i sondaggi. La Svezia raccoglie i frutti del fallimento del multiculturalismo, dopo 40 anni di esperimento sociale.
Pakistan, l'alleato scomodo che gli Usa non pagano più
Ieri, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, si è recato in visita ufficiale in Pakistan, in un momento di tensione al calor bianco con il tradizionale alleato asiatico. Proprio tre giorni prima della visita, infatti, l’amministrazione Trump ha annunciato un taglio di 300 milioni di dollari in aiuti militari. E' l'ultima puntata di una alleanza difficilissima.
Libia, tacciono le armi. Un'opportunità per l'Italia
Tregua a Tripoli, mediata dalla missione Onu. Se regge si avvierà un negoziato fra tutte le milizie coinvolte negli scontri nella capitale libica, per rafforzare il governo di Sarraj. L'Italia ha una possibilità di tutelare al meglio i suoi interessi, pur escludendo un intervento militare, difendendo il governo di Sarraj.
La Cina è diventata il maggior creditore dell'Africa
Dal 2000 al 2016, la Cina ha prestato ai suoi partner in Africa 125 miliardi di dollari. Ora si appresta a investirne altri 60, in prestiti senza interessi, linee di credito, sviluppo delle infrastrutture e importazioni. Sono gli esiti del Forum di Pechino sulla cooperazione Cina-Africa. La Cina investe senza chiedere condizioni politiche, solo economiche
La Germania ha un problema. Ed è l'islam, non il nazismo
Si fa un gran parlare di Germania, e a leggere gli editoriali pare che siano tornati i nazisti. La Germania ha sì un problema, ma non il nazismo di ritorno. Il problema è l'arrivo di un'immigrazione islamica che non si integra e fa impennare gli omicidi. E' contro questo nuovo disordine che i tedeschi protestano a Chemnitz, dopo l'ennesimo delitto.
A Tripoli è un golpe di islamici e trafficanti "affamati"
Cosa sta succedendo in Libia, alle nostre porte? E' "solo" un regolamento di conti fra milizie rivali o qualcosa di più grande? Con più di 200 morti, di sicuro, è già la più grave crisi militare dal 2014. Milizie impoverite dal calo del flusso dei migranti, interno e marittimo, formazioni islamiste e rivali del governo Serraj, stanno alimentando la nuova insurrezione armata. Il generale Haftar, che controlla la Cirenaica, ha ora tutto l'interesse a sbarazzarsi di un governo che è riconosciuto dall'Onu, ma controlla solo la capitale. E la Francia sta giocando un ruolo molto ambiguo in tutto questo, foraggiando milizie e agendo arbitrariamente sulle prossime elezioni. Ne parliamo con Michela Mercuri, autrice di Incognita Libia. Di sicuro la destabilizzazione favorisce trafficanti e jihadisti. E minaccia la nostra sicurezza.
Gli africani emigrano. Non diamo colpe a "grandi vecchi"
Gli africani emigrano, come anche gli asiatici e i sudamericani. Ma sull'emigrazione africana verso l'Europa sono sorte tante teorie che puntano il dito contro Soros, poi contro la Cina e infine contro la Francia. Sono frutto di ragionamenti terzomondisti che non tengono conto del fatto che anche gli africani sono dotati di libero arbitrio.
Dopo l'Isis, i cristiani siriani perseguitati dai curdi
Dopo aver subito violenze di ogni tipo da parte dei miliziani jihadisti, prima qaedisti e salafiti e poi dello Stato Islamico, che hanno ridotto al lumicino la loro presenza, i cristiani delle regioni nord orientali siriane subiscono da tempo la “pulizia etnica” attuata dalle forze curde. Lo denuncia l'arcivescovo siro-cattolico Behnam Hindo.
Gli Usa tagliano i fondi all'Unrwa, fabbrica di rifugiati
“Un assalto plateale ai diritti dei palestinesi”. E’ stata questa la prima reazione del portavoce del presidente Mahmoud Abbas. Che cosa lamenta la presidenza dell’Autorità Palestinese? Gli Usa hanno tagliato i fondi all’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Una decisione che ha ripercussioni politiche molto gravi e importanti.