A Dio piccolo Midrar, ucciso da un sistema che svilisce la vita
È morto nel pomeriggio di questo venerdì, a seguito del distacco del ventilatore, Midrar Ali, il bambino di 5 mesi con una grave lesione cerebrale. A dare l’annuncio un post sulla pagina ufficiale “Help baby Midrar Ali”: «Con profonda tristezza annunciamo che il piccolo Midrar è tornato dal suo Creatore. Per favore, ricorda la sua famiglia nelle tue preghiere». Per i giudici inglesi era «già morto» l’1 ottobre, data del primo test che ne aveva dichiarato la «morte del tronco cerebrale». Eppure Midrar, amato dalla sua famiglia, cresceva e pesava otto chili. È un’altra vittima di un sistema, non solo britannico, impregnato di utilitarismo.
Midrar, Cedu-Pilato. Oggi il distacco del ventilatore
Fallita per la famiglia di Midrar Ali anche l’ultima via legale, con il ricorso respinto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al piccolo di 5 mesi, con una grave lesione cerebrale, sarà staccato il ventilatore dopo le 14 (le 15 in Italia). Per i giudici inglesi «è già morto» da ottobre, eppure continua a crescere. I genitori sono aggrappati alla speranza che Midrar si sforzi di respirare da solo.
Per i giudici inglesi Midrar «è morto l’1 ottobre». Eppur cresce
La Corte d’Appello di Londra ha rigettato ieri la richiesta della famiglia di Midrar Ali, confermando il permesso al Saint Mary’s Hospital di Manchester di staccare il ventilatore al piccolo di quasi cinque mesi. Per i giudici si deve dichiarare che «Midrar è morto alle 20:01 dell’1 ottobre 2019», data del primo test neurologico. Eppure il bambino continua a crescere e oggi pesa circa otto chili: come si può dire che è morto quattro mesi e mezzo fa? Una convenzione clinica, legata al tema della donazione degli organi, sostituisce la realtà.
Midrar, oggi il nuovo verdetto sulla sua vita
Questa mattina la Corte d’Appello di Londra si pronuncerà sul caso del piccolo Midrar Ali, decidendo se accogliere il ricorso della famiglia contro la decisione di staccargli il ventilatore. Per l’ospedale di Manchester che lo ha in cura, il suo tronco cerebrale è «morto». Ma il bambino, di quasi cinque mesi, sta sbugiardando i documenti medici britannici. E continua a crescere.
AGGIORNAMENTO (12:00): La Corte ha rigettato all'unanimità il ricorso della famiglia.
Midrar, il giudice dà il via libera all’eutanasia
L’Alta Corte ha autorizzato il Saint Mary’s Hospital di Manchester a staccare il ventilatore che tiene in vita il piccolo Midrar Ali, 4 mesi. Il giudice Nathalie Lieven ha accolto la diagnosi di “morte del tronco cerebrale”. Eppure il bambino continua a crescere. La famiglia annuncia che farà ricorso: «Lo amiamo, combatteremo»
«Midrar vive e cresce. Perché i medici inglesi dicono che è morto?»
Dallo scorso settembre Midrar Ali, 4 mesi, è ricoverato al Saint Mary’s Hospital di Manchester, dove i medici vogliono staccargli il supporto vitale. La diagnosi dell’ospedale è di «morte del tronco cerebrale». Ma la famiglia la contesta. E il padre, uno scienziato biomedico di nome Karwan, racconta alla Nuova Bussola: «Il cuore di mio figlio batte, la sua circolazione funziona. Lui suda, continua a crescere e intanto è arrivato a pesare sette chili. Com’è possibile sostenere che sia già morto?». Il 22 gennaio si è conclusa l’udienza di primo grado, e ora si attende il verdetto del giudice che deciderà sulla vita di Midrar.