Tropez, un martire che preferì Gesù agli onori
Secondo una tradizione, san Tropez - conosciuto anche come Torpetius, Torpè o Torpete - fu capo della guardia di Nerone al tempo del martirio (nel 67) di san Paolo, che lo convertì. La stessa sorte toccò a lui appena un anno dopo. Il toponimo Saint-Tropez nasce dal suo culto. La sua testa è custodita e venerata a Pisa.
- LA RICETTA: LIBUM
Pennacchi, ritratto del perfetto italiano fasciocomunista
Pennacchi ha vinto il premio Strega sdoganando letterariamente Mussolini, con Canale Mussolini. Da giovane militava nel Msi, poi passò all'estremo opposto in Servire il Popolo. Sindacalista della Cgil, ma mai proletario, Pennacchi è entrato nel gotha della letteratura di sinistra. E' il ritratto del perfetto Fasciocomunista.
Caruso, l'origine religiosa del primo divo discografico
Enrico Caruso, celeberrimo tenore napoletano, primo divo dell'era discografica, aveva imparato a cantare in chiesa. Grazie al reverendo Giuseppe Bronzetti, iniziò nel coro della parrocchia di Sant'Anna delle Paludi. E in punto di morte venne seguito dal medico-santo Giuseppe Moscati.
Il Magnificat del Natale 1886 e Paul Claudel
Calasso, l’editore di Adelphi dalle colte tentazioni
Roberto Calasso, morto nella notte tra mercoledì e giovedì, è stato un uomo di cultura sterminata che con la Adelphi ha pubblicato libri preziosi, graditi sia a destra che a sinistra, a volte politicamente scorretti. Fumo negli occhi, per chi sposa l’idea che la casa editrice sia una conventicola gnostica. Ad ogni modo, c’è un suo libro che più di altri aiuta a capirne la filosofia…
In dialogo con la solitudine (che non è isolamento)
C’è una differenza sostanziale tra la solitudine, vissuta alla maniera dei monaci, e l’isolamento: la prima apre all’infinito e alla relazione con gli altri; il secondo invece equivale a una sorta di lockdown personale. La solitudine è legata al silenzio, ma è dialogica e persino creatrice, come spiega lo psichiatra Eugenio Borgna nel suo ultimo libro, In dialogo con la solitudine.
Antonio Vivaldi, 280 anni dopo
Esistono pochi musicisti che hanno una fama postuma contemporanea come il veneziano Antonio Vivaldi (1678-1741), morto il 28 luglio di 280 anni fa in una situazione di quasi indigenza e sepolto in una fossa comune a Vienna, dove si trovava in quel momento.
Quando il Duce voleva l'atomica. Un romanzo siciliano
Franco Durante, agente segreto dell'Italia fascista, indaga in Sicilia su un omicidio particolarmente scottante. La vittima, un alto grado della Milizia, stava preparando un raid nell'Africa francese per rubare dell'uranio, nell'ambito del programma nucleare segreto. Dialoghi in siciliano (ragusano) del romanzo L'uranio di Mussolini di Franco Forte e Vincenzo Vizzini.
L’ultima impresa, un libro tra Tolkien e l’Apocalisse
Il Pontefice, il Doppio, il Visionario e il Fogna: quattro improbabili “cavalieri dell’Apocalisse” che devono vedersela con un’Italia andata in rovina. In mezzo digressioni filosofiche, storiche, politiche, esistenziali, religiose. È L’ultima impresa, romanzo di Fabio Torriero e che è anche la storia di un percorso spirituale.
Il testamento e le ceneri l'ultimo atto di Pirandello
La poesia della vita nel beato don Gnocchi
“L’uomo è un pellegrino malato di infinito, incamminato verso l’eternità”. L’itinerario spirituale, i pensieri scritti e le coraggiose opere di carità di don Carlo Gnocchi, eccezionale figura di prete ambrosiano, beatificato nel 2009, ci offrono notevoli spunti di riflessione ed esempi di lungimirante carità, capaci di prefigurare gli attuali tempi inquietanti e controversi della post-modernità. Una lettura dunque illuminante e profetica.