Cristiani in Myanmar, la testimonianza di fede del vescovo Ba Shwe
Il messaggio ai fedeli del vescovo Ba Shwe, la cui diocesi in Myanmar è occupata dall'esercito. Un'importante testimonianza di fede nel mezzo di una crudele guerra civile.
I rifugiati rohingya nell'inferno di Cox's Bazar
Fuggiti in massa dalla persecuzione in Birmania (Myanmar), la minoranza dei rohingya, quasi interamente musulmana, si è rifugiata nel vicino Bangladesh, nel campo di Cox's Bazar. Vivono una vita di stenti. E per i convertiti al cristianesimo si aggiunge la persecuzione degli altri profughi.
Myanmar, i militari uccidono tutti i maschi nei villaggi
La televisione di Stato britannica, la Bbc, ha condotto un’inchiesta sui crimini di massa commessi nel Myanmar (ex Birmania, quando era colonia britannica) e ha confermato il sospetto che l’esercito stia compiendo massacri indiscriminati, per reprimere la rivolta democratica contro il golpe militare.
Padre Cremonesi, missionario secondo il cuore di Gesù
Martire in Birmania, dove fu missionario per oltre 27 anni, padre Alfredo Cremonesi (†1953) aveva già da seminarista l’ardente desiderio di andare in missione per «gridare a tutti e predicare la Buona Novella», annunciando instancabilmente Gesù «con la parola e con l’esempio, con la penna e soprattutto con la preghiera». Oggi la sua beatificazione a Crema, dopo il riconoscimento del martirio in odium fidei.
Myanmar, non solo Rohingya. Le altre vittime dimenticate
"Il futuro del Myanmar dev’essere la pace, una pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di ogni membro della società, sul rispetto di ogni gruppo etnico", dichiara il Papa in visita al paese asiatico. E tutti pensano che alluda ai musulmani Rohingya. Ma anche nel Kachin cristiano sono in corso atrocità di cui pochissimi si accorgono.
- IL PAPA: «SONO VENUTO A PREGARE CON I CATTOLICI»
Il Papa e i Rohingya, mai strumentalizzare
Alla vigilia del viaggio di papa Francesco in Myanmar e Bangladesh, i due paesi hanno trovato giovedì un accordo sul rimpatrio dei profughi musulmani Rohingya. Ma il vescovo di Dacca invita a non strumentalizzare la visita del Papa. E a non dimenticare la persecuzione dei cristiani.