Quella matta(rella) voglia di interventismo del Quirinale
Dopo anni di governi alchemici, ora che l'esecutivo è espressione della volontà popolare, il capo dello Stato lancia frecciate su immigrazione, autonomia e populismo. Le ultime esternazioni presidenziali alimentano più di un dubbio sul suo effettivo ruolo super partes.
La vera posta in gioco delle presidenziali: i fondi europei
La rosa di nomi presentata dal centrodestra è solo un passo intermedio e non deve provocare troppe illusioni. In realtà i partiti stanno trattando con Draghi, che era un candidato considerato sicuro e che invece sta sudando più del previsto. Cosa vogliono i partiti? Più potere nel prossimo governo, per gestire i fondi del Pnrr
Dopo Napolitano-Mattarella serve un cambio di rotta
Negli ultimi 16 anni il Colle si è messo a fare politica diretta, adottando principi tipici del neo-globalismo. Colpisce l’univocità di discorso dei due ultimi presidenti, con la spinta sui “nuovi diritti” e il silenzio su famiglia naturale e vita fin dal concepimento. Serve discontinuità al Quirinale, per il bene dell’Italia.
Schermaglie sul green pass, ma la Lega guarda al Colle
Il Carroccio ha prima ritirato tutti i suoi emendamenti sul green pass e poi votato, invano, con Fratelli d’Italia. Salvini tenta di recuperare terreno sulla Meloni e di far pesare i suoi voti per Draghi al Quirinale. Con l’idea di andare a elezioni anticipate, che non dispiacerebbero nemmeno a Letta e Conte.
I partiti che puntano al secondo Mattarella
Sergio Mattarella, a Ventotene, pronuncia un discorso politico più del solito. Che sia un modo per candidarsi? Anche ammettendo che non voglia, come dice, i partiti della maggioranza (tutti, tranne FdI) hanno forti interessi nel tenerlo al Quirinale per un secondo mandato. Anche per lasciare Draghi nella sua posizione di premier.
Dopo Mattarella, Draghi al Colle? Ipotesi di successione
Mattarella non vuol ripetere l'esperienza di Napolitano, che venne rieletto presidente provvisorio per altri due anni, in mancanza di una maggioranza. Anche con un parlamento così frammentato, fra otto mesi si eleggerà il successore. L'ipotesi che va per la maggiore è Draghi, strategico per il centrodestra. Il centrosinistra vorrebbe uno dei suoi.
Draghi ipoteca anche i governi futuri
Ottenuta la fiducia con un'ampia maggioranza al Senato, il governo Draghi (è scontato) la otterrà oggi anche alla Camera e potrà iniziare a lavorare. I suoi obiettivi più importanti, riforma del fisco e della giustizia, richiedono anni di tempo. Ma il suo governo è necessariamente di breve periodo. Pensa già di guidare l'Italia dal Quirinale?