Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Brigida di Svezia a cura di Ermes Dovico

Esteri


In Cile saccheggiano le chiese...e la chiamano libertà
CRISTIANOFOBIA A SANTIAGO

In Cile saccheggiano le chiese...e la chiamano libertà

Mentre il presidente Conferenza episcopale cilena “solidarizza” con la causa dei manifestanti cileni puntando l’indice contro il “malessere sociale” che provoca “rabbia”, a Santiago fanno rabbrividire le immagini di una chiesa saccheggiata. Nel silenzio dei media che raccontano la vulgata di una protesta pacifica per la libertà. 


Soldati italiani feriti. Non si combatte ma i rischi restano
IRAQ

Soldati italiani feriti. Non si combatte ma i rischi restano

Cinque soldati italiani sono rimasti feriti ieri sulla strada per Kirkuk a causa di un ordigno esplosivo improvvisato. Non è chiaro se gli italiani fossero l'obiettivo o l'incidente sia casuale. Ai 1.100 soldati italiani in Iraq è vietato partecipare ad azioni di combattimento, ma questo non elimina i rischi.


In Spagna vince Vox. Non è il fantasma di Franco, ma la reazione al laicismo
ELEZIONI

In Spagna vince Vox. Non è il fantasma di Franco, ma la reazione al laicismo

La Spagna ha votato per la quarta volta in quattro anni. I Socialisti di Sanchez perdono ancora terreno e non potranno formare un governo di minoranza. Perdono anche Ciudadanos (liberali) e Podemos (estrema sinistra), mentre crescono lievemente i Popolari. Ma l'unico partito veramente vincitore di queste elezioni è Vox, che raddoppia il numero dei suoi deputati. Descritto dai media come "estrema destra", è invece un partito ben ancorato sui valori non negoziabili che i Popolari stanno trascurando. Ed è fermamente opposto al secessionismo catalano. Quindi viene votato da sempre più spagnoli, nel nome dell'unità e dei valori non negoziabili di vita e famiglia. 


Macron seppellisce la Nato e si intesta l'elmo europeo
SVOLTA MILITARE

Macron seppellisce la Nato e si intesta l'elmo europeo

Il presidente francese ha dichiarato che "stiamo vivendo la morte cerebrale della Nato". Decisivo il paradosso turco e l'opportunità della solidarietà nel caso in cui la Siria dovesse attaccare Erdogan. Ma sul disimpegno dall'Alleanza soffia anche la volontà di intestarsi la guida di un "patto" tutto europeo. Che però non sarà facile da far digerire ai tedeschi. 


Latinoamerica, le urne e il caos contro i partiti al potere
L'ANALISI

Latinoamerica, le urne e il caos contro i partiti al potere

Altro che rinascita della sinistra, quello in Latinoamerica è un voto di castigo contro i partiti al potere. Ne è convinto il politilogo argentino Daniel Zovatto. Che individua un unico comune denominatore degli ultimi risultati elettorali in Argentina, Bolivia, Colombia e Uruguay: tutti - seppur in forme diverse - contro il partito al potere. Ma questo fa aumenbtare il caos.
-ARGENTINA, PRO LIFE IN SALITA di Germàn Masserdotti


Argentina, strada in salita pro life nel nuovo congresso
DOPO IL VOTO

Argentina, strada in salita pro life nel nuovo congresso

La battaglia pro vida in Argentina dopo le elezioni: la Camera è in mano agli abortisti, Senato a maggioranza "celste" anche se molto fragile. 


Il 9 novembre di 30 anni fa il comunismo morì sotto le macerie del Muro
INTERVISTA A STEFAN BIELANSKI

Il 9 novembre di 30 anni fa il comunismo morì sotto le macerie del Muro

1989, il 7 ottobre la Repubblica Democratica Tedesca, la Germania Est comunista, festeggiava il suo 40mo anniversario della fondazione. Un mese e due giorni dopo, il 9 novembre di 30 anni fa, la popolazione di Berlino Est iniziava a scavalcare impunemente il Muro di Berlino. Era l'inizio della fine, rapidissima, dei regimi comunisti dell'Europa centrale e orientale. Contrariamente alle tragedie dei decenni precedenti in Ungheria e Cecoslovacchia, fu una rivoluzione pacifica. Una quiete e una rapidità che restano un grande mistero della storia. Ne parliamo con Stefan Bielanski, storico e politologo professore presso l'Istituto di Politologia dell'Università Pedagogica di Cracovia.


Macron, gaffe sui migranti. E la Le Pen lo raggiunge
FRANCIA

Macron, gaffe sui migranti. E la Le Pen lo raggiunge

Favorire l'immigrazione dall'Africa piuttosto che quella dall'Est Europa. La gaffe di Macron agita i governi bulgaro ed ucraino. Mai così in crisi l'Eliseo nel rapporto con la popolazione: pesa l'affaire immigrazione. Il 61% dei francesi teme l'Islam. E la destra di Marine Le Pen lo insidia: secondo i sondaggi sono ormai alla pari. 


La Francia profanata nel silenzio dei media europei
LA CRISI

La Francia profanata nel silenzio dei media europei

È una Francia che non viene immortalata, quella delle ultime settimane. Ancora profanazioni, saccheggi e atti vandalici. Nel cimitero di Breuil a Cognac divelte croci e immagini religiose. La notte di Halloween un'ondata di violenza con incendi e veicoli dati a fuoco: oltre una dozzina gli episodi. E nelle banlieue parigine la rivolta contro le forze dell'ordine è all'ordine del giorno. 


Iraq, la ribellione contro la corruzione (e contro l'Iran)
BAGHDAD

Iraq, la ribellione contro la corruzione (e contro l'Iran)

Gli iracheni si ribellano, soprattutto a Baghdad e nel Sud sciita. Affrontano la violenza delle milizie: già 260 i morti. La protesta è contro la corruzione del governo, ma di fatto è rivolta contro l'Iran e la sua pesante ingerenza. La Chiesa è al fianco dei manifestanti. Mons. Sako chiede al governo di "ascoltare il grido legittimo" della protesta.


Sconfitto in Siria, l'Isis passa al contrattacco in Africa
TERRORISMO

Sconfitto in Siria, l'Isis passa al contrattacco in Africa

Schiacciato da forze nemiche preponderanti in Medio Oriente, lo Stato Islamico ha rafforzato e ampliato le sue capacità insurrezionali e terroristiche in Africa, soprattutto in Libia e nel Sahel ma anche nell’Africa Nera, dal Congo al Mozambico. Uno scenario ampiamente previsto fin da dopo la caduta di Raqqa e Mosul.


Impeachment: come i Democratici si giocano tutto
USA

Impeachment: come i Democratici si giocano tutto

L'impeachment del presidente Usa Donald Trump è stato avviato anche formalmente con un voto alla Camera il 31 ottobre. Ma i Democratici hanno poco da festeggiare, perché la maggioranza non è bipartisan: tutti i Repubblicani hanno votato contro. E anche fra i Democratici si contano due diserzioni. Perché l'impianto accusatorio è scarno.