Il caso Cecchettin è una sconfitta anche per i media
La sentenza che ha condannato all'ergastolo Filippo Turetta è stata "anticipata" da un parallelo processo mediatico. Oltrepassati i limiti dell'informazione, ha prevalso un insano voyerismo che ha avvelenato il clima sociale e violato la privacy della stessa vittima.
Caso Cecchettin, non giornalisti ma sciacalli del gossip
La pubblicazione del primo colloquio in carcere tra Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin, e i suoi genitori è un gravissimo atto di voyeurismo giornalistico che viola la dignità delle persone.
Giulia Cecchettin, un funerale rovinato da ideologia ed eccessi
Il funerale di Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, si è trasformato in un evento politico nazionale. Accuse al patriarcato e ai maschi, lanciate anche dal padre.
Ansia e narcisismo, figli della mentalità contraccettiva
C’è chi ha descritto Filippo Turetta come «narcisista». Ma c’è un legame tra il narcisismo, l’ansia diffusa tra gli studenti e l’educazione odierna? Una risposta si può rinvenire nella denuncia di Wojtyła sulla «mentalità contraccettiva».
Amore e violenza, per capire maschi e femmine riprendiamo Ratzinger
Una citazione mal riuscita del ministro Roccella in Senato, ci fa però riscoprire la Lettera del 2004 dell'allora cardinale Ratzinger sulla complementarità tra uomo e donna, che rappresenta un giudizio puntuale sulle reazioni all'uccisione di Giulia Cecchettin. E stronca il piano Valditara per le scuole superiori.
- Il pater familias, fondamento del diritto civile, di Tommaso Scandroglio
Non è giornalismo: su Giulia si scatena il totalitarismo mediatico
L’informazione ancora una volta ha perso la misura della verità delle cose, l’equilibrio nella narrazione dei fatti e si è piegata al voyeurismo macabro e all’assolutizzazione del male. Sul caso Giulia siamo di fronte ad un totalitarismo mediatico a sfondo apocalittico, che obnubila le coscienze e tramortisce.
- Leggere Dostoevskij per capire (e guardare alla Croce) di Nicola Scopelliti
Per capire il delitto Cecchettin: leggete Dostoevskij. E guardate alla Croce
Il parroco del paese in cui è cresciuto Filippo Turetta, l'assassino di Giulia Cecchettin, spiazza una cronista locale. Alla domanda su cosa ne pensi, risponde: «Leggete “I fratelli Karamazov” e guardate alla Croce».
Filippo e Giulia, il frutto del delitto: caccia al maschio e rieducazione
Di fronte al nuovo delitto che ha come vittima una donna, l'opinione pubblica inizia a dare la caccia al maschio. Una martellante campagna, che stavolta coinvolge anche il governo, colpevolizza il genere maschile, nel suo insieme. E chiede più (ri)educazione nelle scuole.