Racconti di peste da Tucidide a Boccaccio
Prima ancora di Alessandro Manzoni, altri giganti della letteratura si sono soffermati sulle epidemie di peste. Vediamo qualche esempio.
Il processo agli untori e la colonna infame
Un antenato di Alessandro Manzoni fu accusato durante la peste del 1630 di aver pagato due monatti per ungere le porte di suoi concorrenti. Una vicenda che ispirò l’autore dei Promessi sposi.
Milano, la carestia e la carità di Federigo Borromeo
La carenza di cibo si protrae nella città ambrosiana per un anno intero provocando diverse morti. Ma il cardinale e cugino di san Carlo si prodiga per aiutare il popolo.
Il cardinale, don Abbondio e il santo Curato d’Ars
Nel colloquio con don Abbondio, il cardinale Borromeo fa riflettere il parroco sul ministero sacerdotale. Quando Manzoni scrive queste pagine, in una piccola località francese splende la stella di san Giovanni Maria Vianney.
Don Ferrante, quando la cultura è ignorante
Attraverso la biblioteca del marito di Donna Prassede, Manzoni esprime un giudizio su un secolo, il XVII, che considera frivolo e ignorante.
Lucia ospite della famiglia più felice del romanzo
Dopo la conversione dell’Innominato, Lucia viene liberata e ospitata da un sarto e dalla sua famiglia, piena di carità.
Don Abbondio in cammino con l’Innominato
L’incontro con Federigo Borromeo si rivela fondamentale per il cambiamento di vita dell’Innominato, che decide di aiutare Lucia.
L’abbraccio del cardinale all’Innominato
L’Innominato giunge alla casa dove è ospitato Federigo Borromeo. All’inizio tra i due domina il silenzio, con il ribaldo straziato da due sentimenti opposti. Ma poi il cardinale rompe il ghiaccio…
Il cardinale Federigo, tra agiografia e realtà
La letizia di un popolo di fedeli diretti a incontrare Federigo Borromeo suscita una domanda nell’Innominato, che si sente spinto anche lui a conoscere il cardinale.
La notte dell’Innominato e di Lucia
Lucia non può prender sonno e, in modo simmetrico, anche l’Innominato non riesce a dormire, immerso in un autentico combattimento spirituale.
L’inizio della conversione dell’Innominato
Il male, compiuto per diversi anni, reca all’Innominato una sorta di fastidio fisico. Manzoni ci presenta le tappe della conversione dell’antico ribaldo.
Il castello dell’Innominato è un luogo infernale
La dimora dell’Innominato è un luogo terribile, specchio della sua persona.