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Caso rupnik

Perlasca e Rupnik, in Vaticano c'è aria di sfrontatezza
santa sede

Perlasca e Rupnik, in Vaticano c'è aria di sfrontatezza

Reintegrato in Segnatura il prelato già protagonista (scagionato) del "caso" londinese; mentre Rupnik continua a comparire sull'Annuario come consultore del Culto Divino. Inevitabile chiedersi quale messaggio si trasmette all'esterno (e all'interno).


Allarme tra i Gesuiti: dopo Rupnik tira aria di "repulisti"
la polvere sotto il tappeto

Allarme tra i Gesuiti: dopo Rupnik tira aria di "repulisti"

Il decano del Pontificio Istituto Orientale, padre Ruyssen, dimesso con effetto immediato e allontanato da Roma in pieno anno accademico e altri traslochi improvvisi. I Gesuiti si scrollano di dosso i "confratelli difficili". Ripetendo la solita strategia: allontanare, invece di intervenire.


Rupnik, l'ex suora esce allo scoperto: "Abusi molto gravi"
svolta

Rupnik, l'ex suora esce allo scoperto: "Abusi molto gravi"

In conferenza stampa Gloria Branciani denuncia richieste di natura sessuale sempre più aggressive e blasfeme. Un passo decisivo per far luce sul caso del sacerdote sloveno, che getta un'ombra sulla trasparenza dell'attuale pontificato.


Pornocrazia: l'"affaire Tucho" non è un caso, è un metodo
ritorno al X secolo

Pornocrazia: l'"affaire Tucho" non è un caso, è un metodo

Il caso legato al libro "nascosto" del cardinal Fernández è solo l'ultimo di una serie che coinvolge amici del Papa discussi e discutibili. Che riporta ai tempi più bui del papato, ma con in più la pretesa di giustificazioni teologiche.


Chiusa la Comunità Loyola, il processo a Rupnik può attendere
abusi

Chiusa la Comunità Loyola, il processo a Rupnik può attendere

Le 40 suore si trovano ora libere da un sistema malato e oppressivo, ma pur sempre in attesa che un giudizio chiaro della Chiesa mostri il volto dell’aggressore.


Il Papa deroga alla prescrizione: Rupnik va a processo
CON LE SPALLE AL MURO

Il Papa deroga alla prescrizione: Rupnik va a processo

Il pressing della Pontificia Commissione per la tutela dei minori costringe a riaprire il vaso di Pandora degli abusi commessi dall'ex gesuita sloveno. Ci voleva forse il Sinodo per far notare la contraddizione tra "ascoltare" a parole e insabbiare nei fatti.
- O'Malley batte un colpo contro la malagestione degli abusidi Nico Spuntoni
- DOSSIER: Il caso Rupnik


O'Malley batte un colpo contro la malagestione degli abusi
credibilità

O'Malley batte un colpo contro la malagestione degli abusi

Non è la prima volta che il cardinale di Boston, a capo della Pontificia commissione per la tutela dei minori, smaschera le ambiguità senza timori reverenziali. Anche nel caso dell'ex gesuita sloveno, che sembrava destinato all'insabbiamento.


«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»
INTERVISTA / FABRIZIA RAGUSO

«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»

«Rupnik e sr. Ivanka Hosta sono pericolosi, vanno fermati definitivamente». «Molte sorelle ancora pagano le conseguenze degli abusi subiti, non abbiamo mai avuto nessun aiuto, né materiale né psicologico». «I vescovi devono capire che occultare il male distrugge la Chiesa». Intervista esclusiva della Bussola a Fabrizia Raguso, una delle vittime del gesuita sloveno e tra le prime a dar vita alla Comunità Loyola.
- DOSSIER: Il caso Rupnik, un "mosaico" di abusi e ambiguità
- VIDEO: Abusi sessuali, passi indietro rispetto a Benedetto XVI, di Riccardo Cascioli


Cosa fare delle opere di Rupnik, criteri per il dibattito
LA QUESTIONE

Cosa fare delle opere di Rupnik, criteri per il dibattito

Il caso Rupnik porta con sé anche il problema di cosa fare delle opere del gesuita sloveno. I suoi libri affrontano temi legati alla sua condotta immorale. Riguardo all’arte, c’è chi lo difende richiamando i casi di Michelangelo e Lippi. Ma il paragone non regge a livello artistico. E, soprattutto, Rupnik ha elaborato una falsa fede e falsa mistica per irretire le sue vittime.


Rupnik, il silenzio di Francesco fa male alla Chiesa
IL CASO

Rupnik, il silenzio di Francesco fa male alla Chiesa

Continua il silenzio del Papa sul caso Rupnik, un atteggiamento che perfino il Sismografo definisce «inspiegabile» e capace di screditare gravemente la Chiesa. Intanto, la testimonianza di un’altra donna peggiora la situazione del gesuita sloveno. Lui e chi lo ha coperto non possono restare impuniti. E Bergoglio deve rispondere del proprio operato.