Da Gerusalemme dilaga la rivolta musulmana
Dopo Gerusalemme, gli insediamenti ebraici in Cisgiordania e le città arabe nel nord di Israele, adesso la violenza dilaga anche oltre il confine, con un attentato all'ambasciata israeliana di Amman, nel luogo della possibile mediazione. Mediazione difficile, perché a guidare la rivolta musulmana, stavolta, è direttamente il Waqf, l'autorità religiosa che amministra le moschee.
Fumatore, forse ti toccherà andare a fumare in chiesa
Il Codacons vorrebbe vietare di fumare persino in spiaggia. Poveri fumatori. Alla fine non resterà loro che andare a fumare in chiesa, l’ultimo ridotto. In fondo, non è mai stato vietato fumarvi e qualche prete sensibile all’«accoglienza» lo si trova sempre. O forse no: i preti «accoglienti» sono tutti politicamente corretti: i cani sì, il fumo no.
Lo Stato nutrizionista e vegano
Ai bambini e ai ragazzi delle scuole di Torino, da settembre, verrà imposta una dieta al 100% vegetale almeno una volta al mese nelle mense scolastiche. Un giorno al mese, il secondo venerdì. Non per rispettare il venerdì di magro, ma nel nome del veganesimo. Lo vuole Chiara Appendino, proprio quando è in discussione la legge che imporrà l'obbligo della mensa scolastica.
Processione per l'ultimo zar, nostalgia di un futuro diverso
Nel centenario della Rivoluzione Russa, sono ben 60mila i russi che hanno marciato nella processione a Ekaterinburg in memoria dell'ultimo zar Nicola II e di tutta la sua famiglia. Qui furono fucilati il 17 luglio 1918 dai comunisti. Nicola II è santo martire per la Chiesa ortodossa russa. E i 60mila di Ekaterinburg sono un popolo che riempie di speranza.
Macron si aggiudica la Libia E l'Italia è esclusa
Non è ancora una notizia ufficiale, ma i media arabi la danno per certa: sarà Macron a ospitare a Parigi un vertice fra i capi delle due principali fazioni della guerra civile libica: il premier Serraj e il generale Haftar. Probabilmente non verranno ottenuti risultati immediati, ma intanto Parigi vanterà il primato di aver riunito i vertici delle due parti in guerra. Mentre all'Italia è finora riservato un ruolo di gregario. Per mancanza di coraggio del nostro governo, soprattutto.
Un popolo alla ricerca della libertà
In Libertà Verga non aderisce alla violenza, né a quella del popolo né a quella del Generale. Alla bestialità della folla si unisce la tragicità del ritorno all’ordine finale che rende inutile lo sforzo del popolo e fa emergere l’assurdità del sangue versato sia nel mondo dei ricchi che in quello dei poveri.
Caso Charlie, l'inutilità dell'utilitarismo
Tra i miracoli che possiamo attribuire al piccolo Charlie Gard c'è anche una presa di posizione a favore del suo trasferimento negli Usa da parte di due noti bioeticisti, Julian Savulescu e Peter Singer, noti per il loro estremismo eugenetico. Ma la loro posizione è frutto di una posizione utilitaristica che dimostra tutta la sua inconsistenza.
Così scampammo la tentazione del compromesso
Oggi i gemelli Benham sono punto di riferimento di una moltitudine di americani nella lotta per la libertà di cosicenza. Ma "non saremmo quelli che siamo" se avessero ceduto alla Tv che promise loro uno spazio a prezzo del silenzio sui temi etici: "Eravamo così focalizzati sul fatto che era Dio a darci quello spazio, da diventarne schiavi”. Ecco come il demonio agisce con tante persone di fede (facendo leva sul loro desiderio di emergere anche in quella e sulla presunzione di essere degli eletti): “Eravamo accecati e dicevamo di fare tutto per il Signore. Come fanno ora molti politici cristiani, assecondando il mondo e dimenticando il discorso delle Beatitudini”.
Charlie "ostaggio": negli Usa solo se lo decide il giudice
I genitori di Charlie non potranno trasferire all’estero il loro bambino senza l’autorizzazione del tribunale. Il giudice Nicholas Francis ha ribadito che solo un suo ordine potrà consentire il trasferimento del piccolo di undici mesi, che la sua famiglia vorrebbe portare negli Stati Uniti per il trattamento sperimentale.
Torna l'incubo di una nuova stagione di violenza
Sfocia in tragedia il braccio di ferro per l'installazione di metal detector israeliani all'ingresso della Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, misura di sicurezza adottata dopo l'attentato della settimana scorsa. Fallisce il compromesso proposto dagli Usa: impiegare altri dispositivi mobili che non violassero la sovranità del luogo sacro musulmano. Non è il metal detector in sé a provocare lo scontro, ma l'affermazione di sovranità. E puntualmente lo scontro è scoppiato il venerdì di preghiera: 6 morti e 300 feriti.
Casse vuote per le adozioni Ma non per l'eterologa
Si è insediata la nuova commissione per le adozioni internaizonali, ma la novità è che dal 2011 non vengono erogati i rimborsi per le famiglie che hanno sostenuto il difficile iter e che pure sarebbe previsto per legge. Il messaggio è chiaro: mentre si disincentiva l'organismo che dovrebbe aiutare gli orfani di tutto il mondo, lo Stato impegna ingenti risorse per la fecondazione eterologa entrata nei nuovi Lea con l'importazione di ovuli e spermatozoi.
Nessuna "mafia capitale": i fini di un processo mediatico
La stampa aveva già dato la sua sentenza rendendo gli imputati colpevoli di "associazione di stampo mafioso" prima ancora che iniziasse il processo. Invece la sentenza di primo grado parla di "associazione a delinquere". Purtroppo però, grazie alla manipolazione e all'ingerenza mediatica, nell'immaginario mondiale l'Italia resta una nazione governata da "poteri occulti". Tutto solo per legittimare un altro potere: quello del gruppo La Repubblica/l'Espresso