Porti aperti, gli interessi comuni di Ong e trafficanti
La soluzione del caso Sea Watch/Sea Eye, le navi delle Ong tedesca e olandese che si sono riuscite a imporre a 8 Stati europei di accogliere una cinquantina di migranti illegali è solo apparentemente umanitaria. In realtà, come dimostrano i dati, la politica italiana dei porti chiusi aveva contribuito più di ogni altra cosa a ridurre il traffico di clandestini. Dunque aveva anche ridotto il numero dei morti in mare. Ora è stato lanciato un segnale di ambiguità. Se i porti sono anche "un po' aperti" ne approfitteranno soprattutto gli scafisti, pronti a dare illusioni a buon mercato e a mandare altri emigranti illegali allo sbaraglio.
Sull'immigrazione i vescovi hanno perso la testa
Sconcerto, rabbia, amarezza: difficile dire quale sia il sentimento dominante nel leggere la raffica di dichiarazioni di vescovi e cardinali italiani che pontificano sul decreto sicurezza, ovviamente dando ragione ai sindaci ribelli. E anche sui 49 migranti irregolari al largo di Malta quanto conformismo...
Decreto sicurezza, non è materia da obiezione di coscienza
L'obiezione di coscienza al decreto sicurezza invocata da alcuni sindaci e, purtroppo, anche da alcuni vescovi non c'entra nulla con la vera obiezione della coscienza umana, che è a carattere universale e oggettivo, riferita a un valore morale assoluto. Sulla politica dei flussi migratori e sulle nuove norme per la sicurezza non ci sono assoluti morali in gioco, ci sono solo posizioni soggettive. E non è un caso che i vari Orlando, Martina e compagnia siano contrari alla vera obiezione della coscienza, vedi unioni civili e aborto.
La Germania adotta il modello canadese in materia di immigrazione
La normativa adottata dal governo tedesco il 19 dicembre recepisce il principio della distinzione tra asilo ed emigrazione economica e punta sull’afflusso solo di lavoratori qualificati
Dignitas Personae: a chi parla di inclusione dimenticando l'aborto
La Dignitas personae compie 10 anni: parlando di dignità ricorda perché la fecondazione in provetta e l'aborto sono vietati dalla Chiesa. Oggi si preferiscono i temi sociali come l'immigrazione, l'ambiente, la povertà. Ma se non discriminiamo l’africano, perché abortiamo il nascituro? Se la distruzione di un uovo d'aquila si paga, perché noi paghiamo quella di un uomo? Se rifiutiamo gli Ogm, perché accettiamo i bimbi in provetta? E chi è il povero dei poveri?
Desirée, una morte che chiede giustizia
L'atroce morte di Desirée ripropone il gravissimo problema di quartieri e zone lasciati in mano alla delinquenza straniera, con la complicità di una ideologia ancora sessantottina. Immigrazione non è sinonimo di illegalità e insicurezza, a meno che non lo faccia diventare una politica cieca e falsamente umanitaria.
Il sogno di Amadou, tante domande senza risposta
Il suicidio di Amadou Jawo, immigrato irregolare dal Gambia in via di rimpatrio, apre tante domande, soprattutto sui motivi che l'hanno spinto a partire per l'Italia: chi o che cosa lo ha illuso che valesse la pena spendere tanto denaro, correre dei rischi, affidarsi a una organizzazione criminale di trafficanti?
«Su Riace solo una battaglia ideologica»
Sul caso Riace ho dovuto assistere per l’ennesima volta ad una contrapposizione frontale fra opposti estremismi che sulla pelle di una persona arrestata, ma secondo la nostra Costituzione non colpevole fino a sentenza passata in giudicato, si sono cimentati in una battaglia ideologica sul complesso e difficile tema dell’immigrazione.
Le malattie non hanno confini. Dirlo non è razzismo
“Malattie come la Tbc, l’Aids e l’epatite non hanno il passaporto, eppure possono spostarsi da un paese all’altro. Nell’Area economica europea su dieci sieropositivi all’Hiv quattro sono immigrati". Ad affermarlo non è un governo xenofobo, ma l'Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Erdoğan arrogante, Merkel in imbarazzo
Il presidente turco a Berlino inneggia ai Fratelli musulmani e si presenta con una lista di 69 turchi presenti in Germania di cui chiede l'estradizione. E la cancelliera Merkel commenta: “Ci sono ancora differenze profonde”.
Gran Bretagna, la piaga dei matrimoni forzati
Migliaia di ragazzine ogni anno in Gran Bretagna "spariscono" e abbandonano la scuola perché sono costrette a tornare nei paesi d'origine per i matrimoni forzati. Lo denuncia l'associazione Karma Nirvana, secondo cui il numero è in costante aumento. E le istituzioni locali sono restie a collaborare per mettere un freno alla piaga.
Il Papa e l'ambiguità dell'etica economica
Nella lunga intervista di papa Francesco al Sole 24 Ore su temi economici e sociali, vengono ripresi tanti concetti già approfonditi dai suoi predecessori, ma resta indefinito il tema di ciò che si intende per etica, un termine sulla cui ambiguità già aveva messo in guardia Benedetto XVI.