Tra jihadisti e scontri etnici, il Mali è una polveriera
Dopo le 95 vittime del massacro nella notte tra il 9 e il 10 giugno, in Mali si indaga sulle cause. Il governo ritiene che dietro l’attacco ci sia un gruppo islamista, ma al momento appare più verosimile l’ipotesi che la strage sia stata compiuta da un commando di etnia Fulani. Di certo nel Paese africano, instabile dal 2012, ci sono vari fronti di crisi.
I jihadisti attaccano una chiesa in Niger e sparano al parroco
Mentre in Burkina Faso il 13 maggio i jihadisti aggredivano dei fedeli in processione, nel vicino Niger un commando attaccava la chiesa della parrocchia di Dolbel e feriva il parroco, don Avlouké
Padre Antonio César Fernandez, il primo sacerdote ucciso nel 2019
Padre Antonio César Fernandez, missionario salesiano in Burkina Faso, è stato ucciso il 15 febbraio a un posto di blocco durante un attaccato molto probabilmente jihadista
Sospeso in Mali in attesa di accertamenti il programma Oim di rimpatrio volontario degli emigranti
Dopo aver individuato molte richieste di rimpatrio volontario fatte da persone che non vi hanno diritto, l’Oim ha sospeso temporaneamente il programma avviato in collaborazione con l’Unione Europea
A Bomoanga un triste Natale senza padre Maccalli, da settembre nelle mani dei rapitori
Dopo il rapimento di padre Maccalli, avvenuto tre mesi or sono in Niger, missionari e suore sono stati costretti a chiudere la missione di Bomoanga e a rifugiarsi nella capitale Niamey
Rapito in Niger forse da jihadisti padre Pierluigi Macalli, missionario della Società delle Missioni Africane
Nella notte tra il 17 e il 18 settembre è stato rapito nel sud del Niger il missionario italiano Pierluigi Macalli, della Sma. Si teme che il sequestro sia opera di un gruppo jihadista
Cresce di nuovo il numero dei profughi in Mali
Gli scontri nel nord del Mali dall’inizio del 2018 hanno provocato la fuga di decine di migliaia di persone
Una nuova missione di soccorso salva 80 emigranti illegali abbandonati nel deserto africano
L’Organizzazione internazionale per le migrazioni dall’inizio del 2018 ha messo in salvo oltre 3.000 emigranti in 18 missioni condotte nel Sahara