Jihadisti in Siria: dietro la facciata tollerante resta il fanatismo
Al Jolani da quando ha preso il potere in Siria si fa chiamare col suo vero nome, Ahmed al Shareh, e promette tolleranza. Ma la situazione sul terreno è molto diversa. I cristiani hanno paura. Parla padre Dany, salesiano di Kamishly (Idlib).
Il ritorno del terrorismo suicida in Inghilterra
Un attentato è stato sventato domenica, a Liverpool, grazie all'eroismo del taxista che (inconsapevolmente) aveva dato un passaggio al terrorista suicida. Nonostante la riluttanza di autorità e media a dare i dettagli, sappiamo già che si trattava di un terrorista mediorientale. E il tutto avviene ad appena un mese dall'assassinio di David Amess.
11 settembre: 20 anni dopo, la resa morale dell'Occidente
Venti anni dopo l’11 settembre, si ricorda il giorno “che ha cambiato il mondo”, come molti commentatori scrivono. Ma si dovrebbe capire, semmai, come mai l’11 settembre non abbia affatto cambiato il mondo. Al Qaeda c'è ancora, è nato l'Isis, il jihadismo è ancora in espansione, persino i Talebani, sconfitti allora, sono tornati al potere. Che cosa è successo? Usa e alleati non hanno mai subito sconfitte militari. È la politica che ha deciso di smettere di combattere. E lo ha fatto spinta da tre vere potenze del pensiero contemporaneo: materialismo, relativismo e terzomondismo.
Somalia, trenta anni di guerra: il fallimento di una nazione
La deposizione del dittatore Siad Barre nel gennaio 1991 avrebbe dovuto aprire una nuova era di libertà e sviluppo: invece è scoppiata una guerra fra clan che dura ancora oggi e ha favorito la crescita del terrorismo islamista degli al-Shabaab. Senza contare i miliardi di dollari in aiuti internazionali finiti nelle tasche dei “signori della guerra”.
Processo Charlie Hebdo, due fondamentalismi a confronto
A oltre 5 anni dal massacro jihadista nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, si è aperto a Parigi il maxi-processo contro 14 imputati islamisti. Nessuna giustificazione per il terrorismo islamista, né è accettabile il tentativo di derubricare la strage a «eccesso di legittima difesa». Ma di fronte ai terroristi sta uno Stato, il cui presidente Macron rivendica con orgoglio il diritto alla blasfemia, che non può essere spacciata per libertà d'espressione. È una «libertà senza verità» che degenera inevitabilmente in fanatismo laicista.
- E IN ITALIA SI LASCIANO CRESCERE I FRATELLI MUSULMANI, di Souad Sbai
«Stop alle Messe, ecco come lo viviamo in Sri Lanka»
Oggi è il primo anniversario dei tragici attentati jihadisti che il 21 aprile 2019 colpirono lo Sri Lanka, con un bilancio di 250 morti. Per sicurezza le chiese restarono chiuse per tre settimane. A distanza di un anno le Messe sono ancora sospese, stavolta per il coronavirus. Parla l'arcivescovo di Colombo.
Un pastore evangelico sudcoreano è stato ucciso in Turchia
Il pastore Jinwook Kim è stato accoltellato per strada. Le autorità sostengono che è stato vittima di una rapina, ma i suoi fedeli sono convinti che invece sia stato ucciso per la sua fede
Attacco in Francia, l'ipotesi della "punizione"
Un giovane ceceno che aveva ottenuto la nazionalità francese è il responsabile dell'attentato terroristico di sabato sera a Parigi, rivendicato dall'Isis. Un modo per tenere alta la pressione, ma forse anche un messaggio per la posizione filo-iraniana assunta da Macron.
Più attenzione per il Qatar e le sue relazioni pericolose
Emerge sempre più chiaramente la rete di relazioni pericolose del Qatar con le organizzazioni jihadiste. Questo tema sarà al centro della prossima Conferenza di Monaco per la sicurezza. Mentre a Marrakesh, Marocco, si prepara una conferenza di organizzazioni femminili contro l'estremismo dei Fratelli Musulmani.