Seconda Guerra Mondiale, il Museo di Danzica cancella gli eroi cattolici
La nuova direzione, voluta dal governo Tusk, del Museo della Seconda Guerra Mondiale (Danzica) ha fatto sparire dalla relativa mostra ogni riferimento al capitano Pilecki, a san Massimiliano Kolbe e alla beata famiglia Ulma. Una scandalosa scelta di "riscrittura" della storia.
Chiesa contro Hitler: 4000 ebrei salvati nei conventi romani
Pio XI aveva bollato la svastica come «nemica della Croce di Cristo»: il monito non fu dimenticato quando Roma venne occupata dai nazisti e gli israeliti in fuga dal rastrellamento trovarono rifugio in chiese e case religiose.
- Romano: fermate le manifestazioni antisemite di Stefano Magni
La Risoluzione del 19 settembre per guarire dal totalitarismo
Con la risoluzione del 19 settembre 2019, il Parlamento europeo condannava entrambi i totalitarismi. Col Patto Ribbentrop-Molotov, Hitler e Stalin si spartirono l'Europa orientale. Quella risoluzione serve soprattutto all'Italia, per guarire da una memoria troppo infettata dal totalitarismo.
La muta del nazismo, così l’eugenetica si è rifatta il look
La fine del Reich non ha certo significato la fine dell’eugenetica, ma il suo camuffamento dietro la più neutra genetica. Muta il linguaggio ma non la sostanza. Com’è chiaro dal documento preparatorio dell’Unesco (1946).
Volinia, riconciliazione fra ucraini e polacchi nel nome di san Giovanni Paolo II
Zelensky e Duda, la Chiesa polacca e ucraina hanno reso omaggio alle vittime dello sterminio dimenticato dei polacchi in Volinia, ad opera degli ucraini nel 1943. Un percorso di riconciliazione avviato da san Giovanni Paolo II.
«Vi racconto la famiglia Ulma, martire per amore del prossimo»
La famiglia culla della fede, l’infinita dignità del concepito, l’amore per Dio, fonte dell’amore per il prossimo. Il postulatore don Witold Burda racconta in un’intervista alla Bussola la storia dei coniugi Ulma e dei loro sette figli (uno nel grembo materno), uccisi dai nazisti per aver dato rifugio a otto ebrei. E spiega come si è giunti a riconoscere il martirio dell’intera famiglia.
La lettera di Wojtyła sull’amico seminarista ucciso dai nazisti
Una nuova preziosa reliquia è custodita da alcuni giorni nella basilica romana di San Bartolomeo all’Isola, santuario dei “Nuovi Martiri” del XX secolo: si tratta della lettera autografa di Karol Wojtyła ai familiari di Szczęsny Zachuta, suo compagno negli anni del seminario clandestino di Cracovia. Zachuta, che aiutava gli ebrei, fu catturato e infine fucilato dai nazisti.
"Non iniziò con le camere a gas". Come si arrivò alla Shoah
Il Giorno della Memoria, anche quest’anno, non manca di suscitare polemiche. Quel che si dimentica, comunque, è che la Shoah "non iniziò con le camere a gas", ma con un processo di normalizzazione legale della discriminazione razziale. Un processo subdolo che preparò il terreno allo sterminio.
“La Misericordia si oppone alle ideologie del male”
Le ideologie, vecchie (comunismo e nazismo) e nuove (gender, ecologismo, ecc.), negano la realtà e pretendono di crearne un'altra, contraria alla creazione di Dio. La vera Misericordia non è buonista ma si oppone alle ideologie del male, come ricordava Wojtyła riguardo al messaggio di santa Faustina. La Bussola intervista padre Dariusz Kowalczyk.
Il martirio del clero polacco sotto il nazismo
Il 29 aprile in Polonia, su iniziativa dei vescovi, si è celebrata la Giornata del martirio del clero polacco, in ricordo delle persecuzioni naziste che causarono la morte di 2812 tra sacerdoti e religiosi e della liberazione, nel 1945 (dopo un voto a san Giuseppe), del campo di concentramento di Dachau. Solo pochissimi sopravvissero a quell’inferno, come mons. Majdański, che testimoniò il carattere anticristiano del nazismo e la fede di coloro che condivisero con lui quell’esperienza.
Ippocrate è morto ad Auschwitz, eredità del nazismo medico
Il nazismo, al di là della barbarie e della banalità del male, fu soprattutto un gigantesco esperimento eugenetico. Il nazismo rese sistema l'uccisione come forma di "terapia" per eliminare le "vite indegne di essere vissute". E rese legale la sperimentazione su esseri umani "inferiori". Giulio Meotti ce lo ricorda nel suo libro Ippocrate è morto ad Auschwitz.
Il cardinale torturato dai regimi contrario ai compromessi vaticani
Il cardinale ungherese Jozsef Mindszenty, oggi venerabile, si oppose al regime nazista, perciò fu catturato, denudato, pestato. Venne poi liberato dai soldati insorti a Budapest ma dovette rifugiarsi nell'ambasciata americana perché ostile anche al comunismo. Quando il Vaticano cominciò a fare compromessi con il regime, come oggi in Cina, il primate si oppose.