Muti demolisce il p.c. (e no, non pensa al suicidio)
In un’intervista al Corriere, Riccardo Muti fa a pezzi, con eleganza, il politicamente corretto, dall’immigrazionismo al #MeToo. Denuncia la mancanza di gavetta, la maleducazione, gli applausi in chiesa… e dice di essere «stanco» della vita in «un mondo in cui non mi riconosco più». Credente, non pensa certo al suicidio. Ma le sue parole ricordano una verità negata dal pensiero dominante.
Via l’allenatore per le sue idee, è scontro Germania-Ungheria
L’Herta Berlino ha licenziato l’ungherese Zsolt Petry, allenatore dei portieri, per un’intervista in cui ha detto che “l’Europa è un continente cristiano” e rilasciato alcuni commenti non graditi alla società calcistica in tema di politiche Lgbt e immigrazione. Dure proteste del Governo ungherese, che parla di violazione della libertà di opinione e di una nuova forma di totalitarismo.
Politicamente corretto? Inutile discuterne
Anch’io dico la mia sul tema: so di cosa si tratta, so da dove viene ma è impossibile parlarne civilmente con i suoi sponsor (sarebbe come dare retta ad un infante che ancora non sa accettare i limiti della realtà e si tappa le orecchie per non sentire le verità scomode degli adulti). Certamente però occorre sapere contro chi è diretto.
Cosa accade se Fusaro parla di libertà di espressione assoluta
Il rettore dell’Università di Torino vuole che le associazioni studentesche sottoscrivano una dichiarazione antifascista. Diego Fusaro ha spiegato giustamente perché la proposta è discriminatoria, ma si sbaglia se pensa che la libertà di espressione debba essere assoluta. Perché altrimenti non si potrebbe vietare l'istigazione alla pedofilia, ad esempio. La libertà si fonda infatti sulla verità.
Il signor Politicamente Corretto si mette a nudo
La sua canzone preferita? Imagine di John Lennon. Una sua fobia particolare? La luce. Il suo sogno? Lui che dirige un’orchestra di 7 miliardi di strumentisti che suonano sempre la stessa nota tutti insieme (ma per riuscirci deve cancellare le ultime sacche di resistenza cattolica). Il suo peggior nemico? Una donna con un nome ben preciso… La Nuova BQ intervista in esclusiva il signor Politicamente Corretto.
Il politicamente corretto? Marxismo post-sovietico
Il primo ad accorgersi che il politicamente corretto è puro marxismo, anche se post-sovietico, fu Augusto Del Noce. Ma, come per ogni profeta, pochi gli diedero retta. Per rintracciarne le radici basta ripercorrere la storia che va dalla Scuola di Francoforte, all’emigrazione dei suoi leader negli Stati Uniti (dove insegnarono alle università), fino al Sessantotto.
Le aziende pro pensiero unico? Boicottiamole
Molte grandi marche si fanno oggi veicolo del politicamente corretto, ultima la Gillette con lo spot in cui una donna "diventata" uomo impara a farsi la barba. C'è poi la Mercedes che mostra un padre vestito con un tulle azzurro, Gucci con i suoi abiti pro aborto, la Barilla che si piega al diktat Lgbt, eccetera. Come può rispondere un cristiano nel suo piccolo? Comprando altre marche.
Se il mondo che disprezza il Medioevo piange per Notre Dame
Dopo le fiamme a Notre Dame i fautori del politicamente corretto, gli stessi che tacciano di “oscurantismo medievale” coloro che difendono la vita del concepito e il matrimonio, hanno esternato lamenti per la cattedrale fondata nel Medioevo. C’è dell’ironia (e della menzogna) in questo. Ma c’è anche la speranza di una ricostruzione della società, che può avvenire solo tornando a Cristo, come ricordano i fedeli raccoltisi in preghiera a chiedere l’intercessione di Maria.