Khashoggi svelato, i tanti perché di un delitto saudita
Desecretando un rapporto della Cia a più di due anni di distanza, il nuovo presidente degli Usa riapre il caso Khashoggi. Il giornalista, assassinato a Istanbul nel 2018, nel consolato saudita, era legato alla Fratellanza Musulmana. Ne promuoveva l'agenda sul Washington Post.
Attentato a Vienna, islamismo all'attacco dell'Europa
È di quattro morti (compreso un terrorista) e 15 feriti gravi il bilancio del terribile attacco terroristico che ieri sera ha sconvolto il centro di Vienna. Accertata la matrice islamica dell'attacco che cade in un momento di grave tensione tra l'Austria e la Turchia. Le sconvolgenti immagini dell'attacco dovrebbero svegliare i leader europei e religiosi, che anche dopo il massacro nella cattedrale di Nizza sono stati incapaci di chiamare i terroristi con il loro nome. Qui non si tratta di invocare una guerra contro i musulmani, ma di prendere atto che una guerra è stata dichiarata ed è in corso da parte degli islamisti contro l’Occidente. Ed è ora di svegliarsi e lasciare perdere sogni e utopie.
Gli Emirati entrano nel grande gioco mediterraneo
Una base aerea degli Emirati Arabi Uniti a Creta. Lo Stato del Golfo entra nel gioco del Mediterraneo, fresco di accordo con Israele e della pace in Libia. Il suo ruolo è essenzialmente quello di contenere Turchia e Qatar e nel lungo periodo, il jihadismo
Libia, un accordo che congela la sua divisione
Meglio non farsi illusioni: il cessate-il-fuoco mediato da Russia e Turchia, non riunifica il Paese, ma semmai ne sancisce la divisione fra Gna e Lna. I leader attuali, rispettivamente Sarraj e Haftar, vacillano e potrebbero subentrare loro dei successori
24 luglio 2020. La prima preghiera islamica nella Basilica di Santa Sofia
Il presidente Erdogan ha partecipato alla cerimonia insieme a un migliaio di persone. Prima della preghiera ha recitato passi tratti dalle prime due sure del Corano
S'avvera il sogno islamista: Santa Sofia torna moschea
La Corte Suprema dà ragione a Erdogan: dichiarata illegale la decisione di Atatürk del 1934 di trasformare Santa Sofia in museo, e ora potrà quindi essere usata come moschea. Erdogan deve ancora decidere se l'antica basilica cristiana resterà anche come museo, secondo la struttura sotto la protezione dell'Unesco.
La basilica di Santa Sofia diventerà una moschea?
Il progetto di trasformare la basilica, oggi un museo, in luogo di culto islamico si fa strada, ma l’ultima parola spetta all’Unesco perché l’edificio è patrimonio dell’umanità
Libia, Erdogan gode. Russi e turchi studiano la pace
La ritirata dell’Lna di Haftar da tutto il fronte di Tripoli premia la spregiudicata tattica militare di Erdogan, che grazie anche all’accordo con al-Sarraj scalza l’Italia dal residuo ruolo di influenza nell’ex colonia. Si va profilando il congelamento della guerra attraverso un'intesa, sulla falsariga di quella in Siria, tra turchi e russi. Che così si garantiranno posizioni di privilegio in una Libia che rimane di fatto divisa in due.
Il governo turco contro chi mina la fratellanza nel paese
Ad assicurare pace e armonia è il portavoce del governo e del presidente Erdogan dopo che a maggio in pochi giorni due chiese armene di Istanbul sono state oggetto di atti vandalici
Vandali all’opera in Turchia contro edifici religiosi cristiani
Due chiese hanno subito atti vandalici in meno di un mese. Il clima crescente di odio nei confronti delle minoranze religiose creato dal presidente Erdogan legittima atti del genere
La bugie di un Erdogan benefattore dell'Italia
Certi osservatori sostengono che in Libia Erdogan sta operando in favore dell’Italia, come un "moderato": lo dicano alla maggioranza della popolazione turca o ai curdi e ai congiunti dei prigionieri politici o morti in carcere per suicidio. Si dimenticano le migliaia di jihadisti schierati dal presidente turco in Libia al fianco dei Fratelli Musulmani.
L'offensiva turca in Siria infiamma tutta la regione
La penetrazione turca nella regione curda della Siria sta riaccendendo i conflitti che covavano sotto la cenere. Le truppe di terra sono entrate per almeno 7 chilometri in territorio siriano mentre i raid aerei hanno colpito obiettivi fino a 30 km all'interno del Paese. Russia e Iran contrari all'offensiva, il governo di Damasco deve ancora decidere l'obiettivo da perseguire.