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Migrazioni
a cura di Anna Bono
Mali

Sospeso in Mali in attesa di accertamenti il programma Oim di rimpatrio volontario degli emigranti

Dopo aver individuato molte richieste di rimpatrio volontario fatte da persone che non vi hanno diritto, l’Oim ha sospeso temporaneamente il programma avviato in collaborazione con l’Unione Europea

Migrazioni 21_01_2019

L’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha sospeso temporaneamente in Mali il programma di rimpatrio di circa 1.500 emigranti per meglio verificarne l’idoneità dopo che sono emerse prove di tentativi di approfittare del programma “Ritorno volontario e reinserimento assistiti”. “Abbiamo verificato che i nostri sforzi umanitari possono essere sfruttati da persone che non hanno diritto a essere assistite – ha spiegato Michele Bombassei, assistente speciale Oim per la protezione e l’assistenza degli emigranti in Africa Occidentale e Centrale – e questo compromette la capacità dell’Oim di aiutare gli emigranti realmente vulnerabili. Stiamo rivedendo centinaia di richieste pendenti presso i nostri centri di transito di Bamako e riprenderemo l’attività solo quando saremo sicuri di fornire assistenza a persone che ne hanno davvero bisogno”. A metà novembre la missione Oim in Mali ha notato un incremento straordinario delle richieste di rimpatrio assistito, che non corrispondeva ai normali flussi di persone attraverso i confini del Mali con l’Algeria e la Mauritania. Pertanto all’inizio di gennaio ha deciso di verificare tutte le richieste degli emigranti in attesa a Bamako. Dal suo lancio nel 2016 la EU-IOM Joint Initiative for Migrant Protection and Reintegration ha assistito il ritorno e il reinserimento di oltre 51.000 persone bloccate lungo le rotte migratorie dall’Africa occidentale e centrale al Nord Africa e all’Europa. Il programma fornisce assistenza per un ritorno a casa volontario, dignitoso e umano e sostegno per il reinserimento economico e sociale.