Il caso Cecchettin è una sconfitta anche per i media
La sentenza che ha condannato all'ergastolo Filippo Turetta è stata "anticipata" da un parallelo processo mediatico. Oltrepassati i limiti dell'informazione, ha prevalso un insano voyerismo che ha avvelenato il clima sociale e violato la privacy della stessa vittima.
Trump ha subito due attentati. Ma è lui accusato di violenza
Media (e procure) scatenati contro Trump, alla vigilia del voto. Ogni sua parola è usata contro di lui. Dice che la rivale Liz Cheney è guerrafondaia e dovrebbe sperimentare la guerra in prima persona? Allora è "istigazione"
La guerra dei media: rappresaglia russa contro i divieti Ue
Il Cremlino risponde alle restrizioni europee verso testate e tv. Le censure incrociate rischiano un effetto boomerang in Europa, evidenziando la debolezza dei governi, dei leader e dei loro messaggi.
Il caso Toti, cortocircuito tra giustizia e informazione
Nessuno al momento può valutare l'innocenza o la colpevolezza del governatore della Liguria, ma la sentenza è già stata preceduta dal profluvio di notizie e intercettazioni volte a orientare l'opinione pubblica.
Recensioni online: basta scaricabarile, applicare le norme
Sempre più spesso per acquistare beni e servizi ci si affida a opinioni e feedback presenti in rete. Che non sempre sono veri. Occorre ripartire dalle norme esistenti e nemmeno le piattaforme possono lavarsene le mani.
La socialcrazia mostra il potere distruttivo della menzogna
Il caso Pedretti è un concentrato delle macerie contemporanee: l’ipocrita difesa delle minoranze, l’ipotetico uso di tale difesa a fini di marketing, l’accusa di falso e infine la tragedia. La via d'uscita sta nell'ottavo comandamento.
Il Papa da Fazio è pop, ma la fede è controcorrente
Il primo pontefice intervistato in un talk viaggia sulla stessa frequenza dei suoi intervistatori. Francesco, così nemico della mondanità, si è fatto amico il mondo.
D'Alema indagato, ma i media si girano dall'altra parte
Silenzio mediatico sull'indagine che coinvolge anche l'ex premier per corruzione internazionale aggravata riguardo a una compravendita di armi e navi alla Colombia. Per ora niente prove ma se al posto di "Baffino" ci fosse stato il Cavaliere i giornalisti non sarebbero certo rimasti a guardare.
Il ritorno dei “cani da guardia” (con la Meloni)
Dopo la lunga luna di miele con Draghi, i cui errori di gestione del Covid sono stati taciuti dal sistema mediatico, i giornali mainstream hanno da subito sparato a zero contro il Governo Meloni. La riprova con la finanziaria. Serve recuperare un sano spirito critico, senza colori politici.
Antidolorifico abortivo: i media USA mentono per colpire i pro-life
Importanti testate statunitensi lamentano il divieto (inesistente) di somministrare alle donne incinte il metotrexato, dagli effetti potenzialmente abortivi. In realtà quel farmaco resta legale, ma questo non evita i problemi morali connessi, e il polverone mediatico è strumentale unicamente a disinnescare la sentenza Dobbs che ha ribaltato il "diritto" all'aborto.
Retorica da regime, il vero virus che infesta il Paese
Quante volte è cambiato il messaggio martellante dei media, senza che noi ce ne accorgessimo? La pandemia avrebbe dovuto creare una nuova normalità, poi col Pnrr è nuovo boom. Nel 2011 lo spread ha fatto cadere Berlusconi, oggi è alto ma Draghi è in sella. L'inflazione e il debito? Non sono più un problema. È retorica da regime.
L'omosessualizzazione passa dalla tv
Una grande ricerca - 100mila intervistati in 77 paesi - certifica l'influenza dei programmi tv nel promuovere una mentalità gay-friendly tra gli spettatori. È la conferma dell'esistenza di un meccanismo ben oliato, in funzione da anni, per promuovere l'agenda arcobaleno.