Una fuga di notizie compromette il piano israeliano per l'Iran
Una fuga di notizie, da fonti statunitensi, avrebbe compromesso il piano israeliano per la risposta all'Iran. Mentre, con un attentato alla vita di Netanyahu, si alza ancora il livello dello scontro.
L'eliminazione dei leader di Hamas: dopo Haniyeh l'annuncio su Deif
Continua l'indagine su come gli israeliani abbiano ucciso Haniyeh, il capo di Hamas, a Teheran. Ipotesi bomba radiocomandata. Israele intanto annuncia che Deif è stato ucciso nel raid del 13 luglio. Chiesa di S. Porfirio colpita a Gaza.
Medio Oriente: in attesa che il peggio arrivi, dopo la morte del capo di Hamas
Haniyeh, il capo politico di Hamas, è stato ucciso da un raid israeliano a Teheran. Umiliazione per l'Iran, che ora grida vendetta. Ma nell'economia del conflitto cambia poco. L'ideologia di Hamas è ancora viva e morto un capo ne subentrerà un altro. Aumenta il rischio di escalation.
- Quando è lecito uccidere un leader in guerra, di Tommaso Scandroglio
Rappresaglia: Israele uccide Shukr a Beirut e Haniyeh a Teheran
Dopo la strage di Majdal Shams del 27 luglio, ad opera di Hezbollah, Israele risponde con un raid mirato, a Beirut. Ucciso uno dei capi del Partito di Dio, Fuad Shukr. La mattina successiva, Ismail Haniyeh viene ucciso a Teheran.
Morte di Raisi, "macellaio di Teheran". Ora inizia la difficile successione
L'Iran ha annunciato ufficialmente la morte del presidente Ebrahim Raisi. A bordo dell'elicottero c'erano anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian e altri alti funzionari. Il presidente iniziò la sua carriera come membro della "Commissione della Morte", è stato coinvolto nell'uccisione di migliaia di prigionieri politici. Ora inizia il difficile gioco della successione.
Più conflitti, più potere: ecco la strategia dell'Iran
L'escalation nel Mar Rosso fa parte della strategia di Teheran per creare caos tra i Paesi arabi al fine di agevolare la propria egemonia nella regione. Il fallimento della politica Dem americana.
La rivolta di Evin, un segnale al regime di Teheran
Inizia la quinta settimana di proteste in Iran. Nel carcere di Evin è scoppiato un incendio, a seguito di una rivolta. Il centro di detenzione è famoso in tutto il mondo per essere uno dei più duri, soprattutto per prigionieri politici e stranieri arrestati dalla Repubblica Islamica.