Democrazia, ma chi va in Parlamento lo decide il "capo"
Chi si candida vuole la certezza di essere eletto, altrimenti preferisce non fare brutte figure. L'ultimo caso della Morani mostra che democrazia vuol dire potere al popolo, ma il popolo in questo caso non ha potere. Non ci sono le preferenze, quindi basta essere nelle grazie del segretario di partito e il gioco è fatto. Ma il segretario è un padre padrone non eletto dal popolo ma votato da una nomenklatura di partito sempre più autoreferenziale. Pd e Letta, Cinque stelle e Conte, Terzo Polo e Calenda. Non c'è differenza a Sinistra.
A sinistra tutti contro tutti, addio solidarietà nazionale...
La sinistra dichiara che avrebbe proseguito la stagione della “solidarietà nazionale” con la guida di Draghi, ma intanto continua a usare toni offensivi sia verso il centrodestra (attuali alleati di governo compresi) che al suo interno. E non può ancora presentare un programma elettorale perché Letta ha tante gatte da pelare nel suo ex “campo largo”.
Centrodestra e temi morali: ok, ma fino a un certo punto
La destra italiana è più incline a conservare lo status quo, non fa dei diritti civili una bandiera, ma solo per calcoli elettorali. Prova ne è che non intende abrogare leggi ingiuste, dal divorzio in poi. Spesso, inoltre, la vita dei leader di destra rispecchia le “conquiste” della sinistra. Rimane però una differenza - con radici lontane - che rende opportuno interloquire con la destra per svoltare sui temi morali.
L’ombra sinistra della scuola, un libro che aiuta a capire
La scuola sembra sempre in attesa di una salvifica riforma, ma il problema è ormai strutturale e sta nell’enorme influsso del Sessantotto. Lo aiuta a capire, con leggerezza, un libro di Rino Cammilleri fresco di ristampa: L’ombra sinistra della scuola. Memorie frustrate di un insegnante secondario, dal ‘68 ai primi ’90.