Medio Oriente, chi erediterà il ruolo di mediatore
Con il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele, gli Stati Uniti rinunciano anche ufficialmente al loro ruolo di mediatore internazionale per il Medio Oriente. Adesso chi erediterà questa posizione? L'Ue è candidata privilegiata, ma è divisa sul Medio Oriente. La Russia potrebbe subentrarle.
Alla Casa Bianca, si torna a dire Buon Natale
Il presidente Trump torna a celebrare il Natale, come da tradizione. Mentre negli otto anni di amministrazione Obama, si era cercato in tutti i modi di annacquarne il senso, con il nuovo capo di Stato torna al centro Gesù Cristo. E la celebrazione della famiglia: "roccia su cui poggia la nazione"
Gerusalemme, urge un negoziato su basi nuove
Gerualemme, dopo l'annuncio di Trump (trasferimento dell'ambasciata) il dialogo sulla sovranità della Città Santa dovrebbe essere impostato su nuove basi, perché il vecchio schema degli Accordi di Oslo non funziona. La Sovranità di Dio sulla città Santa sarà presa in considerazione? Sia ebrei che musulmani la possono condividere
Ambasciata Usa a Gerusalemme: il sasso nello stagno
“È il momento di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”. Con questa frase il presidente Usa Donald Trump ha annunciato lo spostamento della sede dell’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Il provvedimento è rimandato di sei mesi. Ma le reazioni non si sono fatte attendere.
Una sovranità di Dio su Gerusalemme "l'incompresa"
Si è riaccesa la disputa per Gerusalemme con l'annuncio, da parte del presidente Trump, del trasferimento dell'ambasciata statunitense da Tel Aviv alla Città Santa. Ripercorriamo le tappe di una storia intricata, anche per non dimenticare la soluzione della sua internazionalizzazione, chiesta ripetutamente e mai attuata.
AMBASCIATA USA A GERUSALEMME: IL SASSO NELLO STAGNO di Stefano Magni
La Corte Suprema sblocca il travel ban
Il travel ban, il decreto di Donald Trump sul blocco temporaneo dei visti per chi arriva negli Usa da paesi a rischio terrorismo, è stato nuovamente promosso dalla Corte Suprema. Niente visto per chi arriva da paesi a rischio, dopo le sentenze contrarie di altri tribunali federali che avevano sospeso l'applicazione del decreto.
Trump insegna: un'altra accoglienza è possibile
Washington ha annunciato l’abbandono della preparazione al Patto mondiale sulla migrazione. Non è la chiusura dei confini, ma la rivendicazione della propria sovranità e la liberazione dal politicamente corretto che domina le agenzie ONU.
E LA CORTE SUPREMA SBLOCCA IL TRAVEL BAN di S. Magni
Altro che "fake news". Il Russiagate è la vera bufala
La nuova puntata della telenovela del cosiddetto “Russiagate” è una bufala inventata da un giornalista dell’emittente televisiva statunitense ABC News, attualmente sospeso per un mese senza stipendio. Non c'è nulla di illecito nei contatti che il generale Flynn ebbe con i russi, c'è solo una questione di falsa testimonianza.
Trump vince al Senato: 1500 miliardi di tasse in meno
La riforma fiscale negli Stati Uniti, voluta da Donald Trump passa il suo scoglio più grande: è stata approvata dal Senato, pur con una maggioranza risicata. 1500 miliardi di tasse in meno nei prossimi 10 anni. Sinistra scandalizzata: si aiutano i ricchi. Famiglie avvantaggiate, anche sullo home schooling.
Missili nordcoreani, la paura e la sottovalutazione
Senso del pericolo e dell’inutilità sono i due umori prevalenti dopo l’ultimo test missilistico della Corea del Nord. Pericolo per gli Stati Uniti, che ora sono interamente sotto tiro. Inutilità è quella del classico balletto diplomatico: minacce che non possono essere mantenute, promesse negoziali che sono sempre fallite.
La riforma fiscale di Trump, lezioni per l'Italia
Pagare meno, pagare tutti. Soprattutto: pagare meno per ciò che guadagno, avere più soldi per spendere dove voglio, senza necessariamente chiedere sconti alla collettività. La riforma fiscale voluta da Donald Trump negli Usa può essere di esempio al fisco italiano. Vediamo come.
L'ultima trovata: togliere a Trump il comando nucleare
La Commissione di politica estera del Senato, guidata dal repubblicano Bob Corker, sta tenendo un’audizione molto particolare. Si discute sul sistema di comando delle armi nucleari. Un tema taboo, mai discusso da almeno 40 anni. Ma la ragione è meno seria di quanto si creda.