Abolire la parola mamma: la proposta toccherà anche noi
Stonewall, organizzazione benefica storica in prima linea nella promozione dei cosiddetti nuovi diritti, ha deciso di chiedere che di «madre» non si parli più. Hanno già aderito 850 organizzazioni - inclusi 250 dipartimenti governativi ed enti pubblici come le forze di polizia. Chi abolisce il termine ne guadagnerà in visibilità. Con Il Ddl Zan potrebbe toccare anche a noi e alle nostre scuole.
Il Ddl Zan colpisce duramente anche il mondo del lavoro
Ogni articolo del testo di legge contiene un’insidia, ma prendiamo l’art. 8 per esaminare un ambito poco considerato nel dibattito: si parla di «misure relative all’educazione e all’istruzione, al lavoro, alla sicurezza, anche con riferimento alla situazione carceraria, alla comunicazione e ai media». Il punto relativo al lavoro che parla di quote, agevolazioni, voucher, formazione Lgbt nasconde un business pericoloso per le imprese.
Difendono la realtà biologica, sono i nuovi perseguitati
Una studentessa rischia l’espulsione da un ateneo scozzese per aver detto che solo le donne nascono con i genitali femminili. Non è invece stato sottoposto a procedimenti disciplinari chi l’ha accusata di essere una “tipica donna bianca razzista” aggiungendo che “tutti gli uomini sono stupratori”. Un cappellano militare è stato richiamato per aver difeso la biologia del corpo. Censurato anche un parlamentare di Vox. Ecco cosa accade quando i confini della realtà diventano nemici da combattere.
Baby trans? Anche l’Economist denuncia i rischi
Non ci sono solo i ripetuti avvertimenti dei cattolici. Ora perfino l’Economist, sulla base di quanto sta accadendo in varie parti del mondo (dalla Finlandia al Regno Unito, dalla Svezia agli Usa), scrive che i trattamenti blocca-pubertà «sembrano non fare bene, anzi possono risultare dannosi». Nell’Italia degli influencer pro Ddl Zan si continuerà a far finta di nulla?
Se il presidente CEI va a braccetto con Zan
La legge «andrebbe corretta più che affossata». Così il cardinale Bassetti ieri mattina ha platealmente sconfessato le associazioni - in gran parte cattoliche - che sabato pomeriggio hanno manifestato contro il ddl Zan sull'omo-transfobia. Un atto di sabotaggio sciagurato e irresponsabile, una manovra politica che oltretutto divorzia dalla verità proclamata dalla Chiesa, come aveva ben spiegato papa Benedetto XVI.
La verità per restare liberi. Migliaia in piazza contro il Ddl Zan
Migliaia di persone ieri pomeriggio a Milano, in Piazza Duomo, per partecipare a Restiamo Liberi e dire no al Ddl sulla cosiddetta omotransfobia. Molti gli interventi, perlopiù di membri dell’associazionismo pro famiglia, oltre ad alcuni politici. Una piazza di persone comuni, bistrattate dai grandi media e che chiedono solo cose normali: poter continuare a difendere la famiglia naturale, senza finire in carcere, ed educare liberamente i propri figli.
Natalità: tutti soddisfatti, tranne le famiglie
Tutti contenti dopo gli stati generali sulla natalità organizzati dal Forumfamiglie. Tranne le famiglie che vedono allontanarsi ancora l'assegno unico. Il governo si è presentato con un bluff: se le politiche famigliari non sono entrate nel PNRR è perché Draghi non ha nessun interesse a investire sulla natalità.
La censura di Feltrinelli ci dice che la Zan è qui e ora
L'editore Cantagalli denuncia «l'ostruzionismo commerciale» della Feltrinelli: impossibile trovare il libro dei giuristi del Livatino che smontano la legge Zan. Anche la Bussola lo cerca invano in libreria: «Ci vorranno settimane...». Il curatore Mantovano: «Inquietante, quando ci sarà la legge passeremo dalla censura all'incriminazione?».
-«NO ALL'INDOTTRINAMENTO»: SENTINELLE IN PIAZZA
Anziana piange per l'attivista Lgbt e ci insegna a lottare
C’è un video che spiega che cosa sia l’amore di cui il mondo ha bisogno per cambiare: un gruppo di polacchi sta recitando il Rosario in strada mentre una ragazza con mascherina e scialle arcobaleno grida parolacce. A quel punto un'anziana le si avvicina, le bacia i piedi e in pianto le spiega il suo dolore per "questi poveri figli". La giovane cambia subito atteggiamento fino a farsi il segno di croce. Si capisce così che se il bene non accetta compromessi, la lotta contro la menzogna non può vivere di paura.
“No al Ddl Zan”. Sentinelle in piazza per difendere la verità
In programma oggi pomeriggio a Milano (Piazza Duomo), a partire dalle 15, la manifestazione della rete associativa di Restiamo Liberi contro il Ddl Zan. Saranno presenti anche le Sentinelle in Piedi che hanno spiegato in un comunicato le ragioni della loro partecipazione, dalla tutela dei più piccoli da un nuovo indottrinamento alla difesa della libertà d’espressione e della verità sull’uomo.
Ddl Zan: per i cristiani la parola di Dio vale ancora?
Le leggi che negano la sessualità non possono evitare che la natura si ritorca poi contro se stessa. Pare di assistere ad un’enorme “rinuncia” a credere in ciò che da secoli ha sempre caratterizzato lo Spirito Cristiano. Ho sempre creduto che la parola di Dio sia così potente da mutare i valori di chi la accoglie, invece la conversione non è più contemplata nell’evangelizzazione. In ogni caso resta un dato: ognuno di noi ha una mamma e un papà.
Sabato in piazza a Milano per dire no al Ddl Zan
Di nuovo in piazza il fronte di associazioni che fanno capo a Restiamo Liberi. L’appuntamento è per sabato 15 maggio a Milano (Piazza Duomo, ore 15), dove sono previsti gli interventi di diversi esponenti del movimento pro famiglia e della società civile, uniti dalla contrarietà a un Ddl che minaccia la libertà. Un’opposizione che si fa ancora più urgente dopo le recenti parole dei pro Zan.