Santi Timoteo e Tito
La Chiesa commemora nello stesso giorno i santi vescovi Timoteo e Tito, discepoli prediletti di san Paolo e destinatari nel complesso di tre lettere «pastorali». Sia nelle due lettere a Timoteo che in quella a Tito, ricorrono le esortazioni a difendere la sana dottrina dai falsi maestri e la necessità di perseverare nella fede e nelle buone opere, fino al ritorno glorioso di Gesù Cristo
Conversione di san Paolo
La festa della Conversione di san Paolo ci ricorda quali frutti può produrre l’accoglimento della grazia, capace di trasformare radicalmente uno dei più attivi persecutori della Chiesa primitiva nel più grande annunciatore del Vangelo tra i pagani
San Francesco di Sales
Univa alla mitezza l’ardore per la verità, come Pio XI ricordò nell’enciclica Rerum Omnium Perturbationem del 1923, a beneficio di “tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina”. È dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e della stampa cattolica
Sant’Ildefonso da Toledo
La teologia mariana di Ildefonso ha avuto un impatto notevole sul popolo spagnolo che l’ha assimilata al punto da chiamare abitualmente Maria la Virgen, proprio con il semplice termine usato dal santo, che nei suoi scritti insisteva pure sul rivolgersi a Lei come Madre
San Vincenzo martire
Questo grande santo spagnolo affrontò il martirio con una tale fede e fortezza che la sua fama si diffuse in breve in tutta la cristianità antica, tanto che già sant’Agostino (354-430) scriveva: “Qual è oggi la contrada, qual è la provincia dove si estendono l’impero romano e il nome di Cristo che non celebri con gioia l’anniversario del martirio di san Vincenzo?”
Sant’Agnese
Venne uccisa con un colpo di spada, per decapitazione o iugulazione, cioè con il taglio della gola, nel modo in cui venivano uccisi gli agnelli. Per tale motivo gli artisti l’hanno spesso raffigurata in compagnia di questo animale, al tempo stesso simbolo dell’innocenza richiamata anche dal nome di Agnese, che significa “pura, casta”. È tra le sette antiche martiri il cui nome è presente nel Canone romano
San Sebastiano
Il contesto storico in cui avvenne il suo martirio è legato alla ripresa delle persecuzioni sotto Diocleziano. È patrono di arcieri, atleti, militari, tappezzieri, vigili urbani ed è invocato contro la peste
San Macario il Grande
Discepolo di sant’Antonio abate, è stato tra i Padri del deserto che più hanno contribuito alla diffusione del monachesimo. Alcuni monaci lo chiamavano «La lampada del deserto» non solo per le sue virtù ma perché il suo volto risplendeva nel buio
Santa Margherita d’Ungheria
La sua fu una famiglia fuori dal comune. Sua zia era la celebre sant’Elisabetta. La beata Iolanda e santa Kinga di Polonia erano sue sorelle maggiori. Lei scelse la vita religiosa, svolgendo in monastero i lavori più umili e meditando in particolare sulla Passione di Gesù
Sant’Antonio abate
Già popolarissimo nel corso della sua esistenza terrena, la fama di sant'Antonio fu resa imperitura dalla Vita scritta da sant’Atanasio, che lo conosceva bene e poteva perciò affermare: «Uomini come lui, pur operando nascosti, pur desiderando di non essere visti, sono mostrati dal Signore a tutti come una lampada»
Santi protomartiri francescani
San Francesco li aveva inviati per annunciare Gesù ai musulmani in Spagna (allora in buona parte sotto il dominio dell’islam) e Marocco. Quando poi giunse la notizia del glorioso martirio di Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto, il santo di Assisi commentò: «Ora posso dire con certezza che ho cinque veri frati minori»
San Mauro
Fu uno dei discepoli più celebri di san Benedetto. In suo onore sorse in Francia, nel 1618, la Congregazione di San Mauro, i cui membri, detti «maurini», si distinsero per l’erudizione e diedero un grande contributo alla cultura storica e filologica, all'archeologia e allo studio della patristica. I fautori della Rivoluzione francese soppressero poi la congregazione, uccidendo i religiosi